Capitolo 41

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DRACO POV'S
Oggi è arrivato il momento.
Oggi devo andare al Malfoy Manor per fare chissà cosa.
L'ultima volta che sono andato lì, è successo un casino con la mia ragazza.
Stavolta sarò più prudente.
Mi strazia mentirle, ma è solo per il suo bene.
È mezzanotte, decido di smaterializzarmi ora.
In due secondi mi ritrovo davanti alla villa, è come sempre cupa e fredda.
Mi reco all'entrata, dove ad accogliermi c'è mia mamma.
È distrutta anche lei.

"Vieni qui" mi regala uno dei suoi abbracci, facendomi versare qualche lacrima

"Perchè tutto questo?" continuo a chiederle mentre ci dirigiamo in camera mia

"È difficile, lo so. Stiamo ai suoi ordini e andrà tutto per il meglio" cerca di rassicurarmi

Dopo dieci minuti arriva quello che si dovrebbe chiamare padre.

"Draco" mi saluta

"Il Signore ti aspetta in sala" mi avvisa

"Corro subito dal Signore!" dico con tono sarcastico colpendogli la spalla per uscire dalla camera

Attraverso il corridoio, le scale e dopo qualche metro mi trovo in sala, davanti a questo mostro.

"Sei venuto" si gira lentamente maneggiando la sua bacchetta

"Avevo forse scelta?" gli rispondo

"Fidati, questa è la scelta migliore" mi dice facendomi sbuffare

"Ho fretta" affermo irrequieto

"Sarò semplice e coinciso. La notte della guerra, dovrai uccidere Silente" sputa fuori acido

Che cosa?
È pazzo?
Non può chiedermi questo.
È il nonno della mia ragazza, non mi perdonerà mai.
Ma prima di essere suo nonno, è una persona, una bravissima persona.
Ma come può essere tanto assetato di uccidere Potter?
Era un bambino quando è successo tutto quello, che colpa ne ha?

"Ma allora lo fai apposta" inizio a perdere la calma

"Non capisco" fa il finto tonto

"Avevi detto che se mi fossi unito a voi, non le avresti fatto nulla. Se uccido Silente le faccio solo del male. Mi hai preso in giro? L'hai fatto solo per convincermi" inizio a parlare ininterrottamente con la rabbia che attraversa il mio corpo da cima a fondo

"Devi farlo tu, mi dispiace" mi risponde

"Ti dispiace? Tu non sai cosa sia il dispiacere. Vuoi uccidere un ragazzo che non aveva neanche messo i denti quando ti ha sconfitto"

"Perchè ti scaldi così tanto? Quel Silente da quattro soldi ci darà solo fastidio durante la guerra" esclama

"Tu hai paura di perdere contro di lui" affermo

"Allora, o lo uccidi o lo sai cosa faccio" mi dice per poi uscire dalla sala

Ma in che guaio mi sono cacciato?
Vorrei che ora mi svegliassi da un sogno e che Martina mi direbbe: "Sta tranquillo, era solo un incubo"
Invece no, è la triste e rude realtà.

Con un mix di rabbia e un misto di preoccupazione, esco dalla sala e mi ritrovo di fronte Marcus ed Elizabeth.
Lo sapranno?

"Buonasera" li saluto cercando di essere il più disinvolto possibile

"Sappiamo tutto, Draco" mi dice suo padre impaurito

"Io non so che fare, come reagire. Non voglio farlo, che persona sarei per coloro che conosco da una vita?" dico loro

"Draco, sta tranquillo. Ti capiamo perfettamente e non devi sentirti in colpa" mi prende la mano sua mamma

"Per le vacanze di Natale verrete da noi, qui non c'è un bel clima" aggiunge Elizabeth guardandosi intorno

Gli sorrido e torno da mia mamma.
Corro nelle sue braccia e scoppio.
Non ce la facevo più a mostrarmi forte, quando in realtà sto morendo dentro.

"Si risolverà tutto" queste sono le ultime parole di mia mamma mentre mi accarezzava la testa, prima di tornare ad Hogwarts

Mi ritrovo nella mia camera con dei giramenti di testa, dopo la smaterializzazione è normale.

"Draco, sei lì?" una voce femminile conosciuta sta per aprire la porta

Cosa faccio ora?
Che mi invento?

"Entra!" urlo dopo svariate volte che ha pronunciato il mio nome

"Hey, tutto bene?" mi domanda mettendosi sul letto affianco a me

"Certo! Ero immerso nella lettura" dico mostrando il primo libro che ho trovato

"E tu? Come mai qui?" cerco di cambiare discorso per allontanarla da qualsiasi sospetto

"Non riuscivo a dormire, invece Pansy sembra un ghiro" mi dice

"Cosa posso fare per far sì che la mia principessa riesca a dormire tranquilla?" le chiedo posando il libro sul letto

"Mhh, allora: darle un bacio e lasciarla dormire con il suo principe" mi dice sorridendo

"Come vuole" premo le mie labbra sulle sue e mi sento in paradiso.
Struccata, in pigiama, con una divisa scolastica, per me è sempre bellissima.
In qualsiasi situazione è la ragazza dei miei sogni.

MARTINA POV'S
Sono in camera mia a prepararmi per le lezioni, dopo essermi svegliata tra le braccia di Draco.
Era strano, un po' agitato, sarà una mia impressione.
Indosso la cravatta, che come tutte le mattine mi aiuta a sistemare Pansy e ci dirigiamo in sala grande per la colazione.
Noto che Draco non è ancora qui, quindi decido, insieme a Pansy, di sedermi al tavolo dei grifondoro per una volta.

"Buongiorno grifondoro!" esclamo allegra

"Buongiorno a voi regine delle serpi!" ci salutano Fred e George con la loro solita voglia di vivere

"A cosa dobbiamo l'onore?" ci domanda Harry

"Voglio vedere come ci si sente a stare tra le persone più coraggiose di tutta Hogwarts" gli rispondo prendendo una fetta biscottata

"Non ci sono le alette di pollo?" domanda Ron

"Ronald! Sono le 8:30 di mattina! Ti sembra il caso di mangiare carne a quest'ora?" lo rimprovera Hermione con la sua solita aria da saputella, facendo ridere tutti

"Potrei dire lo stesso di te con lo studio. Ti sembra l'ora di studiare a l'una di notte? Stanotte ti ho sentita ripetere" si giustifica il ragazzo dai capelli rosso fuoco mentre mangia una fetta di torta

"Dai ragazzi, godiamoci la colazione" esclama Ginny facendo annuire tutti

Vedo entrare Draco e alzo la mano facendo segno di raggiungermi.

"Buongiorno amore" mi da un bacio sulla guancia da dietro

"Ci siamo anche noi, Malfoy" gli dice Ron

"Ho notato" afferma Draco

"Dai, siediti qui" gli dico

"Io al tavolo dei grifondoro?" mi chiede sbalordito

Pensandoci, Draco con la divisa rossa non riesco ad immaginarlo.
Però vorrei che imparasse a stare anche con i miei amici.
D'altronde, le persone a me più care sono in grifondoro, come mio nonno, Harry, Hermione e tante altre.
In serpeverde ho solo Pansy, Draco e Blaise.

"Sta zitto e siediti" lo tiro giù facendolo sedere

"Ragazzi, un attimo di attenzione!" la voce del preside ci rimbomba nelle orecchie

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