XV.

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Erratis, qui incommoda divitiis imputatis. Illae neminem laedunt: aut sua nocet cuique stultitia aut aliena nequitia, sic quemadmodum gladius neminem occidit: occidentis telum est. Non ideo divitiae tibi nocent si propter divitias tibi nocetur.

Epistulae Morales ad Lucilium, LXXXVII, 30

Sbagliate, voi che imputate i mali alla ricchezza. Quella non reca danno a nessuno: a ciascuno reca danno o la propria stoltezza o l'altrui malvagità, così come la spada non uccide nessuno: è l'arma di chi uccide. Perciò non è la ricchezza a recarti danno se a causa della ricchezza ti si reca danno.

Seneca in pillole - Cento Sententiae per riflettereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora