15-Halloween pt.3: continuamente

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Emmeline Vance

                             ~EMMELINE~

Mi sono messa in una parte in cui non mi si vede da lontano.Avevano ragione...
Non voglio ferirlo in alcun modo.Mi sento una cattiva persona.Ma non posso non farlo.È stato il suo primo bacio da quanto ne so e non volevo che fosse così disastroso per lui.Intanto arriva qualcuno che mi distrae.

«Il tuo amico mi ha detto di raggiungerlo fuori dalla Sala.»
Che cosa sarà successo?Qualcuno gli avrà fatto qualcosa?Oppure ha fatto qualcosa?Mi giro intorno e non vedo nessuna traccia di Peter.O quel tizio era ubriaco e si è sbagliato o sarà uno di quei soliti scherzetti di Halloween.

«Ehi dolcezza.»mi si avvicina un ragazzo che non ho mai visto.Sarà uno degli americani.

«Mi dispiace dirti che non ti conosco e che un amico mi sta aspettando.»mi giro per tentare di rientrare dentro la Sala Grande.Ma quel tizio mi prende per il polso.

«Non te ne andare. »mi prende per il mento.Gli tiro uno schiaffo con la mano libera.Mi maledico per quando penso che la bacchetta sia inutile da portare!

«Tosta la ragazza.Ora verrai con me.»

«Te lo scordi bastardo.»mi oppongo con tutta la mia forza.Ma arriva qualcuno da dietro che mi tappa la bocca con una mano e qualcun altro che mi prende l'altra mano.Mordo la mano che si trova sulla mia bocca e appena la toglie cerco di urlare per farmi sentire.

«L'hai voluto tu.»mi portano fuori dal castello.Cosa posso fare?
Mentre due restano più indietro insieme ad un altro che era già qui, uno inizia a baciarmi sul collo.Gli do un calcio dove non batte il sole e inizio a correre cercando di togliermi i tacchi così da correre via più velocemente.
Cado per colpa di una piccola buca.Sento il ginocchio destro e la spalla bruciare, ma non posso fermarmi.Non ora.
Penso di averli seminati, ma uno mi si ferma davanti.Mi giro indietro e ne arriva un altro.Come nelle altre direzioni.Sono in trappola...

«Hai voluto che andasse con un'altra piega.Peggio per te.»si avvicina.

«Pensi di essere grande così?A me fai solo pena.»ribatto.Mi arriva uno schiaffo in piena faccia.

«Questo si chiama potere maschile.Essere superiore, fare quello che vuoi con chiunque tu voglia.»

«Questo si chiama maschilismo.»

«Noi non la vediamo in questo modo.»sulla sua faccia appare un ghigno.

«Allora andatevi a fare una visita oculistica.»

«Io la smetterei di parlare.»dice un altro, facendomi girare verso sua direzione.Quello davanti a me inizia a baciarmi di nuovo.Lo spingo via.

«Non fare così.Ti fai desiderare ancora di più.Tenetela ferma.»mi spinge per terra.Uno mi prende le braccia e me le blocca, mentre l'altro mi apre con la forza le gambe tenendomi fermi i piedi.

«Ora vediamo se hai ancora voglia di aprire la bocca.»
In questo momento preferirei morire.
Cerco di dire qualcosa, ma il quarto ragazzo mi si avventa sul collo facendomi respira a fatica.
Sento il vestito essere strappato.Al suo tocco mi vengono i brividi.Non mi preoccupo neanche del freddo.Inizio a sudare e un dolore atroce lì sotto avanza.Cerco di urlare ma escono fuori dei singhiozzi.
Chiudo gli occhi come per dire 'è tutto un sogno, non sta succedendo per davvero'.Sento altre mani sul mio corpo.Per un attimo riesco a respirare normalmente, per poi sapere che non è ancora finita.La tortura rinizia.Questa volta stringono di più.Non realizzo neanche più quello che fanno.Vorrei soltanto scomparire.Per dei secondi apr gli occhi e vedo che si stanno dando il cambio.Sono tutta indolenzita.

The wrong decisionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora