capitolo 9

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Torna Nicolò a casa, entra e si sorprende nel vedere Lorenzo.
"Ciao Lore, che ci fai qua?" Saluta l'amico con un abbraccio e si siede con noi a tavola.
"Sono l'amante di Betta, non lo sapevi?" Si mette a ridere facendo ridere anche me.
"Betta ma che ti è preso prima?" Smette di scherzare con Lorenzo e si focalizza su di me.
"Tu da quando minacci le persone?" Gli chiedo alzandomi dal tavolo e prendo i piatti per metterli dentro la lavastoviglie. Lui rimane in silenzio.
"Te l'ha detto lui, vero?" Si riferisce a Gigio.
"Anche se fosse? Da quando mi nascondi le cose?" Prendo il bicchiere dal tavolo e lo stringo dalla rabbia. Lorenzo delicatamente me lo sfila e lo mette a lavare insieme al suo e alle posate, lasciando me e Nicolò da soli.
"Pensavo fossi cambiato, ma a quanto pare è vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio."
Prendo le chiavi della mia macchina, la valigia ed esco di casa, dimenticandomi di Lorenzo.
"Scusa, Lore ci vediamo stasera." Saluto ed esco di casa. Imbarco la valigia dentro il bagagliaio ed entro in macchina.
Decido di mandare un messaggio vocale a Gigio, dato che non so dove abita.
"Oi Gi, io sto partendo ora da casa. Mi mandi il tuo indirizzo?"
Lui subito mi risponde con un messaggio con la posizione.

Arrivata a casa di Gigio, quello che vedo è bellissimo: una grande casa con un grande giardino e una piscina enorme, l'abitazione in sé si mostra subito accogliente, una grande vetrata con al centro una porta bianca presenta davanti a sé uno spiazzale con due tavolini e delle sedie entrambi grigi, dove c'è seduto Gigio che segue la macchina con lo sguardo.
Parcheggio la macchina davanti il garage, posto vicino al giardino.
Gigio si alza e viene a salutarmi. Mi abbraccia e io stavolta ricambio.
"Scusami davvero, sono stato un idiota." Continua a scusarsi.
"Basta, stai tranquillo. Anzi, mi hai aiutata."
"Vieni dentro, ti mostro la casa. Hai portato il costume?"
"Ho portato l'intera valigia, penso che basti." Rido e lui fa lo stesso.
Entriamo dentro e mi mostra la casa, appena apre la porta, mi ritrovo subito in un piccolo corridoio, dove a destra c'è un grosso salotto, con un grande divano panoramico bianco che si abbina al muro beige e un grandissimo televisore su una parete attrezzata bianca e beige mostra la foto di una spiaggia. A sinistra del corridoio c'è invece la cucina, una semplice cucina bianca con un'isoletta, piano cottura, lavello, frigo e diversi piani vuoti, con al centro della stanza il tavolo, pure questo bianco, a sinistra c'è un grosso balcone che mostra il giardino. Entrambe le stanze sono divise da due archi e il corridoio.
"Ah però, bella cucina."
"Il bello è sopra... vieni."
Saliamo le scale infondo al corridoio, in cima c'è un altro corridoio in parquet leggermente più lungo. Ci sono diverse porte, quella a destra porta dentro la stanza degli ospiti, con un grande letto, un armadio frontale e una semplice finestra, i muri bianchi e i mobili beige. Una stanza semplicissima.
A sinistra c'è un terrazzo.
"Questo te lo faccio vedere dopo."
Dopo la porta del terrazzo c'è il bagno, semplice; dopo invece quella della camera degli ospiti c'è quello che sembra il suo studio, dove ci sono una scrivania con sopra un computer, tante librerie, una lampada da terra che illumina la stanza e varie mensole con cartelle, premi e medaglie.
Infondo al corridoio c'è la sua camera.

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GIGIO - Gianluigi DonnarummaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora