Senza respiro

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Paola’s POV

Nella scuola il tempo scorre veloce e il serale è ormai alle porte. I posti rimasti sono pochi e l’ansia sale sempre più. Per fortuna ho Mattia che mi sostiene e nei momenti di sconforto i suoi abbracci mi danno forza.

Durante la puntata Emma chiede che mi esibisca. Canto Sweet Dreams di Eurythmics e Storia d’amore di Celentano mettendoci tutta la mia energia e cercando di trasmettere tutta l’emozione che provo in questo momento. Finito di cantare mi giro verso Emma, che mi sorride: “Sei la cantante che mi manca per completare la mia squadra. Benvenuta nei bianchi”. Io scoppio a ridere e piangere nello stesso momento, sono così su di giri che quando Maria mi chiede se sono felice tutto ciò che riesco a fare è abbracciarla forte. Vado da Emma, che mi stringe tra le sue braccia. “Grazie, grazie, grazie” farfuglio io – “Non mi devi ringraziare” replica lei “Sei bravissima. Te lo meriti”.

Indosso la felpa bianca e mi siedo di fianco a Mattia. Gli salterei addosso, ma siamo in mezzo allo studio per cui mi limito a prenderlo per mano. “Sei stata fantastica piccolina” mi sussurra lui “per fortuna siamo nella stessa squadra. Non avrei resistito lontano da te tutto quel tempo”. Gli sorrido e il cuore mi batte talmente forte che sembra voler uscire dal petto. Mi vengono in mente le parole di una canzone della Pausini “Per una volta ho così tanto che mi manca il fiato”. Ecco, è esattamente così che mi sento in questo momento…

Mattia’s POV

Va tutto alla grande. Sono al serale e Paola è nella mia stessa squadra. Non potevo sperare di meglio. Stasera abbiamo un appuntamento al ristorante giapponese per festeggiare il suo ingresso al serale e lei è in ritardo come al solito. Finalmente la vedo arrivare, è dall’altro lato della strada e sta parlando al cellulare. Quando mi vede un sorriso si dipinge spontaneo sul suo viso e mi viene incontro.

All’improvviso da dietro l’angolo della strada sbuca un’auto che sfreccia a gran velocità. Appena si accorge di Paola il guidatore frena di colpo ma l’auto non si ferma in tempo e la colpisce. Il cuore mi si ferma di colpo e smetto di respirare, sotto shock corro verso di lei che è immobile sull’asfalto. La chiamo, la strattono ma niente, non reagisce. La gente si affolla intorno a noi, qualcuno chiama un’ambulanza ma io neanche li vedo. Tengo stretta a me Paola e piango singhiozzando, come un bambino. Non ricordo di aver mai provato così tanto dolore come in questo momento. L’ambulanza arriva a sirene spiegate e la caricano su una barella, mentre io rimango per strada sull’asfalto bagnato dalle mie lacrime…

Un fiore in mezzo al cementoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora