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(leggete l'angolo autrice pls)    

                                  insieme

Mi fiondai nelle sue braccia. Il suo abbraccio mi faceva sempre stare bene, mi rendeva allegra. Il suo abbraccio mi portava a casa. Lui era la mia casa. La mia famiglia, il mio tutto.

Quell'abbraccio durò minuti infiniti, mescolato dai nostri pianti, dai singhiozzi, da parole dolci che entrambi volevamo sentire, parole che non sentivamo da anni e che volevamo risentirle per colmarci, parole per rassicurarci.

Prima che dicessi qualcosa al gufo, all'improvviso entrò il medico. Rimanemmo ancora attaccati, non volevamo staccarci per nessuna cosa al mondo. Il dottore ci guardò con fare dolce e ammirevole. D'altronde lui sapeva chi fosse Bokuto e sapeva benissimo cos'era per me. Sapeva che stavamo insieme e che non avevamo mollato al primo problema. Dopo averci contemplato finalmente parlò e in me si accese un piccolo barlume di speranza.
"Diana spero tu stia meglio adesso e lo spero anche in futuro perché da oggi puoi andare a casa" il mio medico mi fece un sorriso dolce in cui voleva trasmettermi serenità. Lo guardai felice e sorridente.
"Grazie mille per tutto, non sarei qui se fosse stato per lei" Bokuto mi stava ancora stringendo a sè. Dopo poco si staccò da me e disse una cosa.
"Grazie dottore, davvero. Adesso lei sta bene e finalmente possiamo stare insieme" gli ricadde sul viso una lacrima, ma non di tristezza ma di una felicità immensa. Come per impulso allungai la mano e tolsi quella lacrima accarezzandogli un po' la guancia. Lo guardai per dirgli "è tutto finito". Senza dire altro il medico mi porse quei famosi fascicoli.

Dopo gli ultimi fascicoli da firmare finalmente uscì da quel luogo così spento. Per tutto il tragitto ci stavamo stringendo le nostre mani. Da quando ci siamo visti non siamo riusciti a non staccarsi dall'altro.
Non abbiamo ancora parlato ma sepevo bene che non c'era nulla da dire, o almeno si poteva capire dalla sua faccia e dal suo atteggiamento.

Dopo poco raggiungemmo la mia casa però mi sorse un dubbio.
"Kotaro dove vivi?" a quella frase Bokuto fece un piccolo ghigno misto ad un sorriso.
"Da te" e senza dire altro prese le chiavi di casa ed entrò. "Akaashi cosa hai fatto?"
Entrai senza esitazione e vidi casa mia di nuovo illuminata, piena e bella. Era la prima volta che la vedevo cosi e notai subito che c'erano cose nuove. Mi avvicinai a Bokuto che ora era in cucina a fare qualcosa e lo abbracciai da dietro.
"Che cosa hai fatto alla mia casa gufetto?" Kotaro si spaventò un poco ma smise di fare quello che stava facendo e mi coprì le mani con le sue.
"Ho solo fatto dei piccoli cambiamenti"
Alla fine mi fece notare tutti quei piccoli cambiamenti che tanto piccoli non erano.
Ora sono di nuovo a casa con lui.

due anni dopo

Sono passati due anni ormai da quel giorno e la convivenza con Kotaro sta andando davvero bene. Litigavamo raramente e mangiavamo sempre. Kotaro ha deciso di rimanere in Italia con me e di conseguenza, entrambi, giocavamo a pallavolo. Io nella squadra italiana femminile e lui in quella maschile, eravamo conosciuti come la coppia dei pallavolisti. Molti allenatori ci cercavano, siamo due persone alquanto ricercate per via della nostra forza o almeno da parte di Bokuto. Io ero un libero quindi per me non conta la forza ma la prontezza e la riflessione. Insomma eravamo forti.

Stavamo ritornando a casa come al nostro solito dopo gli allenamenti ma all'improvviso mi venne in mente una cosa.
"Kotaro non manca tanto alle olimpiadi del 2020"
"Hai ragione, forse vedremo gli altri. Da quello che mi hanno detto Iwaizumi è diventato un allenatore e nella squadra ci sono kageyama, hinata, atsumu e tanti altri. Sarà uno scontro stupendo" si mise ad urlare per l'eccitazione.
"Amore saranno tra due anni, lo sai che le hanno spostate per via del corona"
"Si lo so.." poi mise il broncio e per rallegrarlo mi gli diedi un piccolo bacio.
"Ci dobbiamo preparare a quelle partite e lo sai" lo guardai con sfida.
"Vinceremo" dicemmo insieme.

Passarono un po' di ore, si era ormai fatta mezzanotte ma nessuno dei due voleva dormire.
"Diana" mi sentì chiamare dal piccolo gufo. Lo guardai e lo vidi più serio che mai.
"Stavo pensando ad una cosa" stetti zitta, non volevo interromperlo.
"Stiamo insieme da tanto tempo e devo dire che sto davvero bene con te" mi scioccai, "sta davvero pensando a quella cosa..?"
"Tu adesso starai pensando che sono un pazzo e che è mezzanotte, un orario poco sensato per fare delle scelte" lo stavo guardando quasi con le lacrime agli occhi
"Diana Balbini, mia piccola volpe. Vorresti diventare la signora Bokuto?" mi guardava negli occhi, speranzoso. Voleva che dicessi si a tutti i costi. Senza attendere un altro minuto risposi.
"Kotaro Bokuto.." mi fermai per guardarlo meglio " voglio diventerà tua moglie" e senza dire altro lo baciai. Ma questa volta come una moglie bacia suo marito al loro matrimonio.
Stavo piangendo dalla felicità cosa che fece anche Kotaro. Poi lui si staccò, si alzò e andò a prendere una piccola scatoletta dal borsone di pallavolo. Si avvicinò a me e mi tese la mano.
Esitai per un secondo ma la afferrai. Poi lui aprì quella scatoletta e prese l'anello che stava al suo interno. Era bellissimo. Era un anello sottile con un piccolo diamante sopra. Quel piccolo diamante era di un colore bianco semplicemente puro. Quel bianco che mi ricordavano i suoi capelli stupendi. Lo ammirai. Subito dopo mi mise l'anello al dito e notai che stava tremando. Per calmarlo gli accarezzai la mano e lo guardai. Mi persi nuovamente nei suoi occhi. Nei suoi bellissimi occhi dorati. Ci feci l'amore solo a guardarli.
Ora eravamo una piccola famiglia.

Mi scuso per il capitolo corto ma accidenti non sapevo cosa scrivere. I colpi di scena non ci sono più e quindi non so come colmarli. Come dire questo è il penultimo, il prossimo è l'ultimo amici miei. Siccome la storia doveva prendere una piega diversa ho intenzione di fare un finale alternativo. Sarà abbastanza lungo perché dovrò riprendere un po' di punti quindi credo che sarà tra 1500 o 3000 parole. Ci metterò un pò a scriverlo,penso di pubblicarlo tra una settimana. Riguardo al finale quello vero lo pubblicherò tra un paio di giorni. Volevo solo avvertirvi.Che dire ci vediamo al prossimo capitolo.
~Fra☁️

Quel raggio di sole  (storia su Bokuto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora