Capitolo 15

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Chiara POV.


Osservo la cameriera uscire dalla stanza dopo aver ripreso il vassoio con il pranzo, sospirando. Da quando mi hanno dimesso dall'ospedale sono stata costretta praticamente a letto, a momenti non mi facevano alzare neanche per farmi una doccia! Odio avere un marito medico.

Mi appoggio ai cuscini, annoiata a morte. Se non esco da questa stanza impazzirò.

Il mi sguardo si posa sulla porta, un sorriso si forma sulle mie labbra e un lampo malizioso attraversa il mio sguardo.

Andrea non è a casa e le cameriere non hanno nessun potere su di me. Quindi.... è arrivato il momento di mettere fine alla convalescenza. Con cautela scosto le coperte, sedendomi sul bordo del letto e prendendomi alcuni minuti per essere sicura che la stanza smetta di girarmi intorno. Mi alzo, appoggiandomi al muro e lentamente mi avvio verso la cabina armadio. Scelgo un abito di lana e mi infilo un paio di stivali. Lego i capelli in una coda e sono pronta.

Sorrido alla mia immagine riflessa. È ora di riappropriami della mia vita.

Mi dirigo verso la sala da pranzo, ma sento delle voci. Aggrotto la fronte aprendo la porta e trovandomi davanti mia suocera.

Che diavolo ci fa qui e come è entrata?

- Buongiorno. Non sapevo saresti passata o avrei fatto preparare qualche cosa per pranzo-

Mi lancia un occhiata, squadrandomi da capo a piedi.

- Non credevo di dover annunciare la mia visita nell'appartamento di "mio" figlio-

Ouch.

- Andrea è al lavoro. Posso aiutarti? -

- Mio Dio e che cosa potrei volere da te? -

Aggrotto la fronte.

- Perdono? -

- Avevo detto a mio figlio che era un errore, ma ha voluto fare di testa sua. Ha sempre voluto fare di testa sua, come suo padre prima di lui -

- Temo di non capire-

- E come potresti capire? Sei solo una ragazzina viziata, tenuta nella bambagia e all'oscuro di tutto quello che accade nel mondo, quello vero. Tu e le tue sorelle vivete la vita di principesse senza corona, nel lusso, protette da vostro fratello e dal suo potere, fregandovene di ciò che accade agli altri-

- A costo di ripetermi: non capisco che cosa tu stia dicendo. Che cosa c'entra la mia famiglia? O come siamo state allevate? -

- Mio figlio non doveva sposarti! Ho fatto di tutto per convincerlo che la sua decisione era sbagliata, ma lui niente! Come un cane con l'osso, non ha mollato la presa. Neanche quando hai gettato nel disonore la tua famiglia, fuggendo per poi essere rapita. Neanche allora ha voluto ammettere di avere torto. Ti è venuto a cercare e ti ha sposata ugualmente, quando ciò che meritavi era di essere rinchiusa in qualche clinica riabilitativa a vita! -

Sgrano gli occhi. Non mi aspettavo un simile attacco.

- Andrea era un uomo felice prima di incontrarti. Un uomo, si, mentre tu sei ancora una bambina e per di più fallata. Non riesci neanche a sopportare le sue carezze, figuriamoci se gli darai un figlio. E in tutto questo chi ci rimette è mio figlio! Gli stai rubando la vita e il futuro che merita per il tuo egoismo. Te lo chiedo per favore, lascialo andare. Divorzia. Digli che non lo ami, che non riuscirai a sopportare il suo tocco e che hai deciso di rifarti una vita. Ti aiuterò, troverai una clinica e ti curerai. Ma lascia in pace mio figlio. Ha bisogno di una donna, una vera donna, non una che combatte con i propri fantasmi-

BROKEN LOVE (completa) Mafia Serie 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora