Capitolo 8

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Chiara sta facendo progressi, che ve ne pare? Inizia a fidarsi di Andrea anche se gli incubi ogni tanto tornano a turbarla. Ma diamo un pò di fiducia a questa giovane coppia...




Chiara POV.


Osservo la mia immagine riflessa nello specchio e vedo una ragazza dai grandi occhi azzurri che non hanno più traccia della spensieratezza che li colmava solo un anno fa. Sono la stessa persona eppure non lo sono. Faccio scivolare la camicia ai miei piedi e il mio sguardo si posa sulle bruciature di sigaretta sul mio addome, sulla piccola cicatrice tra i miei seni, frutto di un coltellino, sulle altre cicatrici sparse sul mio corpo, come quella sul braccio. Risento le mie urla, le loro risate mentre facevano scempio del mio corpo, le loro voci che mi sussurravano cose indecenti, promesse di dolore immenso. Mi rivedo distesa su quel letto, incatenata come un animale, senza cibo o acqua. Drogata il più delle volte per tenermi buona, mentre il resto delle giornate...deglutisco, artigliando il lavandino.

Respira. Profondi respiri....

Chiudo gli occhi, ma le immagini del passato tornano prepotenti come se non fosse mai scomparso.  Riapro gli occhi e prendo dall'armadietto la boccetta delle pillole, ancora intatta. Ho resistito un anno, pensando scioccamente che sarei stata più forte che se non avessi preso le pillole avrei dimostrato che non ero così debole come sembravo , che non avevo bisogno della droga per uscire dal tunnel. Ma mi sbagliavo. Non sono forte. Non sono niente se non una stupida ragazzina, debole e distrutta, che non sarà mai buona a nulla, che non è in grado di avere un rapporto sessuale con il proprio marito  e che anche solo una carezza riporta alla luce l'orrore che ho tentato inutilmente di soffocare.

Apro la boccetta e faccio cadere sulla mano alcune pillole, poi le ingoio, senza pensare, senza chiedermi se sia giusto.  Chiudo gli occhi e sorrido. Per la prima volta sorrido. Mi sento libera, so che lo sarò. Che l'incubo non tornerà mai più. 

Mi lascio cadere lentamente sul pavimento e appoggio la testa contro il muro del bagno. 

Vi chiedo perdono. A tutti. Ma non sono in grado di vivere con questo incubo. Non ce la faccio più.


Andrea POV.

Guardo l'orologio e corrugo la fronte. E' in bagno da più di mezz'ora e non sento l'acqua della doccia. Un brivido gelido mi corre lungo la schiena  e una sensazione di malessere si impossessa di me. Un presentimento che mi prende solo quando sono in missione e che tante volte mi ha salvato la vita.

Mi avvicino alla porta e busso. Non ottengo risposta. Afferro la maniglia, ma scopro che è chiusa a chiave.

- Chiara? Tutto bene?-

Nessuna risposta.

- Chiara? Sei sotto la doccia? -

Ancora nessuna risposta e la morsa che mi attanaglia lo stomaco si fa più stretta.

- Chiara se non apri butto giù la porta-

Ancora niente.

Mi allontano e scardino la porta con un calcio, mandandola a finire per terra. Entro nel bagno e ciò che trovo mi fa gelare il sangue nelle vene. 

- Chiara!-

La trovo seduta a terra, la testa appoggiata al muro, un espressione serena che non le ho mai visto.

Mi inginocchio verso di lei, ma il suo corpo è ricoperto da un sudore freddo, è pallida il polso è debole. Il respiro è irregolare.

- Chiara! Mi senti? Apri gli occhi!- Ordino afferrandole il volto tra le mani.

BROKEN LOVE (completa) Mafia Serie 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora