capitolo 39

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Uma's pov

I giorni passano lentamente sull'Isola, sto tutto il tempo sulla mia nave, a volte vado anche sulla Perla Nera, per stare un po' da sola, oppure sto nella mia cabina a bere, non mi ubriacavo così da un bel po' di tempo, ma dopo ciò che è successo per me è difficile rimanere sobria; non parlo spesso con Harry dopo ciò che è successo la sera scorsa, io lo amo, voglio stare con lui, voglio avere sposarlo, fare una famiglia con lui, portarlo sulla sedia a rotelle quando sarà anziano e semmai spargere le sue ceneri, ma non posso, non posso perchè siamo rinchiusi su quest'isola dove non possiamo mostrare sentimenti, dove dobbiamo essere cattivi e spietati, crudeli e malvagi, dove vieni escluso e preso in giro da tutti se mostri affetto a qualcuno, dove non puoi fidarti di nessuno perchè prima o poi ti tradirà.
Ho bisogno di Harry.
Vado di corsa a casa di Capitan Uncino, lì abita anche Harry insieme alle sue due sorelle -Harriet e CJ- , e busso alla piccola porta di legno, coperta da graffiti e con una vetrata rotta, dopo qualche secondo esce Capitan Uncino, lo saluto:
<Buongiorno, c'è Harry?>
<Hey Uma! Da quanto tempo! Harry non è qui adesso, ma credo tornerà tra poco, è andato al mercato insieme a CJ e Harriet, se vuoi puoi aspettarlo qui.> risponde dolcemente Killian (nota autrice: killian è il nome vero di Capitan Uncino nella serie "C'era una volta" quindi ho deciso di chiamarlo così).
<Oh, si, grazie > dico io entrando nella piccola casa, le pareti sono di legno, come il pavimento, al centro di una camera c'è un tappeto e un piccolo divanetto dove mi siedo, c'è qualche specchio appeso alle pareti e dei mobili all'angolo della stanza.
Killian esce, dicendo di dover andare sulla Jolly Roger, così rimango da sola a casa di Harry ad aspettarlo.
Dopo mezz'ora sento la porta aprirsi, mi alzo di scatto e vado verso l'entrata, vedo Harry che mi guarda sorpreso:
<Ciao, Harry dovevo parlarti, ma quando sono arrivata tu non c'eri, quindi vostro padre mi ha detto di aspettarvi.> dico io giustificandomi.
CJ e Harriet ci lasciano da soli, io e Harry ci sediamo sul piccolo divano, poi lui parla:
<Allora? Che c'è?>
<Io...senti Harry, non può continuare così, dobbiamo aiutarci a vicenda, so che stai passando anche tu un brutto periodo per ciò che è successo a Auradon, e anche io ci sto male, ma sai cosa mi fa star male ancora di più? Averti dovuto lasciare, perchè Harry, io ti amo, ti amo da quando avevo 9 anni, e non posso lasciarti solo perchè stiamo sull'Isola.> rispondo io senza nemmeno pensare bene a cosa dire, vedo la sua espressione, sembra renderlo felice ciò che sto dicendo.
<Quindi la situazione è abbastanza difficile, ma se facciamo attenzione a non mostrare agli altri ciò che c'è tra noi forse potremmo avere un lieto fine, che ne dici? Ho strapazzato, vero?> Chiedo infine imbarazzata.
Harry ride, poi parla:
<Anche io ti amo, ti amo davvero tantissimo, farei di tutto per stare con te, quindi sì, mi sta bene non rendere la nostra relazione pubblica>
Sono davvero felice, non riesco a trattenermi, così mi avvicino a lui e lo bacio, non credo se lo aspettasse, ma ricambia lo stesso, dopo poco andiamo insieme sulla nave.

Nota autrice

Ehiiii, come va?
Scusate l'assenza, ma sono stata a Roma e non ho avuto molto tempo libero per scrivere, in questi giorni arriveranno sicuramente nuovi capitoli.

-Gaia <3

𝐈𝐓'𝐒 𝐆𝐎𝐎𝐃 𝐓𝐎 𝐁𝐄 𝐁𝐀𝐃 | ʜᴜᴍᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora