Passarono tre anni da quel giorno.
Ma a me sembrava di essere a Hogwarts da tutta la vita.
Ero diventata la migliore amica di Hermione Granger, la mia compagna di dormitorio. Il che era cosa buona! Mi aiutava sempre a studiare se ero in difficoltà. Era quasi una sorella per me.
Avevo lo stesso rapporto con Fred e George; ogni volta che passavo il Natale dalla famiglia Weasley progettavamo degli scherzi epici da fare al custode della scuola.
In particolare sentivo di avere un rapporto speciale con George.
Hermione continuava a ripetermi all'inverosimile "si vede che ti piace!" ma io facevo di tutto per negarlo.
Insomma, George era come un fratello per me...non me ne sarei MAI potuta innamorare.Ero sul treno per Hogwarts insieme a Neville e Ginny, la sorella più piccola tra i Weasley, e stavamo parlando del disastro appena avvenuto alla Coppa del Mondo di Quidditch.
"Ma come è possibile?" domandò Neville sfogliando la sua copia della Gazzetta del Profeta "non c'erano guardie?"
"Un sacco, a sentire papà" disse Ginny preoccupata.
"Forse è un segno" tentai "insomma, potrebbe significare un possibile ritorno di Voi-Sapete-Chi"
"Hm?!" fece Neville rischiando di strozzarsi con la caramella che stava mangiando.
"Oh, è solo un ipotesi. Ma altrimenti, a che scopo i Mangiamorte avrebbero creato questo disastro?"
Arrivammo a Hogwarts, e mi sedetti al tavolo dei Grifondoro accanto a George.
Hermione mi rivolse un sorrisino malizioso, cercando di trattenere le risate.
Silente fece il solito discorso di inizio anno, ma quest'anno c'era una novità. Hogwarts avrebbe ospitato il Torneo Tremaghi, una competizione che si svolge fra tre scuole; in questo caso Hogwarts, Dumnstrang e Beauxbatons. Per ogni scuola veniva scelto un Campione, che doveva affrontare tre prove per riuscire ad ottenere la Coppa Tremaghi.
Il problema era che soltanto gli studenti al di sopra dei diciassette anni potevano partecipare, e questa cosa scatenò molto vociferare tra i tavoli delle Case.
Quando la situazione si calmò, Silente spiegò un'ultima cosa."Per iscrivervi non dovete fare altro che mettere il vostro nome in questo calice. Ma ora diamo il benvenuto alle bellissime studentesse di Beauxbatons!"
Le porte della Sala Grande si spalancarono ed entrarono delle meravigliose ragazze. Indossavano dei vestitini azzurri e dalle loro ascelle sembravano uscire farfalline colorate.
Io ed Hermione ci scambiammo occhiate confuse.
Poi entrarono dei ragazzi che indossavano delle pellicce rosse. Tra loro c'era Viktor Krum.
Rimasi a bocca spalancata.
"Ma quello è..." mormorò Ron "Viktor Krum?!"
"Sinceramente preferivo vederlo da lontano" sussurrai all'orecchio di George, e lui ridacchiò compiaciuto.
Quando finì la serata, mi diressi in fretta verso il dormitorio, ero stanca morta.
Mi buttai sul letto ed Hermione si sedette accanto a me, guardandomi per storto.
"Che hai?" risi appoggiandomi al materasso con i gomiti.
"Andiamo, è così ovvio" fece lei alzandosi in piedi.
"Che cosa?"
"Non fingere di non sapere di cosa io stia parlando!" ribattè accigliata.
"Rassegnati, Mione. George non mi piace"
"E a me non piace che mi chiami Mione. Preferisco Herm piuttosto"
"D'accordo Mione" ridacchiai infilandomi sotto le coperte.
"Uff" rispose esasperata "ti odio"
"Anche io ti voglio bene"
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I saw the life inside your eyes // George Weasley
RomansaPer Amy non c'era ragazzo paragonabile a quello che lei sognava ogni notte, ma che continuava a essere sempre a un passo da lei. Con quel sorridente viso delineato da scombinati capelli rossi e quelle lentiggini, i suoi occhi color cioccolato e il s...