Insanguinato || Derek Hale

capitolo 16

Non guardarmi così o potrebbe succedere un casino.

"Sto alla grande!"-dice Jackson
"Io dico di no"- dice Scott

Quei due non n'è vogliono proprio sapere di smetterla di litigare.- penso divertita

"Comunque Clarke,io credo che dovrei aiutarti nel ruolo della Banshee"-mi dice Lydia
"Sai,le grida,i sussurri,le voci e tutto quanto..posso capirti, è difficile"-continua lei guardandomi nei suoi bellissimi e adorabili occhi verde cristallo
"Certo! Ne sarei contenta,restare sani di mente non è così semplice come si pensa."-dico io dandole appoggio
"Sì potremmo diventare pazze da un momento all'altro e rinchiuderci ad eichen house"-dice lei ridendo

Al suono di quella frase ho un sussulto.
Eichen house.
Meredith.
Voci.
Sussurri.
Lamenti.
Urla.
Grida.
Dolore.

"Che c'è va tutto a posto?"-mi domanda Lydia vedendo il mio sguardo perso nel vuoto
"Ragazzi!"-richiama l'attenzione la ragazza
"Clarke sta vedendo qualcosa"-a quella esclamazione tutti i presenti si girano verso la mia figura.
"Devo andare"-dico come se fossi ipnotizzata da qualche strano incantesimo
"Dove?"-chiede dolcemente Lydia
"Ad eichen house"-continuo sempre con lo sguardo perso nel vuoto
"Perché?"-continua lei con l'interrogatorio
"Per Meredith"
"Chi è Meredith?"-sento dire a Stiles ma la sua voce è come se venisse dall'oltretomba

Ormai è come una cantilena.
La mia voce è come una cantilena.
Tutto intorno a me è ovattato.
Le voci sono ovattate.

"Sta zitto"-gli dice Derek al fianco di Scott
"Chi è Meredith?"-continua a dire Lydia preoccupata
"Non lo so"-rispondo

Tutto insieme parte un urlo.
Quel grido lo saprei riconoscere da kilometri di distanza.
L'urlo di una Banshee.

"È una Banshee"-dico subito dopo
"Prova dolore,paura,tristezza"
"Fatela smettere!"-grido tappandomi le orecchie e accasciandomi al pavimento

Sento subito un paio di braccia esili che provano a togliere le mie mani forti dalle mie orecchie per evitare di fare del male a me stessa.

"Lascia,ci penso io"-disse quella che mi è sembrata la voce di Derek
"Hey, Clarke...mi senti?"-provó lui a dire dolcemente
"Si"-levo subito le mani delle tempie ormai in preda al dolore lancinante del mal di testa acuto quando sento la sua voce dolce e calma
"Che succede?"-mi domanda
"Nulla"-dico persa nei suoi occhi.

È vicino.
Lo potrei baciare da questa distanza.
C'è solo una piccolissima parte di spazio che separa le sue dolci e tanto attese labbra dalle mie.
Sento il suo respiro su di esse provocandomi una serie di brividi che attraversano la mia spina dorsale.
Ormai ci siamo solo io e lui,tutti gli altri è come se fossero improvvisamente spariti.

"Ragazzi,lasciateci soli"-dice Derek hai presenti distogliendomi da quella magia creatasi tra noi due.

Mi prende per le mani e mi porta verso il letto,se così si può ancora chiamare.
Cerca di prendere il materasso e metterlo alla bella è meglio per poi metterci sopra due cuscini.
Mi fa sedere su di essi.
I nostri corpi si sfiorano portandoci verso la dolce e calma sensazione di quella che io chiamo casa.

"Chi è Meredith?"-mi domanda lui ritornando sull'argomento e facendo sì che tutto il sortilegio creatosi venga spezzato.
"Una ragazza."-dico togliendo le mani dalle sue
"Potresti entrare nei dettagli?"-mi dice lui non capendo il mio cambio di umore così repentino
"È una ragazza, più precisamente una Banshee che mi ha chiesto aiuto. Si chiama Meredith ed è rinchiusa ad eichen house, la casa del ricovero per pazzi di Beacon Hills!"-esclamo indispettita
"D'accordo. Ma cosa c'entra con te?"-mi chiede confuso
"E ti sembra che io lo sappia?!"-dico alzando le mani al cielo ancora più irritata di prima
"Ok,dobbiamo parlare"-mi dice lui che inizia ad essere infastidito dal mio comportamento
"Di cosa?"-continuo io con il mio solito fare da menefreghista e finta tonta
"Di quello che ha letto quel pazzo uscito fuori di testa di Matt nel tuo diario"-mi dice lui guardandomi con espressione rabbiosa mettendo la destra a taglio sopra la sinistra ed essa aperta come fanno gli italiani
"Che dovrei dire?"-gli dico io esausta da questa situazione
"Tutto! Io voglio sapere tutto"-dice lui alzando la voce man mano che la frase si completa
"Vuoi sapere tutto? Va bene!
In quel fottuto diario c'è la mia anima.
Ci sono i miei pensieri.
I miei segreti.
C'è tutto di me la dentro.
E quando quel coglione di Matt ha letto quel diario sai come mi sono sentita?
Mi sono sentita male!
Li dentro ci sono anche tutte le storie di con i miei ex finite male, i sentimenti che nutro per te il quale non ho spiegazione,tutti gli uomini con cui sono stata,tutte le amicizie andate a puttane per colpa del lavoro di mio padre!"-sbraito alzandomi da quella specie di divano creato per me da Derek
"Puoi ripetere?"-mi dice lui.

Gli leggo il dolore negli occhi color verde speranza.
Speranza.
Non smetterò mai di dirlo.

"Ho detto che ho mandato a puttane un sacco di amicizie per colpa del lavoro di mio padre"-dico guardando a terra con le lacrime agli occhi

Ho capito quello che ho fatto.
Ho capito quello che ho detto.
Ho appena confessato i sentimenti che provo per lui.

"Prima ancora"-continua lui
"Sono stata con un sacco di uomin-"
"Dai Clarke! Non fare la finta tonta,sai benissimo di cosa sto parlando"-mi dice lui allontanandosi di qualche passo con le lacrime che minacciano di uscire
"Ho detto che li dentro ci sono i miei sentimenti per te."-dico con le lacrime agli occhi
"No,non puoi amarmi"-dice lui mentre va indietreggiando verso la finestra di camera mia con le mani tese un avanti
"Lo so,tu stai con Braeden ed io-"
"Io e Braeden non stiamo insieme,ti ho raccontato una bugia"-mi dice lui guardandomi fisso negli occhi come se fosse tutto normale
"Cosa? perché?"-dico ormai numerose lacrime bagnano il viso stremato da tutto e da tutti
"Non lo so"-mi dice
"Io non ti voglio Clarke. Ti vedo come un'amica"-mi dice.

Vedo una lacrima scorrere in quel suo viso perfetto e delicato.
Dolore nei miei occhi.
Il mio cuore si spezza in tantissime parti.
Ho affrontato molte volte il dolore ma mai ha fatto così male.
Insomma i ragazzi vanno e vengono ma lui,lui è speciale.
Alzo gli occhi e lo vedo uscire Dalla finestra.
Mi accascio al pavimento.
Stremata.
Addolorata.
Ferita.
Arrabbiata.