𝐈𝐓'𝐒 𝐆𝐎𝐎𝐃 𝐓𝐎 𝐁𝐄 𝐁𝐀𝐃 | ʜᴜᴍᴀ

Capitolo 15

Mal's pov

Ieri per noi VK è stata una giornata normale, anzi, forse è stata una delle giornate più brutte, almeno per me, mi ha ricordato che tutti hanno una bellissima vita perfetta, invece io ho vissuto per 16 lunghi anni sull'Isola, mia madre non fa altro che darmi ordini, mio padre mi ha abbandonato quando sono nata e non ho mai ricevuto una parola di conforto da nessuno, apparte Evie ovviamente, lei è come una sorella per me.
Mettendo da parte questi pensieri mi alzo dal letto, vado in bagno a vestirmi e poi mi dirigo verso la mensa con Evie, aspettando che Carlos e Jay ci raggiungano.
Quando arrivano gli racconto che Uma voleva la mappa di mio padre per cercare il suo, gli racconto anche un piano fantastico per farla rispedire sull'Isola e togliermela finalmente dai piedi.
Evie dice di lasciarla in pace, di provare a fare di nuovo amicizia con lei, invece Jay è d'accordo con me e sembra molto felice di aiutarmi, Carlos, però concorda con Evie, dice che non mi ha fatto niente di male alla fine e che se solo le chiedessi scusa potremmo tornare come prima; non ci penso un secondo e metto in atto il mio piano, non voglio tornare ad essere amica di Uma, non sono nemmeno sicura che accetterebbe mai le mie scuse.

Uma's pov

Ieri è stata una giornata davvero noiosa, c'era tantissima confusione e non sono riuscita a trovare un posto tranquillo dove poter stare un po' per conto mio a pensare.
Mi alzo dal letto e mi preparo, si sono fatte subito le 9:00 così sono corsa direttamente a lezione e non ho potuto nemmeno mangiare qualcosa.
Alla prima ora avevamo il professor Deley, mi ero proprio dimenticata del compito! L'ha fatto leggere a tutti tranne a noi VK, ha detto che, solo se ce la sentivamo dovevamo leggerlo, se non l'avremmo fatto lo dovevamo consegnare a lui e l'avrebbe letto da solo e poi ce l'avrebbe riconsegnato, ha detto che avrebbe fatto così perché capiva che era difficile aprirsi per noi, con persone estranee.
Quando gli dissi che non l'avevo fatto si arrabbiò un po', ma prima che potesse iniziare a sgridarmi, dagli altoparlanti,messi agli angoli di ogni parete delle aule, si sente la Fata Madrina che mi chiama nel suo ufficio; il professor Deley mi fa andare nell'ufficio della preside e mentre esco dall'aula vedo Mal sorridermi molto soddisfatta, a quel punto capisco che la Fata Madrina non mi dirà nulla di buono.
Appena entro nel suo ufficio, la preside mi accoglie con un sorriso abbastanza triste, mi siedo e le chiedo perchè mi ha convocata, lei dice dolcemente:
<Sono venuta a conoscenza del fatto che stai cercando tuo padre Uma. Ho anche saputo che volevi la mappa di Ade per rintracciarlo, quindi, prima che tu possa fare qualcosa di pericoloso per trovarlo, ti dirò io chi è, ok?>
Non so che dire, in questo momento provo mille emozioni, come ha potuto Mal svelare il mio segreto alla Fata Madrina?! Però, almeno non mi punirà, ma non è giusto che lei sappia chi è mio padre e io no! Non dico niente, se apro bocca potrei pentirmi di ciò che faccio, quindi la lascio parlare:
<Tuo padre era uno dei pirati più temuti, sicuramente lo conosci di nome e sai già la sua storia>
Fa una breve pausa e io mi soffermo su quel "ERA", <quindi è morto> penso tra me e me, sono distrutta, da un giorno all'altro mi capita tra le mani una lettera di mio padre e dopo poco tempo mi dicono che è morto!
La Fata Madrina continua:
< Tuo padre è Davy Jones... non so se conosci la sua storia... se vuoi riposarti un po' puoi anche non andare alle prossime lezioni, sicuramente starai passando un brutto periodo e sappi che se vuoi parlarne con qualcuno puoi anche venire qua.>
Conclude rivolgendomi uno sguardo triste, come se capisse cosa stessi provando, come se volesse veramente aiutarmi, prima che le mie emozioni potessero prendere il controllo su di me, dico, cercando di essere il più fredda e cattiva possibile:
<Ora posso andare?>
La preside mi fa uscire e vado subito da Harry e Gil, che, essendo finita la prima ora, stavano facendo colazione.