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                                       voce

Mi arrivò un messaggio vocale da parte di Bokuto, presi il telefono e iniziai ad ascoltarlo.

"Diana-san ti ho visto uscire dalla pizzeria, perché non sei venuta a salutarmi, guarda che mi sono offesoo." già me lo stavo immaginando con il broncio nella fase, che Akaashi nominò, come emo.
Poi sentì un paio di voci.
"Bokuto-san lascia stare Diana" "Ah ma aspetta è quella Diana? Si insomma la ragazza che piace a -"
All'improvviso il gufo iniziò ad urlare e non riuscì ad ascoltare la fine di quella frase.
"DIANA TRA POCO ARRIVO A CASA TUA"
Il vocale finì così, ero scioccata ma soprattutto imbarazzata perché tra non molto arriveranno a casa mia e ho dei pantaloncini corti con una maglia...e basta. Non so nemmeno con che velocità ma in 5 minuti ero pronta. Mi ero messa dei pantaloni skinny e una maglia oversize, una cosa semplice. Ora dovevo solo aspettare.Stava per arrivare l'inferno.

Dopo un quarto d'ora di sofferenza sentì il campanello di casa e con tutta la tranquillità di sto mondo aprì la porta. Vidi subito un Bokuto affascinante, con un maglione a collo alto rigorosamente bianco e dei semplici pantaloni neri. Stava da dio. Al suo fianco c'era il ragazzo con i capelli neri, aveva uno strano ciuffo ed era vestito con un maglione semplice di colore nero e i pantaloni del medesimo colore. Dietro di loro si trovava Akaashi. Indossava gli occhiali, una felpa senza cappuccio azzurrina e dei pantaloni bianchi. "il ragazzo ha stile". Lo guardai per un secondo e lo vidi imbarazzato. Alla fine vidi anche il cespuglio arancione e il ragazzo con i capelli a budino, avevano entrambi una felpa nera con dei jeans. Ma quest'ultimo aveva in mano una psp. Si trattava di una psp illimitata.
"OMIODIO quella psp è rarissima dove l'hai trovata?", il ragazzo mi stava guardando ma il ragazzo con i capelli strani lo precedette.
"È un mio regalo ma è stato molto difficile trovarla, mi spiace" annuì un po' triste sotto gli occhi del ragazzo budino.
Alla fine riguardai Bokuto e lo sorpresi a fissarmi. Forse i nostri sguardi si stavano dicendo troppe cose ed erano intensi tanto che il ragazzo affianco a lui ha provato a chiamarci ma senza nessun risultato.
"Ehm ragazzi ci siete ancora o siete morti?" esclamò divincolando la mano davanti alle nostre facce.
"Scusate entrate pure, ci sarà freddo li fuori"
Tutti entrarono in casa ma il cespuglio arancione si fermò a fissarmi come se mi stesse studiando "è leggermente inquietante"
Lasciai stare e feci accomodare i miei ospiti in sala.
"Siete stati fortunati, mia madre non rientrerà stasera" sbuffai quasi frustrata dalla situazione.
"Per caso ti abbiamo disturbato" Akaashi esclamò quasi addolorato.
"Nono, anzi mi avete salvato dalla noia" tratteni una risata quasi imbarazzata.
La serata andò avanti e conobbi i tre ragazzi. Quello alto con i capelli strani era Kuroo e si rivelò molto intelligente al contrario del piccolo gufo ma a livello di stupidità lui è il peggiore. Il cespuglio arancione si chiama Hinata ed è simpaticissimo, invece quello con i capelli a budino è Kenma. Molto riservato e non parla tanto almeno non con Kuroo. Loro due sembrano quasi anime gemelle, una visione che mi fece quasi male.

