I remember everything (parte 3) -Hosie-

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E a volte è più semplice lasciarsi cadere.

Josie Saltzman non era una ragazza che si arrendeva facilmente, aveva lottato con le unghie e con i denti per arrivare fino a qui... aveva appena fatto un viaggio andata e ritorno da New Orleans solo per risolverlo.
E adesso era lì a cercare di mettere tutto a posto, sembrava che il tempo si fosse bloccato ma sapeva di dover agire in fretta.

"Ho avuto una cotta per Josie quando avevamo 14 anni" sentì provenire dalla palestra e passo dopo passo mentre si avvicinava sentiva il suo cuore andare sempre più veloce.

"Leggi le mie labbra"
Lizzie fece un respiro esasperata.
"Tra voi due non ci sarà mai niente"

"Huh... Lizzie concentrati" disse Hope sbattendo contro un attrezzo della palestra.

"Okay... ho... ucciso per sbaglio il tuo criceto e assorbito la tua magia agli esami"

"Cosa!" Hope si girò a guardarla incredula.

"E in realtà credo che tu sia molto figaa" disse con tono spaventata mentre guardava il mostro prepararsi a mangiarle.

"Non funziona, non si fermerà finché non saprà il segreto che nascondiamo." Sospirò "che sono tornata"

"Si, anche io"  Josie prese un respiro profondo e si concentrò sul suo obbiettivo, Hope rimase paralizzata per un momento e la guardò.
"Harae-tamai Kioku Yomigaerashi-tamae"
mosse le mani in avanti e lascio fluire la magia, i ricordi la colpirono in pieno e per un attimo guardò negli occhi azzurri di Hope, vide quello sguardo che per la maggior parte della sua vita non aveva fatto altro che toglierle il fiato e poi svenne.

Ma altre volte vale la pena combattere anche se fa male.

Josie era con Kaleb, stavano preparando il tavolo per la riunione del consiglio quando sentì il cellulare squillare, sorrise al ragazzo in segno di scusa e si allontanò per rispondere.

"Pronto"
Andò nel salone della scuola e si sedette difronte il camino, la luce soffusa le illuminava il viso ma nonostante il clima tranquillo della serata sentiva qualcosa fuori posto.

"Josie..." Hope sembrava senza fiato quando rispose e si morse il labbro in apprensione, la ferita nel suo cuore ancora fresca.

"Hope" sussurrò incerta... ricordando gli eventi di quel pomeriggio e di come la ragazza dai capelli ramati non avesse detto nulla dopo la sua dichiarazione, certo non si aspettava nulla da lei, ma nonostante ciò, nonostante sapesse che si sarebbe fatta solo male perché Hope aveva Landon e questo non sarebbe cambiato, il suo rifiuto faceva male come l'inferno.

"Io... so che probabilmente questo non è il miglior momento per chiamare, specialmente dopo tutto quello che è successo" disse con voce rotta.

"Hope... che succe-" La ragazza dai capelli ramati la interruppe.

"Aspetta Jo... lasciami finire" deglutì leggermente sentendo un groppo in gola e le lacrime bruciare, prese un respiro profondo prima di continuare.

"Sai, ho sempre pensato non ci fosse alcuna possibilità per noi, che non sarei mai stata abbastanza per te" fece una pausa "sei sempre stata così solare e troppo buona, ti sei sempre presa cura degli altri senza chiedere nulla in cambio. Quando sono morti i miei genitori trovavo sempre un vassoio di cibo davanti la mia porta, non uscivo mai dalla mia stanza... ho sempre saputo fossi tu.
Ogni volta che sono con te sento cose che non pensavo di poter provare... sono innamorata di te e per questo quando mi hai parlato dei tuoi sentimenti ho fatto l'unica cosa che conosco... sono scappata, perché ogni volta che amo qualcuno succede qualcosa di terribile e finisce per morire... stare con Landon era più facile, anche se non è quello che voglio veramente... perché tu Josie Saltzman sei quella che voglio, perché ti amo così tanto che fa fottutamente male..." Josie stava stringendo il telefono con la mano e le lacrime scorrevano libere sulle sue guance mentre un enorme peso le si posò sul petto.

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