Primo giorno dell'ultimo anno di college. Io sono Lexa Woods, ho 21 anni e in questo momento vorrei essere in ogni parte del modo tranne che dove sono ora, cioè nella mia macchina diretta al college dove trascorrerò i prossimi mesi. L'unica cosa positiva di questa cosa? Che finalmente rivedrò i miei migliori amici Anya e Lincoln, non mi metto ad elencare le cose negative altrimenti staremmo qui troppo tempo. Ogni anno mi trovo qui per un semplice motivo, una promessa...una promessa che ho fatto ad una persona molto importante, ma che purtroppo non riesco a mantenere del tutto. La promessa era quella di continuare a studiare e vivere la mia vita come se tutto quello che sto passando da due anni a questa parte non fosse mai successo, ho promesso di andare avanti...sono riuscita a mantenere solo la promessa dello studio.
Parcheggio e mi dirigo subito con le valige all'accettazione per avere la chiave della mia camera. Come ogni anno c'è Nylah che seria come un soldato da le chiavi a tutti raccomandandosi di non fare troppo casino nelle camera, ovviamente non l'ascolta nessuno, tantomeno io. Sono capitano della squadra femminile di football quindi ho la mia fama in questa scuola...c'è chi mi ama e chi mi odia, ovviamente sono di più le persone che mi odiano perché sono famosa anche per essere la bulletta della scuola, quella che se cammini a testa bassa ti fa lo sgambetto e ti lascia cadere a terra di faccia davanti a tutta la scuola. Le persone che mi amano solo ovviamente di meno e sono tutte ragazze che sono passate per il mio letto.
"Ciao Nylah" saluto la donna davanti a me.
"Woods camera 100, non fare casino" mi dice seria.
"Non te lo prometto, ciao" le rispondo mentre prendo la chiave e vado nell'ascensore, devo farmi due piani e di andare con le scale non ci penso proprio. Quando esco la trovo quasi subito la camera, entro e inizio a disfare le valige,solo che poco dopo ricevo una chiamata da parte di Lincoln.
"Lex dove sei?"chiede subito.
"In camera, la numero cento sta al secondo piano" rispondo io, ci salutiamo e ricomincio a sistemare tutto. Arrivano dopo una decina di minuti con un sorriso smagliante e appena gli apro la porta li abbraccio forte. "La mia unica gioia" gli dico.
"Troppo gentile lex" dice Anya prima di avvicinarsi alle mie valige ed aiutarmi a finire di sistemare tutto. "Chi saranno le nostre vittime quest'anno?" Chiede subito dopo.
"Come ogni anno i primini e ovviamente tutti i nuovi" rispondo con un sorriso.
"Non siete troppo cattive ogni anno?" Io ed Anya ci giriamo contemporaneamente verso Lincoln e lo guardiamo male, tanto che lui alza le mani in segno di resa e si mette a ridere.
"Portatore di pace, tu pensa a non farci finire nei guai" risponde Anya mettendo a posto l'ultima maglia e posando nell'armadio la valigia.
"Ok...lex anche quest'anno starai sola in camera? Intendo senza compagna, sola non ci stai mai viste le donzelle che ti porti a letto" chiede lincoln con un sorriso malizioso. Ecco un altra cosa positiva di questo college, ti danno la possibilità di firmare un permesso per non avere nessuno in camera con te, sarai sola, in compagnia dei tuoi problemi e libera di fare ciò che vuoi senza disturbare nessuno.
"Certo, ho il permesso, non ho intenzione di avere qualcuno nella mia camera" rispondo io come se la cosa fosse scontata, anche io ho finito di sistemare tutto, chiudo l'armadio e mi metto il giacchetto di pelle. "Andiamo a rompere le palle a qualcuno prima di iniziare le lezioni?" Propongo io e dopo un cinque battuto ad Anya e un sorriso di Lincoln usciamo dalla camera e iniziamo a camminare per i corridoi del college. Incontriamo Jeremy, nostra vittima dal mio primo anno a cui diamo il benvenuto con una spallata accidentale. Poi incontriamo crysti, nostra vittima dallo scorso anno, lei é la fighetta della scuola, quella che ovunque tu la veda la trovi a riempirsi di trucco e diventare un clown, a lei la salutiamo in modo carino, la aiutiamo a truccarsi, Anya le tiene i capelli e io le prendo di mano il rossetto e dipingendole la faccia. Poi é ora di andare alla nostra prima lezione, ovvero biologia...odio il professor Pike, parla in continuazione e poi crede di avere sempre ragione, ora sta spiegando cose che già so e che sinceramente non ho voglia di ascoltare, mi metto infatti a disegnare qualcosa sul quaderno ignorando il professore e le sue parole.
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FanfictionDal testo: "Beh spero che ora non mi odi" aggiungo dopo. "Tutti a scuola ti odiano" rispondi ridendo. "Non tutti...non te" rispondo sorridendo e alzandomi dal tuo letto per andare nel mio. "Sei troppo sicura di te Woods" rispondi scuotendo la test...