33-Passami il profumo

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Lucas

                                ~SIRIUS~

Come detto da Silente, gli americani dopodomani se ne andranno e oggi dobbiamo mettere in moto il nostro piano. Stranamente si fidano tutti di me nel riuscire a far accettare a Michelle una finta richiesta di una sveltatina. Non è sciocca e non so come la prenderà, ma io metterò in atto la mia maschera da conquistatore a cui neanche Minnie sa dire di no.

«Hai capito Black?» mi chiede per la centesima volta la Evans. Mi crede davvero così deficiente?

«Rossa, non te ne dico quattro perché ho un compito da svolgere, però hai tutto il mio odio» dico con tono calmo. Eccome se sono incazzato con lei, mi ha fatto cambiare James in un santarellino in poche parole! Da quando siamo tornati dalle vacanze non gli va di fare con me gli scherzi e si rifiuta in poche parole di fare tutto ciò che faceva prima. Io mi arrangio facendolo con Peter, ma lui si perderà in questo modo e da un giorno all'altro potrei vederlo mettere piede perfino in biblioteca! Ormai ho capito che non si tratta più della scommessa, c'è qualcos'altro sotto e non voglio proprio credere che si sia innamorato. E se lo fosse davvero, non dovrebbe cambiare! Ma non ne vuole sapere e mi ritrovo senza il mio compagno di bravate.

«Va bene, non so cosa ti abbia fatto, ma va bene, va pure all'inferno, ma riguardati perché non so come Lene ti abbia considerato il suo migliore amico!» gira i tacchi e se ne va. Ma porca puttana, è possibile che questa mi rinfacci sempre questa storia? Non sa un cazzo di niente e mi sta a giudicare! Ho i miei buoni motivi per odiarla.

«Sirius, quel Serpeverde a cui ieri hai messo delle orticarie nelle mutande si sta avvicinando» mi avverte Peter. Mi giro e ghigno, vedendolo resistere alla voglia di grattarsi il culo.

«Black!» ringhia. Potrebbe essere stato vittima di almeno dieci scherzi quest'anno, quindi ormai sa che sono io «Il tuo amico Potter?» domanda sbigottito.

«È diventato un cagasotto e si sta nascondendo?» alza un sopracciglio divertito. Eh no, tu non insulti i miei amici e in loro assenza. Mi dispiace per le mie mani che si sporcheranno del suo sangue.

«Mi dispiace comunicarti che si è dissociato tempo fa, piange anche a me» appoggio la mia mano al petto, facendo il finto addolorato.

«Com'è possibile?» sembra anche lui triste.

«Colpa di una rossa» scuoto la testa e lui mi segue.

«Dobbiamo riportarlo sulla giusta strada» continua e non posso che essere d'accordo con lui «Però prima ti picchio per l'orticaria» diciamo che mi difendo e corro via. Forse la perdita di James l'ha distratto fin troppo: volevo collaborare con un Serpeverde?! Siamo seri? Questo cambiamento di James si sta rivoltando anche su di me! È ora di fargli alzare quel cazzo di culo.
Una massa di capelli blu mi passa davanti e quasi inciampo sui miei stessi piedi per fermarla: chi ce l'ha con me oggi?

«Sirius, cosa vuoi?» come facevo sotto l'amortentia a voler stare con lei?

«Ho sentito che dopodomani ve ne andate e pensavo di rinvocare i bei vecchi tempi» faccio comparire il mio ghigno.

«Ora ho un po' di tempo» si avvicina pericolosamente. E chi sono io per privarmi di una scopata? Poi gioverà al piano, quindi mi ringrazieranno.

«Con piacere»

                                     *****

«Tu non dovevi scopartela!» urla Alice.

«Ha giovato al piano: ora fra venti minuti dovremmo incontrarci sulla torre di astronomia. È più credibile» alzo le spalle. Non sia mai ce accettino uno sforzo da parte mia, devo seguire i loro comandi a bacchettino, perché se faccio di testa mia mando tutto a rotoli. Certo.

The wrong decisionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora