𝐈𝐓'𝐒 𝐆𝐎𝐎𝐃 𝐓𝐎 𝐁𝐄 𝐁𝐀𝐃 | ʜᴜᴍᴀ

capitolo 31

Uma's pov

Ieri passai una bellissima serata con Harry, dopo che ci siamo baciati c'è stato qualche secondo davvero imbarazzante, ma poi lui mi ha chiesto se volevamo tornare a scuola visto che faceva freddo fuori, così ci siamo seduti alla mensa della scuola, abbiamo bevuto un po' e abbiamo parlato, poi lui mi ha accompagnato nella mia stanza e, prima di separarci gli do un veloce bacio sulle labbra e me ne torno in camera senza dire nulla.
La mattina dopo mi sveglio, sento Mal, Evie e le gemelle che parlano emozionate, guardo l'orologio e vedo che è tardissimo, mi alzo di scatto: Evie sta aggiustando un vestito addosso a Mal, è lungo, viola e verde, lei invece ha una gonna e un giubbino di pelle blu, le gemella indossano dei vestiti rosa identici.
Non riesco a capire il motivo per cui sono tutte così eleganti e Evie se ne accorge, infatti dice:
<Uma, oggi arrivano i ragazzi dall'Isola, manca un'ora all'arrivo>
<S-sì lo sapevo> balbetto io.
Me l'ero dimenticata! Mi alzo dal letto e apro il mio armadio, decido di indossare un top blu petrolio con delle collane dorate -anche quella di mia madre- e una gonna a tubino dello stesso colore del top, metto due tacchi neri e orecchini con conchiglie dorate.
Mi preparo in fretta e esco il prima possibile dalla camera, che ormai è disordinatissima: ci sono pezzi di stoffa sparsi ovunque, vestiti rosa per terra e sul letto oggetti per cucire.
Ormai mancano 20 minuti all'arrivo dei ragazzi, così inizio a recarmi fuori, dove mi aspettano già Harry e Gil, li saluto entrambi con la mano e stiamo un po' a parlare.
Dopo un po' di tempo la banda inizia a suonare, arriva Mal accompagnata da Ben, entrambi si fermano su una passerella e Ben inizia a cantare, si mette in ginocchio e dice:
<Mal, vuoi essere la mia regina? Vuoi sposarmi?>
Mal urla al microfono un "Si" e si commuove, non avrei mai detto che lei potesse piangere per la gioia, dopo qualche minuto passato a festeggiare il loro fidanzamento, finalmente arrivano i ragazzi dall'Isola: riconosco subito Celia, che mi corre incontro e la stringo in un forte abbraccio, le sussurro all'orecchio:
<Mi sei mancata, scusa se non ti ho salutata quando sono tornata qua> Lei sorride e mi abbraccia ancora più forte, è una sorella minore per me e sono davvero felice che ora sta qua con me.
Insieme a Celia sono arrivati anche i figli di Spugna, due gemelli davvero timidi, e la figlia di Genoveffa, Dizzy.
Passiamo la giornata con Celia, le mostriamo il Lago Incantato e il giardino della scuola, ci racconta di com'è stata sull'Isola da quando noi ce ne siamo dovuti andare.
Poi Celia se ne va nella sua nuova camera e anche Gil, così rimaniamo solo io e Harry, iniziamo a parlare della nostra relazione, alla fine decidiamo di tenerla segrata almeno per ora, se lo viene a sapere Gil lo dirà a tutti e già abbiamo abbastanza problemi.