Eccoli qua, ora sono marito e moglie e camminano così, mano nella mano. Ma un po' di tempo fa lui era il cameriere di un ristorante, lei era una cliente. Ora ricordano con tenerezza quando si sono incontrati in quello stesso ristorante.
Lui: "Te lo ricordi amore? Ricordi come ci siamo conosciuti?"
Lei: "Sì che me lo ricordo! Tu stavi per perdere il controllo a un certo punto!"
Lui: "Ti viene in mente il motivo? Mi stavi mandando avanti e indietro!"
Ehi, un momento! Calma ragazzi, calma!
Andiamo con ordine, altrimenti chi legge questa storia, "sempre che qualcuno dovesse prendere in considerazione l'ipotesi di leggerla", non riuscirà più a starci dietro! Ora dobbiamo tornare un pochino più indietro e parlare di questo cameriere. Diciamo prima di tutto come si chiama, il suo nome è Damiano ed è un cameriere molto conosciuto per la sua infinita pazienza.
Beh, infinita fino a un certo punto, si capisce.
Infatti è proprio a lui che viene affidata una giovane cliente con gusti alquanto intermedi, anzi, come direbbe lei stessa: "Né troppo questo, né troppo quello, ma... Al punto giusto!"
Damiano va a fare la conoscenza della giovane cliente che ha fatto perdere la testa e la pazienza a molti suoi colleghi di lavoro. Anche Damiano nel vederla prova qualcosa, ma in un certo qual modo lo gestisce.
"Molto piacere" dice da perfetto gentiluomo, stando attento a non essere eccessivo.
"Piacere, Denise" si presenta la giovane cliente.
"Damiano" ricambia il giovane cameriere con un sorriso gentile.
"Scusi cameriere, potrebbe portarmi un piatto di pasta? Ah, dimenticavo! Né troppo caldo, né troppo freddo ma al punto giusto!"
Lui va a riferire le indicazioni della giovane, ma quando va a portarle quello che lei gli ha chiesto, la giovane lo prende un istante e dice: "È troppo caldo!"
Damiano comincia a sentire una certa irritazione, ma non lo fa notare, torna indietro e riferisce tutto al cuoco. Poi torna indietro, ma questa volta la signorina dice: "È troppo freddo!"
Damiano torna indi€tro e di nuovo lo stesso. Al terzo piatto, aggiungerei finalmente, la signorina è soddisfatta.
Poi chiede a Damiano: "Cameriere, mi porti della carne, né troppo dura né troppo molle ma al punto giusto!"
Lui torna indietro, riferisce e porta l'ordinazione, ma la prima volta la signorina dice: "Troppo dura!", la seconda volta: "Troppo molle!", ed è contenta solo alla terza. Al momento del caffè, "né troppo dolce né troppo amaro ma al punto giusto", però, Damiano percepisce che l'irritazione si sta trasformando in... Qualcos'altro!
La prima volta la signorina dice: "È troppo dolce!" Lui torna indietro ancora una volta, ma lei dice: "Troppo amaro!"
"Signorina, io non volevo essere scortese, ma se non è contenta perché non lo vede lei come si fa? E poi non sono né troppo stanco né troppo in forma ma al punto giusto!"
Denise, contrariata, si alza e se ne va dritta dritta alla cassa, poi corre via dal ristorante, sentendosi offesa. Ma da quando si sono incontrati, tra Damiano e Denise è scattato qualcosa.
All'inizio quando si incontrano inevitabilmente litigano ripensando alla prima volta che si sono incontrati.
Poi, un giorno, si ritrovano davanti all'altare e invece della solita formula matrimoniale: "Sì, lo voglio!", dicono entrambi: "Non lo voglio troppo, non lo voglio poco, ma al punto giusto!"Ciao a tutti quegli angeli che vorranno provare a distruggersi la salute con queste storielle semplici semplici e con un piccolo aiuto da cabaret e sitcom.
Se qualche anima caritatevole mi dicesse se devo continuare o cancellare tutto all'istante e dimenticarmene subito mi farebbe davvero m"olto piacere!
Vi mando un grandissimo abbraccio
JesceSole2014Fra.
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Storie di una timida folle
HumorIn pratica questa non è una storia singola, ma sono più storielle che si ispirano a sketch comici o comunque a storie divertenti. La piccola folle sono io e a volte mi integro in questa storia con un personaggio che mi rappresenta. Visto che sono un...