La mattina quando mi sveglio realizzo subito che è sabato, questo significa niente lezioni, niente sveglia presto e giornata libera. Il ricordo della giornata precedente però mi toglie il sonno ed il mio corpo è più sveglio che mai. Mi giro supina e ti guardo dormire mentre tieni stretto tra le braccia il tuo cuscino, sorrido senza neanche rendermene conto e improvvisamente la paura si impossessa di me senza controllo. E se perderò anche lei? Se io un giorno mi innamorerò di lei e all'improvviso tutto finisse? Se,se,se...troppe domande nella mia testa si formano, devo pensare al positivo, devo pensare che ieri ho baciato la ragazza che mi piace, l'unica ragazza che mi abbia fatto provare qualcosa in questo anno. Ma ora come mi devo comportare? Davvero voglio fidarmi dei miei sentimenti? Coloro che un giorno mi faranno di nuovo soffrire a morte. Davvero voglio questo?
"Basta pensare, fai casino quando pensi" interrompi i miei sproloqui mentali. "Non so a cosa stai pensando, ma qualunque cosa sia smettila di tormentarti inutilmente" aggiungi alzando la testa dal cuscino.
"Non mi sto tormentando" dico ridendo.
"Si invece, non pensare così tanto, fai quello che ti dice il cuore" rispondi e probabilmente non hai capito così tanto di me.
"Impossibile" rispondo io scuotendo la testa e alzandomi dal letto. Non voglio soffrire ancora, io ancora non sono pronta ad amare qualcuno, ieri ero convinta che ci sarei riuscita ma oggi non più, devo fare un passo indietro SUBITO!
"Cosa è impossibile?" chiedi mentre ti alzi anche tu e ti avvicini a me.
"Che io ascolti il mio cuore" rispondo sincera mentre allaccio le mani dietro la mia schiena.
"Di cosa stai parlando? Ieri lo hai fatto" dici aggrottando le sopracciglia e incrociando le braccia al petto.
"Sono stata debole. Tutto questo è debolezza" rispondo seria.
"Che cosa, l'amore?" Rimango colpita dalla parola che hai appena usato, il mio cuore perde un battito per riprendere la sua corsa con più velocità. Non riesco a rispondere a voce quindi annuisco senza distogliere lo sguardo da te. "Ma che diavolo ti è preso?" chiedi allargando le braccia.
"E sei disposto a rischiare tutto su questo? Sui tuoi sentimenti?" rispondo io non muovendomi di un centimetro.
"Si. Dici che i sentimenti mi rendono debole, ma tu sei debole, perchè li respingi" Fai una pausa, mi guardi negli occhi, ti ho ferita...mi dispiace. "Forse io sarò un ipocrita, ma tu sei una bugiarda" Ti fermi ancora e lentamente ti avvicini a me costringendomi ad indietreggiare. "Tu vuoi bene a tutti i tuoi amici, sei ancora tormentata per Costia. Tu vuoi che tutti ti credano superiore a questo, ma io riesco a vedere cosa provi" quando finisci di parlare mi ritrovo con le spalle al muro incapace di muovermi.
"Smettila" sussurro.
"Ti importa di me?" chiedi rimanendo ferma al tuo posto.
"Mi importa clarke" rispondo sicura.
"Smetti di sopravvivere. Forse la vita non dovrebbe essere soltanto sopravvivenza. Non credi di meritare di meglio?" dici, sto sbagliando tutto...cazzo. Mi incanto a guardarti gli occhi, capisco subito che hai ragione.
"Forse si" rispondo sussurrando, mi avvicino, poggio una mano sul tuo viso e ti bacio...questa è la cosa giusta da fare. Mi sento bene, devo imparare ad isolare la testa in certi casi, non posso sempre darle ascolto. Quando ci stacchiamo per prendere aria appoggio la fronte alla tua e sospiro. "Scusa" sussurro.
"Ho bisogno di te" sussurri a tua volta, avvicino di nuovo il mio viso al tuo per baciarti ancora ma la porta si spalanca mostrando Anya, Raven, Lincon e Octavia.
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FanfictionDal testo: "Beh spero che ora non mi odi" aggiungo dopo. "Tutti a scuola ti odiano" rispondi ridendo. "Non tutti...non te" rispondo sorridendo e alzandomi dal tuo letto per andare nel mio. "Sei troppo sicura di te Woods" rispondi scuotendo la test...