PANICO

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POV. MATTEO PESSINA
Matteo: "T/N APRI SONO IO"
Matteo: "T/N"
Matteo: "T/N LOCATELLI APRIMI SUBITO"
erano già più di 5 minuti che bussavo a quella maledetta porta, e nessuno apriva, nessuno mi dava una risposta, pensavo di tutto, pensavo il peggio. In fondo non era la prima volta.  finalmente dopo minuti infiniti la porta si aprii, la vidi con le lacrime agli occhi, impaurita, e pensai: "Cazzo".
non persi tempo a rassicurarla ed abbracciarla stringendola a me, come fosse un bambina, anche se io non ero da meno.. eravamo due bambini, inginocchiati al pavimento che si consolavano a vicenda, restammo abbracciati per un po' fino a che non si calmò, e ci sedemmo nel divano accompagnati dal sottofondo della tv accesa.

Non dissi nulla, sapevo perché stava così.. l'atmosfera era gelata, silenziosa, finché lei non richiamo la mia attenzione tirandomi la manica della maglia, mi girai e con un sorriso poco convincente mi disse "Grazie", non le risposi nemmeno, l'abbracciai e lei capí subito la mia risposta.

Aspettai che si riaddormentasse e la portai a letto a mo' di sposa, ma quando l'appoggiai al letto mi disse
T/n: "Ti prego non andartene" con voce spezzata dal pianto precedente
Matteo: "Non me ne vado tranquilla, stanotte dormo con te" dissi rassicurandola e dandogli un bacio sulla fronte, per poi rannicchiarmi vicino a lei e addormentarmi

POV. T/N
Mi svegliai col suono della sveglia, "maledetta sveglia" pensai, mi girai e lí con me c'era ancora Matteo che stava dormendo come un angioletto, "Che carino che è quando dorme" pensai tra me e me mentre giocavo con una ciocca dei suoi capelli, mi alzai, mi sciacquai la faccia e preparai qualcosa da mangiare, neanche il tempo di posare tutto sul tavolo che Matteo era già seduto pronto per mangiare
T/n: "Ma buongiorno" dissi con un leggero sorriso
Matteo: " Buongiorno" disse sbadigliando
T/n: "Dormito bene?"
Matteo: "Come un riccio, tu?" disse col suo solito sorriso
T/n: " poteva andare peggio" dissi ironica
Posai il vassoio con i pancake sul tavolo e chiesi
T/n: "Caffè?"
Matteo: "Si grazie"
preparai i caffè e finalmente mangiammo.

Mi cambiai mentre Matteo aspettava in salotto, orami c'era abituato, insomma ci conosciamo da 7 anni e avevamo superato quell'imbarazzo tra di noi, sapeva gestirmi, sapeva parlarmi e rassicurarmi, quel ragazzo sapeva tutto di me, e viceversa.

Tornai di la e a mia sorpresa suonarono alla porta, ci fu uno sguardo d'intesa tra me e Matteo ed entrambi pensammo la stessa cosa..
"Chi è?"

Aprí la porta e PANICO. 
Trovai Chiesa.
T/n: "FEDE?" dissi con un tono stupito tanto quanto lo fosse la mia faccia
Federico: "Disturbo?" disse con un tono tranquillo
T/n: "Nono entra pure" dissi facendolo entrare in casa. Era vestito con una tuta grigia semplice e una maglietta tutta bianca, aveva il suo solito capellino e le sue solite Air-Force 1, si veste davvero bene, ed è molto ammirato dalle ragazze, effettivamente è un bel Ragazzo.

Non mi stupiva tanto il fatto che si fosse presentato senza preavviso, in fondo eravamo amici, ma non riuscivo a capire il perché, visto che ci saremmo dovuti incontrare dopo gli allenamenti.
Da lontano sentii Federico salutare Matteo e chiedergli il perché fosse lì
Matteo: "Sono passato a salutarla prima che inizi il ritiro alla Nazionale tu?"
Federico: "Lo stesso"
tra i due c'era una tensione visibile ad occhio nudo così decisi di intervenire
T/n: "Allora ditemi pure" dissi facendo una risata un po' nervosa
Matteo:" Nulla io ho detto tutto, ci sentiamo, stai attenta" disse Matteo lasciandomi un bacio dolce sulla guancia per poi salutarmi e andarsene.
T/n: "Allora, che succede Fede?" dissi pacata sorseggiando il mio cappuccino
Federico: "Ha dormito qua?" chiese lui aggrottando le sopracciglia
T/n: "No, è passato stamattina a salutarmi" 
la faccia di fede si rilassò improvvisamente creando sul suo volto un sorrisetto
T/n: "Che ridi Chiesa?"
Federico: "Lascia stare" disse ancora col sorrisetto in faccia
"Mah" pensai tra me e me
T/n: "Di che dovevi parlarmi?" dissi ansiosa
Federico: "Sai che adesso inizia il ritiro alle Nazionali no?"
T/n: "Si che lo so, partecipiamo anche noi pallavoliste"
Federico: "Perfetto, è proprio di questo che volevo parlare"
T/n: "Non sto capendo"
Federico: " Manuel non ti ha detto nulla?"
T/n: " No"
Federico: "Pessina nemmeno?"
T/n: " Pessina ha un nome, ma comunque no"
Federico: "C'è la possibilità di condividere uno o due hotel con noi visto che alcune tappe sono in comune"
T/n: "Scherzi?"
Federico: " Secondo te sono un tipo che scherza su ste cose?" disse ridendo.
"effettivamente no" pensai
Presa dall'emozione gli saltai addosso, abbracciandolo e scompigliandogli i capelli così da farlo incazzare un po' e subito dopo lo accompagnai alla porta per salutarlo
T/n: "Ciao chiesa, ci sentiamo" gli dissi mandandogli un bacio
Federico: "Ciao Loca" mi disse acchiappando il bacio per poi portarselo al petto.

Di colpo tutti i miei dubbi le mie perplessità sparirono pensando solo ad una cosa.
L'allenamento dei giorni seguenti.



Z.A.
Ciauuu, come state?
spero che anche questo capitolo vi piaccia, ci vediamo al prossimo capitolo <3

Un sorriso angelico.      -Matteo Pessina x reader-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora