Capitolo 45

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DRACO POV'S
L'ho detto. Quella frase che con ansia e felicità aspettavo di pronunciare, è finalmente uscita fuori dalle mie labbra. Ma c'è solo una piccola, grande differenza: quell'adrenalina che sentivo prima, quella voglia di urlare al mondo intero che Martina Silente è la mia ragazza, è diventata quasi una paura, una colpa. E il motivo lo conosciamo già.
Posso descrivere la reazione dei nostri genitori con una sola parola: dispiacere. Intendiamoci bene, non dispiacere perchè non sono entusiasti di vederci insieme, d'altronde, chi non sarebbe contento di vedere il proprio figlio con quello di coloro che conosci da tutta la vita? Purtroppo, in questo caso si tratta di un dispiacere che ti lacera il cuore, ti fa venire voglia di mangiarti le mani e dire, perchè? Quando ti dispiace così tanto perchè le cose sarebbero potute andare così bene, ma c'è qualcuno che ha deciso al posto tuo.
In questo momento ci sono dentro di me mille emozioni contrastate, il tempo sembra essersi bloccato, e le mura bianche della mia casa pare che riescano a sentire il mio dolore, diventando quasi scure, nere. La prima persona su cui cade il mio sguardo è mia mamma: i suoi occhi che emanano sempre tanta speranza, sembrano essersi spenti di punto in bianco. Il sorriso iniziale di Elizabeth è piano piano scomparso, il volto di Marcus è rivolto verso il basso, già intento a pensare a tutto quello che succederà in futuro. Lucius, che non prova un minimo di pietà, ha quell'espressione fastidiosa dalla quale non traspare un minimo di sentimento. Dopotutto, cosa potevo aspettarmi dalla persona che ci ha trascinato in tutto questo male? E infine, Martina, la sua mano intrecciata alla mia trema leggermente, e, nel mentre, la sua testa cerca di capire il pensiero dei nostri genitori.
<<Allora? Non siete contenti?>> domanda la mia ragazza, lanciando uno sguardo veloce ai quattro davanti a noi. Il suo cuore spera, si augura che la loro reazione sarà positiva, e il mio si spezza sempre di più. Lei ha capito che c'è qualcosa di strano nell'aria.
<<Ma certo che lo siamo!>> esclama subito Narcissa all'istante, cercando l'approvazione degli altri, e allo stesso tempo, convincendo Martina che va tutto bene.
<<Siamo solo un po' sorpresi, tesoro>> afferma Elizabeth guardando negli occhi sua figlia <<siamo una bella famiglia, non è vero?>> continua.
Quanto è frustrante fingere così.
<<Lo siamo>> espone la ragazza dai capelli corvini girandosi verso me, io ricambio il suo sguardo sorridendo il più possibile.
<<Ci vuole un brindisi>> si alza Marcus, seguito da Lucius e, in seguito, dalle due donne accanto a loro.
<<Ad una famiglia unita, sempre>> parla mio padre, non ci crede nemmeno lui.
Tutti insieme prendiamo tra le mani il calice con il vino all'interno e questi ultimi si toccano tutti, facendo risuonare nello spazio circostante un piccolo rumore causato dal vetro dei bicchieri, brividi.

MARTINA POV'S
È successo, finalmente mi sono tolta questo peso dallo stomaco. Anche se mi ci vorrà del tempo per abituarmi a farmi vedere con Draco davanti ai miei e ai suoi genitori, spero che la nostra sarà una famiglia dove governa l'amore reciproco.
Il sonno si fa sentire, ho solo bisogno di riposare la mente e godermi queste vacanze in totale libertà. Quando termina la cena, preparo del tè per tutti, e dopo averlo bevuto passando il tempo a chiacchierare, mi dirigo in camera mia. Draco mi segue poco dopo, bussa alla porta e io gli dò il permesso di entrare, ormai non dobbiamo più nasconderci.
<<Malfoy>> affermo con un sorrisino mentre lo guardo entrare. Il suo fascino mi stupisce sempre come la prima volta, egli possiede un'eleganza rara, la sua altezza lo distingue sempre da tutti, ma soprattutto, la sua personalità, la quale a tratti si contraddice: stronzo, ma dolce, a volte immaturo, a volte pienamente ragionevole, geloso, ma che ti lascia libertà. Sono follemente innamorata di lui.
Mentre si fa spazio nella mia camera, io mi tolgo gli accessori e li appoggio sulla scrivania.
<<Signorina Silente>> dice a sua volta, ricambiando il mio stesso sorriso provocatorio.
<<Ci sarà un giorno in cui, per chiamarci, utilizzeremo i nostri nomi anziché i cognomi?>> mi domanda ironicamente mentre appoggia le mani suoi miei fianchi e mi avvicina a lui, scaturendo nel mio stomaco farfalle che hanno una vita propria. Le sensazioni che provo in sua presenza, quando mi tocca, mi guarda o semplicemente, mi parla, non cambiano mai, sono del tutto immutabili.
<<No, per me sei Malfoy, o "amore">> gli rispondo dolcemente, baciandogli le labbra, dalle quali mi stacco un paio di secondi dopo.
<<Allora, amore mio, posso dormire qui con te dato che non dobbiamo più giocare a nascondino?>> mi chiede ancora, inclinando leggermente la testa verso destra.
Amore mio, penso che non esista frase più bella e semplice, ma che allo stesso tempo abbraccia un'infinità di cose. Amore mio ci chiami solo quella persona per la quale faresti tutto, per la quale mentiresti, ruberesti, allontaneresti tutti se fosse necessario, per la quale moriresti. Ringrazio Dio per avermi mandato un amore così, che mi accende l'anima, il cuore e la mente. Un amore caro, un po' difficile, che mi consuma, che contiene passione, avventura, e anche un po' di pericolo.
<<Si, amore>> dico ridendo di poco, e successivamente mi dirigo in bagno per struccarmi e indossare il pigiama. Invece, Draco ritorna per qualche minuto in camera sua per cambiarsi, e poco dopo mi raggiunge.

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