"Ehi voi non fate casini che devo fare una cosa" , tutti annuirono.
Andai in camera mia e iniziai a fare un vocale. Quel vocale era per la mia migliore amica. Le descrissi un paio di cose e le descrissi anche lui. Era da un bel po' di tempo che non provavo qualcosa per qualcuno infatti mi stupì parecchio. Tutte le volte che passavo del tempo con lui ero sempre me stessa e felice, quasi imbarazzata. I suoi occhi erano bellissimi e lui è una persona stupenda. Stavo parlando in italiano e in teoria nessuno mi doveva capire. Stavo parlando finché sentì qualcuno aprire la porta.
"quindi marti ecco tutto quello che devi sapere per ora, se mai un giorno facciamo chiamata così ti dico più cose. ti voglio bene"
" Con chi stavi parlando" mi voltai e vidi di nuovo quei dannati occhi dorati. Erano curiosi.
" Con la mia migliore amica" avevo un sorriso stampato in faccia.
"Scusa sarà passato un po' di tempo ma questo audio dovevo farlo" "E perché? è molto importante?"
"Si, tanto importante come la mia vita"
Sembrava deluso, non capivo il perché.
"Ti sei dichiarata a lei?" per la prima volta lo vidi triste, non riuscivo a guardarlo con il sorriso.
"No macché le ho solo raccontato che mi sono venuti di nuovo i sentimenti per qualcuno, sai varie emozioni che provi con essa"
Chiuse la porta perché al piano di sotto c'era confusione e non si capiva molto. Bokuto mi stava guardando e nel mentre si stava sedendo sul mio letto. Distolse lo sguardo e si guardò intorno.
"Da quanto tempo non le provavi quelle emozioni?" era serio.
"Da un anno e due mesi" alla fine mi sedetti anche io. Si voltò quasi sconvolto.
"È impossibile non provare per così tanto tempo i sentimenti a meno ch-" lo interruppi.
"Sono solo stata sfortunata in amore e fidati è possibile" come se mi avesse letto nel pensiero mi mise un braccio sulla spalla e mi avvicinò a lui come per abbracciarmi, per consolarmi.
"E dimmi chi è questa persona che te li ha fatti ritornare? deve essere importante"
Ero imbarazzata, non volevo dichiararmi ora. Sentivo il suo battito accelerare e la sua stretta sulla mia spalla stava aumentando ma non mi stava facendo male.
"Sai non me lo sarei mai aspettata ma è completamente diverso da me. È euforico e mi fa sempre divertire, nei momenti giusti è anche serio e dolce. Ai miei occhi sembra perfetto in tutto quanto. Poi i suoi occhi grandi mi hanno catturata sin dal primo momento... spero solo di non esserne innamorata" ero felice, ero tra le sue braccia e un po' mi ero dichiarata ma non credo l'avesse capito. Quando stavo raccontando ciò ho sentito che i suoi battiti stavano accelerando sempre di più e io per tranquillizzarlo gli misi una mano sul petto ma la cosa peggiorò drasticamente.
"La vedo difficile sai Diana, perché penso proprio che tu sia innamorata.E dimmi una cosa, come ti guarda?"
"Mi guarda in un modo che nessuno ha mai fatto con me, con un solo sguardo ci diciamo mille parole. Rimaniamo a fissarci anche per minuti interi senza dire nulla. Non mi è mai successo" stavo sentendo il suo respiro, irregolare e quasi pesante, poi il suo piccolo cuore stava impazzendo "che lo avesse capito?"
"Sai anche a me sta piacendo una ragazza e se devo essere sincero con lei succedono le stesse cose tue. Con lei i momenti sono indescrivibili soprattutto quando si imbarazza per un mio piccolo complimento" iniziò a sorridere e io, quasi d'istinto mi stacco dall'abbraccio. Ma lui mi stava ancora guardando sognante, euforico e troppo vicino al mio viso. Lo guardai anche io imbarazzata. Mi prese la mia mano e se la avvicinò alle labbra. Mi diede solo un piccolo bacio sulla mano ma si vedeva lontano un chilometro che voleva fare altro.Per quel semplice gesto arrossì. Non so con quale coraggio ma io mi avvicinai e lui fece lo stesso ma.....

Si sono una stronza ma come vi è sembrato questo momento così emotivo??
~Fra☁️

Quel raggio di sole  (storia su Bokuto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora