capitolo 24

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Uma's pov

Mi sveglio e resto stesa per qualche secondo cercando di capire dove mi trovo, mi guardo intorno e mi accorgo che sto in camera mia, sull'Isola, faccio per alzarmi ma la vista del sangue sul mio petto e sul mio braccio mi blocca.
Guardo le due ferite e ricordo quello che è successo con mia madre, mi alzo e prendo un panno che bagno con dell'acqua, metto delicatamente il panno bagnato sulle ferite che iniziano a bruciare, una volta che il sangue non usciva più ho deciso di uscire.
Mi reco alla Sala Giochi Vudoo del Dottor Facilier, il padre di Celia, prima di andare ad Auradon stava spesso da me, è molto dolce e la considero una sorella.
Appena arrivo Celia mi corre incontro e mi stringe in un abbraccio, mi stacco subito per il dolore della ferita:
<Ehi! Oh, scusa, ma mi fa male> dico, lei sorride:
<Come stai? Com'era Auradon? Perché sei tornata? Certo sono felice che ora sei qui, ma come mai non stai ad Auradon? Mi sei mancata tantissimo!>
<Piano, una domanda alla volta> rispondo ridendo <io sto abbastanza bene, Auradon era bella e sono tornata perchè...ehm...ho avuto dei problemi e sono voluta tornare> Celia capisce che non ne voglio parlare, così cambia argomento:
<Che ne dici se ti leggo il futuro?> dice la ragazzina entusiasta, io annuisco sorridendo.
Passiamo insieme qualche ora, finché non decido di ritornare in camera mia, una volta arrivata mi siedo sul mio piccolo letto dove trovo una scatola piena di oggetti vecchi: l'avevo dimenticata, da quando formai la mia ciurma non dormii più in camera ma nella cabina sulla nave.
Apro la scatola e trovo vecchi libri magici, conchiglie come quella che porto al collo, pozioni, ma la mia attenzione si posa su una foto, ritrae me e Mal sorridenti, eravamo strette in grande abbraccio, quel giorno, ricordo, avevo parlato per la prima volta a Mal del difficile rapporto tra me e mia madre e lei mi aveva raccontato di suo padre, promettemmo di esserci sempre l'una per l'altra. Mentre penso a Mal una lacrima scende sul mio viso e mi ricordo che sono sull'Isola: NON POSSO PIANGERE.
Asciugo velocemente la faccia e poso la foto nella scatola, mi stendo sul letto e dopo poco mi addormento.

Harry's pov

Non posso aspettare Evie per avere aiuto da parte di Mal, devo urgentemente vedere Uma, posso anche restare sull'Isola, ma devo stare con il mio capitano.
Mi avvio velocemente nella stanza di Mal, Evie e le altre due ragazze, apro la porta e mi avvicino alla ragazza dai capelli viola:
<Mal, ti devo parlare, seguimi.>  le sussurro all'orecchio, lei fa una faccia curiosa e mi segue, andiamo alla mensa, a quest'ora vuota, ci sediamo ad un tavolo e inizio a parlare:
<Mal, Uma è tornata sull'Isola e io e Gil dobbiamo andare da lei, ma non abbiamo modo di oltrepassare la barriera, ci devi aiutare. Se ci presti il tuo libro di incantesimi possiamo andare da lei e, giuro che poi ti restituiremo subito il diario>
Mal ci pensa qualche secondo, poi parla:
<D'accordo, farete l'incantesimo con il mio diario e prima di partire me lo dovrete restituire.>
Io sorrisi e andai a raccontare il piano a Gil.

Nota autrice

Ehii, come state?
Scusate se non ho aggiornato ma non ho potuto, spero che la storia vi stia piacendo.
Ps. La mia migliore amica ha scaricato wattpad, andatela a seguire, si chiama 2009Malgai <33

𝐈𝐓'𝐒 𝐆𝐎𝐎𝐃 𝐓𝐎 𝐁𝐄 𝐁𝐀𝐃 | ʜᴜᴍᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora