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<<Luca, sono le 9 e oggi voglio uscire>> Tancredi mi sveglia.

<<Tancre, ora mi alzo>> Dico con la voce impastata dal sonno.

Ci alziamo e andiamo a fare colazione, poi subito sistemiamo la camera, ci prepariamo e per le 12 usciamo di casa. Oggi mangiamo fuori con dei miei amici, abbiamo detto che alle 12:30 ci vedevamo in piazza, così poi all'una stiamo lì.

Arriviamo e per fortuna sono tutti e 4 lì.

<<Tancre, loro sono Giacomo, Marco, Stefano e Rocco>> Presento i miei amici a Tancredi.

<<Piacere Tancredi>> Vedo che già cominciano a parlare, quindi ci dirigiamo verso il ristorante.

<<Allora, che sensazione fa non essere più in quella casetta?>> Chiede Marco

<<Abbastanza strana, mi ci devo riabiutuare. Ero troppo abituato alla routine di lì>>

<<Per me il ritorno fu un trauma, non mi ricordavo neanche come era fatta casa mia>>

Ci mettiamo un po' a parlare e io e Tancredi raccontiamo loro della nostra esperienza ad amici, quando ad un certo punto ci fermano delle ragazzine che chiedono la foto.

Verso le 16 usciamo dal ristorante e andiamo di nuovo in piazza, così poi dopo andiamo al bar. 

Dato che Rocco deve andare a prendere il caricatore portatile dalla macchina, vado con lui, anche perché vorrei confidargli cosa provo per Tancredi. Di lui mi fido, c'è sempre stato per me, quindi credo che mi aiuti.

<<Rocco, devo dirti una cosa, però acqua in bocca>>

<<Certo dimmi tutto>>

<<In pratica mi piace Tancredi, prima avevo dei dubbi ma ora ne sono più che sicuro>>

<<Wow, bro lui è un bravissimo ragazzo. Io ho visto tutte le puntate e tutti i daytime, si vede che a te ci tiene e forse anche più, non fartelo scappare>>

<<Grazie bro>> Lo abbraccio, sono felice che l'abbia presa bene.

Appena torniamo trovo Tancredi in lacrime. Corro subito da lui.

<<Tancre che succede?>>

<<Niente>>

<<Ragazzi cosa è successo?>>

<<Niente Luca, tranquillo>>

<<VOLETE DIRMI COSA CAZZO SUCCEDE?>> Urlo leggermente. Già non sopporto vederlo stare male, poi il fatto che gli altri sappiano cosa sia successo e io no mi fa andare su tutte le furie.

<<Luca andiamocene per favore>> dice Tancredi e ce ne andiamo.

<<Se scopro che è colpa vostra fate una brutta fine voi>>

Arriviamo in un parco, non volevo ritirarmi a casa, voglio prima far calmare Tancredi.

<<Tancre, respira e piano piano raccontami dai>> Un po' si calma e inizia a parlare.

<<Mia madre Luca, mia madre...>>

<<Tua madre cosa?>>

<<Non mi vuole più, mi ha letteralmente buttato fuori dalla famiglia>> Scoppia di nuovo a piangere e si fionda nelle mie braccia.

<<È tutto ok, ci sono io con te>> Dopo un po' si stacca e riprendiamo a parlare.

<<Ma come mai lo ha fatto?>> 

<<Ecco, ho capito qualche giorno fa di non essere etero>> Bene...

<<Quindi provi tipo qualcosa per un ragazzo?>>Si calma definitivamente, non ci sono più lacrime.

<<Si, per un ragazzo in particolare>>

<<Se vuoi puoi dirmi chi è>> Nessuna risposta parlata, mi bacia e capisco subito cosa intende. Ricambio il bacio. Non ci sto ancora credendo...

Quel benedetto guanto di sfida||tanc7even||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora