Mi verso un altro po' da bere e poi ripresto la mia completa attenzione al mio gruppo di amici che sta ricordando il Natale di qualche anno fa, quella volta che decidemmo di festeggiarlo a New York, regalo dei nostri genitori per il diploma, e fu un'esperienza bellissima e traumatica allo stesso tempo. Traumatica perché perdemmo una del gruppo che si era aggregata alla nostra partenza in modo talmente casuale, bellissima perché abbiamo condiviso dei momenti davvero speciali e profondi in una città così importante.
Sorrido in balia dei ricordi e mi perdo ad osservare le lucine natalizie appese al muro in pietra davanti a me. Questo posto è molto carino e, seppure avevo pensato che sarebbe stata una vigilia di Natale molto più classica e tradizionale, so che mi divertirò comunque, anche se i miei amici amano strafare e ora ci ritroviamo in una casa piena di gente, la maggior parte sconosciuta, ma ripeto che l'idea non mi dispiace, anche se è tutto molto strano... Forse perché è il primo Natale che passo senza di lui.
Mi sento strattonare il braccio all'improvviso e distolgo lo sguardo dalle lucine per osservare la mia migliore amica che mi sta fissando con sguardo preoccupato -y/n, non voglio allarmarti, ma è appena entrato Manuel-
Strabuzzo immediatamente gli occhi e, al contrario di come ha detto lei, mi allarmo eccome. Sento immediatamente il cuore andare veloce e la cosa non migliora certamente quando, girandomi, poso il mio sguardo su di lui. Ha indosso una camicia nera e stretta, con le maniche leggermente sollevate, e dei pantaloni eleganti che lo fasciano perfettamente mettendo in evidenza il suo fisico. È sempre bellissimo.
Non mi spiego come sia potuto arrivare proprio nel momento che è apparso nei miei pensieri. Quasi lo avessi evocato.
- Ho bisogno di un po' d'aria.- mi alzo dalla sedia e, senza nemmeno aspettare risposta da parte della mia migliore amica, decido di uscire un po' in balcone. Ho bisogno assolutamente di prendere una scorpacciata di ossigeno.
Non vedevo Manuel da quando ci siamo lasciati qualche mese fa, dopo gli Europei. Mi ha lasciata lui, perché non voleva una relazione a distanza appena è stato mandato in prestito alla Juve. Mi ha spezzato il cuore in mille pezzi con quella scelta, scelta che ha preso in totale solitudine senza nemmeno chiedermi cosa ne pensassi. Sarei stata disposta a trasferirmi a Torino per continuare a stare con lui. Lo amavo così tanto, ma lui non me l'ha mai chiesto... Probabilmente non desiderava un futuro con me quanto io, invece, lo desideravo con lui.
- Y/n, ehi- la sua voce risuona nelle mie orecchie e, prima di girarmi, cerco di mantere su un'espressione neutra. Non voglio dargli a vedere quanto la sua presenza mi rende nervosa
- Manuel- sorrido appena, con educazione ma senza mostrarmi troppo entusiasta - ti trovo bene-
Lui sorride in risposta, poi lascia che il suo sguardo, senza nessun pudore o ritegno, vaghi sul mio corpo coperto da un lungo vestito rosso di pizzo, dopo di che riprende a guardarmi negli occhi. - Sei bellissima anche tu. Non hai freddo qua fuori?-
Scuoto piano la testa in segno di negazione, mentre lui fa qualche passo verso di me e si appoggia alla ringhiera del balcone con le braccia, iniziando ad osservare l'orizzonte davanti a noi.
-Sto bene.-
Rimane in silenzio per qualche secondo, poi si gira verso di me, che sono rimasta a guardare lui, e sospira - capisco ancora quando menti. Ho lasciato la giacca all'ingresso, se vuoi vado a prendertela-
Invece che farmi piacere, le sue parole mi recano fastidio. Davvero, dopo mesi, riappare davanti a me e si comporta come se nulla fosse? Come se non mi avesse uccisa?
- Non mi serve nulla.- forse uso un tono di voce abbastanza scontroso, ma cerco di non farmene una colpa. È palese reagire così davanti a chi ti ha fatto tanto male.
Per un secondo, osservandolo, mi perdo nei ricordi che hanno noi due come protagonisti. I nostri baci intensi, le mie mani sui suoi ricci durante le nostre notti d'amore, il modo in cui mi accarezzava, le parole dolci sussurrate, le promesse, l'intesa... Tutte cose che lui ha eliminato con un solo gesto.
Eppure, ora, vorrei così tanto riassaporare le sue labbra e perdermi nelle sue braccia. Mi sento così sciocca, ma purtroppo è questo l'effetto che Manuel Locatelli mi fa.
- Ok, non volevo essere invadente.- fa spallucce, mentre quasi cerca di scusarsi e, anche questo, mi fa innervosire ulteriormente. Mi tratta quasi come se fossi una qualunque... Ma non lo sono. Abbiamo condiviso così tanto insieme.
- Torno dentro...- mi congedo, girandomi di spalle, ma lui mi tiene il polso, costringendomi a girarmi nuovamente verso di lui. Sento le farfalle svolazzare impazzite nello stomaco appena la sua pelle entra a contatto con la mia. Mi manca come l'aria.
- Y/n, sei sicura di stare bene? Ho fatto qualcosa di sbagliato?- sul serio? A parte mollarmi a caso intende?
Osservo i suoi occhi castani, cercando di capire se mi stia prendendo in giro o meno, ma appena capisco che lui davvero non ha idea di cosa io abbia, scuoto la testa e mi rendo conto di essere una stupida. Io che sono rimasta a soffrire per lui, lui che non si è nemmeno reso conto del dolore che mi ha causato.
- È tutto ok.- mento, sorridendo falsamente, per poi osservarlo un'ultima volta e tornare dentro, liberandomi dalla sua presa.
Nonostante senta il cuore pesante e lo stomaco stringersi in una morsa dolorosa, gli volto le spalle. Mi rendo conto di essere rimasta ancorata a una persona che non è più quella che mi aveva fatto innamorare, a un amore che ormai non esiste più se non nei miei ricordi.
E per quanto faccia male e senta ancora un forte sentimento per lui, mi allontano e decido di scegliere me stessa e non farmi più spezzare il cuore da nessuno. Nemmeno se quello è Manuel Locatelli e avrà per sempre una parte speciale dentro di me.
Nota: 03.04 del mattino. One shot su Loca un po' triste, ma purtroppo mi è venuta questa idea così, spero che ti piaccia lo stesso chiaramente_chiara🥰
Detto ciò, presto ne usciranno altre due, una su Gigio e una su Chiesa. State connessi 🥰