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Era la mattina del 1 settembre e mi svegliai alle 8:00; indossai velocemente una maglietta bianca e dei jeans e pettinai i miei lunghi capelli arruffati.

Quello sarebbe stato il mio primo giorno a Hogwarts. Ero così felice che non riuscivo a crederci.

Quando scesi in cucina trovai mio padre e mia madre che facevano colazione.

"Vieni a mangiare, sei in ritardo" sbuffò mia madre mettendo un pancake nel mio piatto.

Quando finii di mangiare presi il mio baule e uscii di casa con i miei genitori. Eravamo alla stazione di King's Cross, quando mi accorsi che nel mio biglietto per il treno c'era qualcosa di strano.

"Un momento" feci rivolta a mia madre "deve esserci un errore. Qui c'è scritto binario 9 e tre quarti, ma non esiste!"

"E' naturale" rispose lei calma.

"Già" confermò mio padre "non possiamo mostrarci ai babbani, per questo il binario 9 e tre quarti è nascosto ai loro occhi"

"E come ci si arriva?" domandai incuriosita.

"Tutto quello che devi fare è correre nel muro tra il binario 9 e 10" rispose lui.

Lo guardai per un secondo con aria incerta, e lui mi rivolse un sorriso confortante.

"Vai prima tu, io e papà ti raggiungiamo subito dopo" mi disse mia madre poggiandomi una mano sulla spalla "è meglio che corri se sei nervosa"

Tirai un sospiro di sollievo e corsi verso il muro con il mio carrello. Riaprii gli occhi e davanti a me vidi un bellissimo treno rosso con la scritta "Hogwarts Express".

"Hai visto?" ridacchiò mia madre.

"Già, è davvero bellissimo" risposi con un ampio sorriso.

Salutai calorosamente i miei genitori e corsi verso il treno, che stava per partire. Quando entrai vidi folle di ragazzi che entravano e uscivano dagli scompartimenti. Poi vidi un ragazzino, anche lui del primo anno proabilmente, che era seduto da solo. Decisi allora di andare a fargli compagnia.

"Ciao" dissi aprendo le porte dello scompartimento "posso entrare?"

"Oh...c-certo" rispose il ragazzino.

Mi sedetti accanto a lui e ci stringemmo la mano.

"Piacere, Amelia Wayland. Ma tutti mi chiamano Amy"

"Io sono Neville, Neville Paciock"

"E' un piacere Neville" esclamai sorridente.

Era un ragazzino semplice, con capelli castani che gli coprivano la fronte e occhi scuri; non era molto attraente, ma mi ispirava un forte senso di fiducia.

Parlammo un po' del più e del meno, mentre mangiavamo Cioccorane e altri dolcetti.

Passarono un paio d'ore e arrivammo ad Hogwarts. Quando scendemmo dal treno rimasi incantata dalla bellezza del castello: non mi sarei mai aspettata una cosa così meravigliosa e possente.

I saw the life inside your eyes // George WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora