Partita

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La scuola é iniziata da ormai un mese, questo vuol dire solo una cosa, il tempo della preparazione del campionato é finito e da stasera inizieremo a combattere per portarci a casa un trofeo che a questa scuola manca da quindici anni. Siamo una bella squadra, tra di noi abbiamo un bel rapporto, c'è comunicazione,volontà e coraggio.

Sono nel mio letto e appena apro gli occhi tutto cambia, ogni volta che abbiamo una partita io ho bisogno di concentrarmi, di non avere problemi durante il giorno, di non avere distrazioni...ovviamente non é questo l'anno, perché nella mia stanza quest'anno c'è ne sono parecchie di distrazioni. In questo mese ti ho osservata da lontano, non so neanche perché, ti avrei portata già a letto ma qualcosa mi blocca,non capisco cosa. Ogni volta che incontro i tuoi occhi ti vedo così pura, così tranquilla e così distrutta allo stesso tempo, sento che ti incolpi per qualcosa che é più grande di te...forse la verità é che ho paura di distruggerti, perché sei un anima fragile, o forse ho paura di distruggere me e quelle poche convinzioni che ho. I miei occhi cadono per un momento sulla tua figura che tiene stretta tra le mani la collana e io mi perdo nei miei ricordi indelebili.

"Ti va di uscire un po' dal college?" Chiedo io prima di crollare ancora una volta davanti a te. Ti metti seduta e aggrotti la fronte.

"Si può?" Chiedi. Tua madre é la vicepreside e tu non sai niente, é passato un mese dall'inizio di scuola e ancora non sai che si può uscire dal college...wow buongiorno Griffin.

"Si" rispondo io. "Mando un messaggio gli altri, hai bisogno di uscire un po' da qui" continuo io mentre prendo il telefono per avvertire gli altri, loro mi rispondono quasi subito e mi dicono che tra venti minuti saranno al parcheggio.

"Cosa ti fa pensare che io abbia bisogno di uscire?" Chiedi tu guardandomi torva, io indico il tuo petto, dove si trova la tua mano che tiene ancora stretto il ciondolo. "Ok,hai ragione." Ammetti. "Dove andiamo?" Chiedi infine.

"Ho un idea...non dovrai fare niente che tu non voglia,se vorrai guarderai solamente" dico io rimanendo misteriosa.

"Cosa dovrei guardare?" Chiedi preoccupata.

"Fai troppe domande Griffin. Mettiti le scarpe, andiamo al parcheggio" dico io mentre prendo le chiavi della stanza, le chiavi della macchina e lo zaino per mettere tutto il resto.

Quando arriviamo al parcheggio gli altri sono già arrivati, le mie compagnie di squadra le vedo già agguerrite per stasera. Octavia d Lincoln prendono i loro caschi e salgono sulla moto del mio amico, Anya e Raven salgono sulla smart della mia migliore amica e io e te saliamo nella mia macchina.

"Seguiamo la tradizione lex?" Chiede Lincoln.

"Ovviamente...sappiamo già dove andare" rispondo io. In questo college c'è una tradizione da seguire, questa struttura é centenaria, quando si svolgevano i campionati di football, i Trikru,cioè la squadra per cui giochiamo noi ora, si presentava ad ogni partita con dei cavalli, ogni giocatore ne aveva uno, inizialmente non c'erano le divise come le abbiamo noi ora, loro si vestivano come dei selvaggi, si facevano dei disegni sul volto e avevano un motto, prima di ogni partita di disponevano nella loro metà campo, alzavano un braccio verso il cielo e urlavano 'jus drein jus daun' solo dopo loro hanno detto a tutti quanti che quella frase significasse 'sangue chiama sangue', appena finivano di urlare questa frase più e più volte iniziava la guerra e si lottava per la vittoria. Noi facciamo quasi la stessa cosa, non potendo entrare nel college con i cavalli, ogni volta che abbiamo una partita andiamo al ranch qui vicino e ognuno di noi prende un cavallo, ora abbiamo le divise, abbiamo mantenuto gli stessi colori, il verde ed il nero, anche noi ci disegnamo la faccia ed anche noi prima di iniziare la partita ultimo il motto dei Trikru, ci teniamo veramente tanto a questa tradizione e semplicemente va fatta.

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