||Capitolo 17||

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Ormai le giornate erano tutte uguali per me. Nonostante tutti fossero entusiasti per la recita, i festeggiamenti, io non provavo tutto quell’entusiasmo sinceramente.
Non per altro, non mi voglio rovinare la vita per una semplice cotta, sia chiaro, ma mi mancava il mio amico… Anche se mi sono innamorato, mi mancano quei giorni trascorsi insieme in sua compagnia.
Mi manca lui a prescindere, togliendo la cotta e non cotta, Jin è semplicemente un ragazzo meraviglioso con cui stare ed è veramente gentile e cortese.

Sayo continua a dirmi che devo andare avanti e cercare di dimenticarmelo, ma non è così facile come sembri… Come facevo a dimenticarmi di lui?

Io non mi sono mai innamorato, qualche cotta l’ho avuta, ma mai una persona è riuscita a farmi provare così tanti sentimenti da mettermi in confusione… Non posso dire che è una cosa negativa, anzi, è quasi piacevole sentirsi le farfalle nello stomaco ogni volta che lo vedo; sentire la sua voce mi rilassa e quando sorride mi sento sciogliere completamente e il viso andarmi in fiamme. Ogni suo abbraccio è capace di farmi impazzire e quante volte ho desiderato che quegli abbracci durassero in eterno…

Ma non sempre i bei momenti durano in eterno. Però non importa, mi farò forza e andrò avanti.
Per quanto faccia male io devo andare avanti ed essere felice per la nuova coppia e augurargli il meglio per il loro futuro. D’altronde, cos’altro posso fare?

Nell’ultimo periodo Kayo si dimostrava sempre più appiccicosa del solito. Che palle, quante volte le devo dire che mi interessano i ragazzi e non le ragazze?
Non mi è mai stata simpatica e per quanto mi dispiaccia per quello che le è successo in gita, non può sempre utilizzarla come scusa per avermi al suo fianco, ormai è passato quasi un mese dall’avvenimento!
Sayo cercava tutte le volte di “salvarmi” da quella cozza, ma invano, finiva sempre che dovevo andare con Kayo e “aiutarla perché le sue ferite non glielo permettevano”.
Non riuscivo nemmeno a rifiutare, anche perché in qualche maniera riusciva ad avere la meglio. Tsk, questa mocciosa, giuro che un giorno la lancio fuori dalla finestra o le cucio la bocca così non può parlare per un bel po'.

-𝒂𝒕 𝒔𝒄𝒉𝒐𝒐𝒍-
Stavo portando degli scatoloni in corridoio quando una voce squillante mi chiamò
«HARUUUUUUUUU»
Riconosco quella voce insopportabile e anche il modo in cui mi chiama
«che c’è Kayo» le chiesi sospirando mentre mi giravo dalla sua parte
«cosa fai questo pomeriggio? Sei impegnato? Ti andrebbe di uscire a prendere qualcosa al nuovo bar che hanno aperto?» mi disse mentre avvolgeva le sue mani intorno al mio braccio
Cavolo, non le posso dire nemmeno che oggi ho un impegno con Sayo, perché lei e Sanjiro devono mettere a punto delle cose con i sensei e i responsabili dei vari club…
Jin possiamo dire addio… Non avevo nessun’altra scusa e non sono bravo a mentire, perciò sospirai e la guardai
«e va bene, usciamo»
«Yay! Che bello! Ti ringrazio Haru!» mi disse sorridendo
Non so perché, ma ho avuto la netta sensazione che qualcuno ci stesse fissando in quel momento e non era uno sguardo che sprigionava positività e calma, anzi mi sentivo un po’ a disagio…

-𝒔𝒌𝒊𝒑 𝒕𝒊𝒎𝒆-
Le lezioni finirono e mi diressi nella mia classe a prendere la borsa. Lì trovai Jin che stava sistemando le sue cose per poi andarsene
«? Haru?» disse non appena mi notò
Mi sentivo paralizzato, non sapevo cosa dire e anche se avessi detto qualcosa sapevo che era tutta una grande bugia. Non riuscivo a guardarlo negli occhi, non avevo il coraggio né la forza…
«oh, ciao Jin-san» gli dissi in modo un po’ distratto mentre mi dirigevo a prendere la borsa

C’era un’atmosfera alquanto tesa e imbarazzante… Nessuno di noi due sapeva cosa dire… in quest’ultimo periodo ci siamo persi di vista e non sapevano più molto l’uno dell’altro.
«uhm… Come va-» cercò di dire ma lo interruppi immediatamente
«scusa tanto Jin-san, ma io dovrei andare ora» gli dissi mentre prendevo la borsa e mi dirigevo verso la porta

❝𝐏ᴇᴛᴀʟɪ ᴅɪ 𝐂ɪʟɪᴇɢɪᴏ❞ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora