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Nemo restituet annos, 
nemo iterum te tibi reddet. 
Ibit quā coepit aetas nec cursum suum 
aut revocabit aut supprimet; 
nihil tumultuabitur, 
nihil admonebit velocitatis suae: 
tacita labetur. 
Non illa se regis imperio, 
non favore populi longius proferet: 
sicut missa est a primo die, curret, 
nusquam devertetur, 
nusquam remorabitur. 
Quid fiet? Tu occupatus es, vita festinat;
 mors interim aderit, 
cui, velis nolis, vacandum est.

De Brevitate Vitae, VIII, 5

Nessuno restituirà gli anni, nessuno ti renderà di nuovo a te stesso. Il tempo della vita andrà per dove ha cominciato e non tornerà indietro né fermerà il suo corso; non farà rumore, non avvertirà della sua velocità: scorrerà silenzioso. Quello non si allungherà per comando di un re o favore di un popolo: correrà così come é stato avviato dal primo giorno, non farà mai fermate, non indugerà. Che avverrà? Tu sei affaccendato, la vita si affretta: la morte nel frattempo verrà, per la quale, sia che tu voglia sia che tu non voglia, devi avere tempo.

Seneca in pillole - Cento Sententiae per riflettereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora