21-L'inizio del campionato

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Lily Evans

  ~REMUS~

Quando è domenica mattina, e specialmente quando c'è una partita, entrare nella nostra stanza è come buttarsi di propria volontà negli inferi.
I tre giocatori di Quiddicht non fanno altro che alzarsi alle 5, fare un piccolo riscaldamento in stanza, la doccia, si mettono a cercare le loro mutande preferite o i calzini preferiti, e continuano a parlare di schemi d'attacco e difesa.
Io e Peter siamo costretti a sorbire perché quando ci siamo ribellati la prima volta ci hanno chiuso fuori alla finestra per una notte intera, la più fredda di tutte ovviamente.
Questa mattina è come tutte le altre: un risveglio traumatico.Mi sono dovuto alzare per aiutare James con le pomate e medicine varie, mentre Sirius e Frank hanno tirato un secchio addosso a Peter.
Poi mi sono ritrovato con delle mutande di qualcuno in faccia chiedendomi chi li avesse lanciate, e ho scoperto che fossero di Gazza.Un senso di vomito si è creato dentro di me e ora sto provando a non sboccare tutta la cena di ieri sera.

«Rem Rem, vedi di non sporcarmi la divisa.»mi avverte Sirius mentre si veste.

«Vomiterei volutamente solo per vederti impazzire.»ammetto.
Fortunatamente mi passa questo senso di vomito e per le 8 scendiamo giù a fare colazione; la partita inizia alle 10.30, e dobbiamo essere al campo alle 9.Ogni volta che ci sono le partite scendiamo così presto, solo per non far finire tutto il cibo che c'è sulla tavola.Abbiamo tutti bisogno di tanto cibo, soprattutto Frank, che una volta per essersi svegliato tardi non ha fatto colazione e le sue capacità erano al minimo.
Nel tavolo Grinfondoro ci sono solo i giocatori della nostra squadra e di quella avversaria.

«Buongiorno.»sbadiglia Mary sbattendo gli occhi per rimanere sveglia.

«Se non ti svegli entro un'ora di faccio la doccia col caffè!»la minaccia James.
Di fianco a Mary noto Marlene che dorme ancora: Mike prova a svegliarla ma riceve solo insulti.

«Cosa non capite della frase 'se mi provate a svegliare vi metto su per il culo la bacchetta'?»urla infuriata.
Mike sorride e la circonda con un braccio lasciandole un bacio sulla guancia: ora non mi sembra male vomitare seriamente sulla divisa di Sirius.

«Vogliamo mangiare?Devo scaricare la mia ansia!»sfrega l'emani fra di loro Leo.Fa tanti respiri e si vede che è in ansia più di chiunque altro.

«Andremo bene.»lo rassicuro.

«Ma a te, chi ti interpella?»mi guarda dubbioso Sirius.Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.

«Io e Pete siamo le mascotte della squadra.»

«Ragazzi, pronti?La nostra casata deve vincere mi raccomando!»urla Finnick Jordan, il telecronista.Se fosse un lavoro il suo, sarebbe assunto subito, sotto sconsiglio della McGranitt.

«Chi vi dice che succederà?»la voce di un tizio americano si fa sentire.

«Non sappiamo chi ti abbia interpellato, ma direi che a nessuno importa della tua opinione.»risponde James facendo un sorriso finto alla fine.

«Oh, il ragazzo che si è messo in mezzo e ha salvato la sanguesporco.»inizia a ridere sempre lo stesso ragazzo.
La squadra sembra essersi svegliata tutta d'un tratto, incazzandosi veramente tanto.

«Cosa stracazzo hai detto bastardo?»urla appoggiando le mani sul tavolo Marlene.

«Lo sapete che siete un bel gruppetto?No seriamente, vi farei un quadretto.»

«Oh no, ora vedi.»
La bionda sale sul tavolo e si lancia contro il ragazzo.
Subito Sirius ed io ci alziamo per toglierla e cercare di non perdere un altro componente.

The wrong decisionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora