Non può essere

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La mattina mi alzo per andare a lezione ma noto che sei ancora addormentata, di solito ti svegli prima di me, sei tu che mi svegli quasi tutti i giorni rimproverandomi di fare tutto di corsa. Mi avvicino a te con cautela, mi siedo vicino a te e ti accarezzo il viso, sei sudata, sembra che tu abbia appena corso una maratona.

"Hey piccola" ti chiamo sussurrando e tu lentamente apri gli occhi, sono rossi, non stai bene.

"Non mi sento bene lex" sussurri mentre chiudi gli occhi. Poggio una mano sulla tua fronte e sei bollente, hai la febbre e sicuramente è anche alta. Mi alzo prendo un termometro e lo infilo sotto il tuo braccio, aspetto cinque minuti e quando lo tiro fuori leggo che hai 39 e mezzo di febbre, mi alzo un altra volta, prendo una medicina e mi siedo di nuovo vicino a te.

"Hai la febbre alta. Tieni" ti pogo la medicina e tu la prendi subito. "Io devo andare a lezione, se ti senti male scrivimi e corro subito qui ok?" tu annuisci debolmente e dopo averti dato un bacio esco dalla nostra camera.

Cammino per i corridoio della scuola a testa alta fulminando con lo sguardo chiunque mi trovi davanti. Incontro anche tua madre ma ci ignoriamo a vicenda, oggi siamo la vicepreside e la studentessa, non siamo Abby e la ragazza di sua figlia. Arrivo al mio armadietto, ma la mia attenzione viene catturata da tre ragazzi che parlano a pochi passi da me.

"C'è quella Griffin, l'hai vista? Dio quella ragazza sarà troppo una puttana, sicuramente si farà tutti i ragazzi della scuola" dice un ragazzo che non ho idea di chi sia, mi limito a guardarlo ed ascoltare anche se la mia impulsività sta scalciando per uscire fuori.

"Dicono che è una lesbica che cazzo. Amico, quella stronza non si limita a scoparsi i ragazzi" risponde il suo amico, chiudo gli occhi, sto per esplodere.

"Ma chi se la scopa? Avete visto quanto è brutta? è una balena" si aggiunge alla conversazione anche il terzo ragazzo ed io non ci vedo più. Mi avvicino velocemente e do uno spintone ad uno dei tre ragazzi, rimane qualche secondo a terra mentre gli altri due mi attaccano insieme, li affronto facilmente, si ritrovano tutti e tre a terra, uno di loro con il naso e un labbro rotto, un altro si tiene il braccio e ha l'occhio già rosso per un mio cazzotto, l'altro che riconosco solo dopo essere Roan Queen non riesce ad alzarsi, credo che gli abbia rotto la gamba.

"Che cazzo avete da dire eh? Avete qualche altro problema? Non la conoscete neanche, sciacquatevi la bocca prima di parlare di Clarke" prima che potessi attaccarli di nuovo due braccia mi prendono da dietro e mi trascinano lontano da loro.

"Calmati" mi sussurra Anya mentre le braccia che riconosco essere quelle di Lincoln mi tengono ancora. Respiro e mi calmo, il mio amico lascia la presa e mi appoggio alla parete.

"Andiamo in classe" mi dice la mia migliore amica, io annuisco e inizio a camminare. Mentre mi dirigo in classe mi rendo conto di non riuscire a muovere la mano, dovrò passare in infermeria dopo. In prima ora abbiamo storia, mi metto seduta al mio solito banco e non presto attenzione alla lezione. Prendo il telefono per vedere se stai bene, non mi hai scritto, decido di farlo io ma la professoressa richiede la mia attenzione.

"Woods sta ascoltando?" chiede incrociando le braccia al petto.

"No" rispondo sincera senza staccare lo sguardo dal telefono.

"Mi dia il telefono" dice la prof avvicinandosi.

"Vada a farsi fottere" rispondo io aggressiva, sono nervosa, questa giornata è iniziata male, tu stai male, poi quei ragazzi, ora la prof... che cazzo.

"Lei si rende conto di quello che dice signorina? Le metto una nota" risponde nervosa la prof ed io in risposta sbuffo.

"Woods attesa dal preside Jaha e dalla vicepreside Griffin" dice un ragazzo mentre si affaccia alla porta della classe. Prendo lo zaino e prima di uscire alzo il dito medio alla prof che è concentrata a scrivere la nota. Arrivo in presidenza e trovo entrambi seduti dietro la scrivania, seri come non mai.

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