𝐈𝐓'𝐒 𝐆𝐎𝐎𝐃 𝐓𝐎 𝐁𝐄 𝐁𝐀𝐃 | ʜᴜᴍᴀ

Capitolo 18

Evie's pov

Quando sono andata da Uma volevo consolarla, so che non è mia amica e non voglio che lo sia, le cose si complicherebbero troppo, Mal si arrabbierebbe e starei in una brutta situazione; però mi dispiaceva che doveva soffrire per colpa di Mal (di nuovo), quindi sono andata da lei per farle sapere che le stavo vicino, ma a quanto pare non è così arrabbiata con Mal e non è nemmeno stata espulsa.
Ha iniziato a urlarmi contro e mi sono sentita triste per lei, dopo essersene scappata via sono andata da Mal, le ho raccontato che non era stata espulsa e che parteciperà ancora alle lezioni, le ho anche detto che la Fata Madrina l'aveva avvisata di chi era suo padre. Non ho intenzione di dirle altro, sono certa che se le raccontassi di lei che piangeva e che se ne scappava inizierebbe subito a prenderla in giro.

Mal's pov

Oggi Evie mi ha detto che Uma non è stata cacciata da Auradon! Perchè?!? Non lo trovo per niente giusto! Ho fatto credere alla Fata Madrina che è pericolosa e lei la tratta ancora con più dolcezza. La cosa bella però, è che oggi non è venuta a lezione e non si è nemmeno fatta vedere in camera, ormai sono le 17:30 e credo che la vedrò solo stasera a cena e quando verrà a dormire.

Uma's pov

Sto ancora inginocchiata per terra, nel bosco, ho smesso di piangere da un po' di tempo ma non voglio andare in camera e sentire le risate di Carly e Jennifer o subire gli insulti di Mal.
Passo quasi un'ora a stare sul terreno umido senza far niente, penso a tutto ciò che sta succedendo, penso a Harry, non riesco a capire perché mi ha fatto così tanto innervosire vederlo con un'altra, voglio dire, non mi piace, non può piacermi, è il mio primo ufficiale, niente di più, no?
Inizia a piovere e capisco che devo tornare a scuola, mi alzo senza voglia e inizio ad avviarmi.
Quando entro all'Auradon prep incontro Harry e Gil, sembrano preoccupati così mi avvicino a loro:
<Uma! Ti stiamo cercando da un'ora! Dove sei stata?>
Dice Harry appena mi vede, mi rende un po' più felice sapere che era preoccupato per me:
<Oh... sono stata nel bosco, avevo bisogno di stare un po' da sola.>
Rispondo io, non voglio raccontargli dell'incontro con Evie o delle mie "crisi". Harry e Gil mi accompagnano in camera e mi chiedono anche se volevo stare con loro, io dico di no e li saluto fuori alla porta della mia stanza. Quando entro Evie mi guarda con un sorriso triste e mi saluta con la mano, Mal fa una smorfia che io ricambio e Jennifer e Carly mi salutano felici:
<Ciao Uma! Come stai? Cosa voleva la preside stamattina? Perchè non sei venuta alle lezioni successive?> Dicono in coro le principessine.
<Anche se mi preghereste in ginocchio non vi direi niente, non sono affari vostri!>  Loro sembrano tristi ma non m'importa, vogliono solo farsi i fatti miei e andarli a raccontare a tutti.
Mi vado a stendere sul letto e apro un libro di incantesimi, dentro apro la lettera di mio padre per non farla vedere alle altre, la inizio a leggere:

"Ciao Uma,
se stai leggendo questa lettera molto probabilmente sarò morto, spero che tua madre ti abbia parlato di me, e che stai bene, non so perché ti sto scrivendo questa lettera in realtà, voglio solo farti sapere della mia esistenza, anche se credo che già ne sei a conoscenza. Ti voglio bene.

Con affetto
papà."

La leggo così tante volte che la imparo, ad un certo punto Evie dice:
<Uma. Stiamo uscendo. È ora di cena. Va tutto bene?> Mi guardo intorno e mi accorgo che siamo rimaste solo io e lei nella stanza, rispondo con un semplice <Si> e lei esce.
Guardo l'ora: sono le 20:15, esco e vado a cenare, mi siedo vicino a Harry e Gil e mangio il più veloce possibile, voglio subito tornare in camera e mettere fine a questo giorno.
Quando finalmente abbiamo finito tutti e tre di mangiare mi alzo di scatto e vado nella mia stanza, che trovo vuota, le altre staranno ancora a tavola, saluto i miei amici e mi metto subito a letto, dopo qualche minuto mi addormento.

Nota autrice

Ciao<3
Come state? Spero che il capitolo vi piaccia, cercherò di aggiornare in questa settimana ma non so se avrò tempo.

-Gaia