Risveglio

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La mattina mi sveglio con un forte mal di testa, stanotte ho pianto veramente tanto e sono veramente stanca. Mi sento bloccata, non riesco a muovermi, solo dopo mi rendo conto che mi stai ancora tenendo stretta a te e solo ora mi rendo conto che con te vicino non ho avuto incubi. Di soldito quando mi sveglio nel bel mezzo della notte per colpa degli incubi o rimango sveglia oppure quelle poche volte che non riesco e mi rimetto a dormire sono perseguitata da loro...ma oggi no. Mi allontano subito, questa cosa mi spaventa, mi fa anche arrabbiare, perché per quanto odi questi incubi, nello stesso tempo é anche l'unico mezzo che ho per rivedere costia, anche se poi va a finire male di continuo...almeno all'inizio dell'incubo la vedo sorridente e radiosa. Corro subito in bagno per mettermi la divisa di scuola, voglio scappare subito da qui, voglio farmi una passeggiata e prendere un attimo aria.

Quando esco mi trovo davanti Anya che era pronta a bussare ma io l'ho preceduta, la prendo per un braccio e la porto fuori con me. Camminiamo un bel po' prima che Anya perdesse la pazienza e mi si mettesse davanti con sguardo serio.

"Mi spieghi che hai?" Chiede nervosa.

"Quella ragazza deve andare via dalla mia camera" dico io con due dita sulle tempie per il mal di testa.

"Questo lo ripeti di continuo, ora che é successo?" Mi prende per un polso e mi fa sedere sotto un albero.

"Non ho fatto l'incubo...cioè, l'ho fatto, mi sono svegliata come ogni notte, lei era lì vicino a me, mi ha chiesto di parlare, io le ho detto di no, poi però ho pensato a quello che hai detto tu e le ho raccontato tutto di costia e degli incubi che ho ogni notte, mi sono messa a piangere,ho pianto tantissimo e lei mi ha abbracciata e portata a letto, é rimasta con me tutta la notte ed io non ho fatto più l'incubo." Spiego tutto in modo abbastanza agitato, gesticolo e tengo gli occhi chiusi perché mi fa diminuire il mal di testa.

"Le hai raccontato veramente tutto?" Chiede Anya, non vedo che espressione ha perché ho ancora gli occhi chiusi, ma sicuramente dal tono che ha usato é più incredula di me.

"Si, ero partita con il presupposto che non le avrei detto niente...ma poi é uscito tutto dalla mia bocca e le ho detto tutto" le dico io.

"Perché hai gli occhi chiusi?" Chiede la mia migliore amica.

"Mi fa male la testa, ho pianto troppo stanotte" rispondo io quasi vergognandomi di aver versato litri di lacrime.

"Andiamo in camera e prenditi un aspirina" mi dice lei, apro gli occhi, mi alzo e torniamo in camera.

Quando entro noto che ti sei svegliata, sei sotto la doccia e probabilmente non ci hai neanche sentite entrare, prendo l'aspirina e mi sdraio aspettando l'inizio delle lezioni. Pochi minuti dopo esci dal bagno con solo un asciugamano a coprire il tuo corpo e quando ci vedi ti spaventi un po', io invece non riesco a toglierti gli occhi di dosso, ci dai il buongiorno e poi prendi i tuoi vestiti per cambiarti in bagno.

"Tieni" mi dice Anya e quando mi giro nella sua direzione vedo che mi sta passando un pacchetto di fazzoletti, alzo le sopracciglia non capendo il motivo della sua uscita e lei si mette a ridere. "Stai sbavando" sussurra lei e io dopo aver alzato gli occhi al cielo le do uno schiaffetto in testa. "Potresti portartela a letto...é carina e poi magari smetterai di lamentarti della sua presenza" continua seria, però io stranamente non me la sento di farle questo, non so se é perché anche lei ha passato la mia stessa situazione o per altro.

"Smettila...come va con Raven?" Chiedo io cambiando discorso.

"Ieri dopo che ti abbiamo riportato in camera abbiamo parlato molto...non ho capito tutti i suoi discorsi, alcune volte mi imbambolavo a guardarla e mi perdevo alcuni pezzi...spero non lo abbia capito" mi metto a ridere, Anya non é mai stata così tanto insicura di se stessa, la porta del bagno si riapre ed esci tu con la divisa di scuola, a differenza mia porti la gonna e ti sta da dio.

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