capitolo 5

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Ma che cazzo...
Sblocco il telefono e guardo il profilo di Gigio; decido di ricambiare il follow. Arrivano alcuni like alle mie foto da parte sua, io sorrido e ne ricambio un po'.
Dopo un po' pubblica una storia, una foto di lui che si allena. La guardo per qualche secondo, spengo il telefono e mi addormento.

Mi sveglio con una fame assurda; solitamente la mattina mi risveglio abbracciata a Nico, e se non lo sono, lo abbraccio io... ma questa volta mi giro e non lo trovo. D'altronde, cosa mi aspettavo? Non avrebbe mai dormito con me dopo la discussione della sera prima.
Prendo il telefono e mi alzo dal letto, vado in bagno e trovo Nico che si lava i denti.
"Buongiorno..." dico sottovoce. Lui mi saluta facendo cenno con la testa, si sciacqua la bocca, si gira verso di me e mi da un bacio freddo e veloce a stampo. Posa la tovaglia ed esce dal bagno.
Sospiro, non sopporto più questa situazione. Non sono abituata a stare così tanto staccata da lui, siamo sempre stati molto uniti, fin dal primo momento. Nonostante le litigate, anche quelle pesanti, non ci siamo mai comportati così. Non siamo tipi orgogliosi.
Mi lavo la faccia e vado in cucina per mangiare qualcosa; apro lo sportello e prendo i biscotti, mentre Nico prepara il caffè.
"Vuoi pure tu?" Mi chiede prendendo le tazze.
"Si, grazie." Rispondo io, andando a sedermi a tavola.
"Devi andare agli allenamenti?" Gli chiedo mentre mi porge la tazzina e si siede vicino a me.
"Sì, vuoi venire?" Sorseggia il caffè rubandomi un biscotto.
"Dovrei, mi vuole il mister..." Gli ricordo.
Accendo il telefono che si sblocca con il riconoscimento facciale, e spunta la storia rimasta aperta di Gianluigi.
"Ma è Gigio quello?" Mi chiede spiando il telefono.
"Ehm, sì..." Chiudo subito instagram e apro whatsapp.
"Perché stavi guardando il suo profilo?" Mi chiede secco.
"Mamma mia, Nicolò... ieri mi ha seguita e allora ho ricambiato. Non fare un dramma pure per questo." Blocco il telefono e mi alzo per andare a sistemarmi.
"Sono stanco di litigare." Dice guardando un punto fisso sul tavolo. Mi fermo e mi giro verso di lui. Alza lo sguardo ed ha gli occhi lucidi.
"Ti prego, finiamola qui. Non ce la faccio a stare ancora lontano da te."
Mi avvicino verso di lui. Si morde le labbra e mi guarda negli occhi.
"Cosa mi dice che non succederà più?" Gli chiedo.
"Niente, non voglio più farti promesse che non posso mantenere. Ora voglio solo te..." si alza e mi prende per i fianchi. Mi guarda fisso negli occhi, facendomi tremare le gambe.
"...e basta." Finisce la frase baciandomi.
Chiudo gli occhi e mi faccio trasportare dal suo tatto, sento le sue mani attraversarmi la schiena, io porto le mie sulle sue spalle. Inizialmente sono molto staccata dal bacio, dopo un po' inizio a capire che mi serviva solo questo, e lo approfondisco.
"Fanculo." Dico staccandomi dalle sue labbra. Mi spinge verso il divano, cadendoci sopra. Lo ritrovo sopra di me, si sfila la maglietta e torna a baciarmi.
Tutto questo viene interrotto dal telefono di Nicolò che squilla.
"Fede Chiesa"
"Devo rispondere." Si stacca da me e si alza dal divano per prendere il telefono.
"Oh, dimmi... Sì... si, certo, verrà...Va bene, arriviamo subito... ciao a dopo." E chiude le chiamata.
"Dobbiamo andare. Va a sistemarti. Io sistemo il borsone." Prende la maglietta e se la rimette.
Mi metto una semplice tuta della Nike e un top nero.

 Mi metto una semplice tuta della Nike e un top nero

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GIGIO - Gianluigi DonnarummaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora