Weekend pt.2

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" Virginia smettila di mangiare tutte queste patatine!".
Erano tutti seduti al tavolo, pronti per mangiare e Virginia come glielo aveva promesso lo zio Sangio, si era seduta tra lo zio e Giulia, che si stava mangiando le patatine proprio come la bimba.
" Mamma ma anche Giulia le mangia !" Rispose la bimba ad Andrea facendo spostare tutta l'attenzione dei presenti su Giulia che sorrise imbarazzata.
" Ma Giulia poi mangerà le altre cose" rispose Andrea esasperata...sua figlia aveva sempre la risposta pronta, una caratteristica tipica che non aveva preso né da lei né da suo marito, ma da suo fratello più piccolo.
Anche Sangio da piccolo mangiava tantissimo e ogni volta, per ogni cosa, aveva la risposta pronta, proprio come Virginia.
Quei 2 si assomigliavano più del dovuto.
" Anche io mamma. Mangio tanto come lo zio Sangio" rispose la bimba mentre rubava una patatina, la più lunga che aveva visto, dal piatto dello zio, e dopo averla imbrattata di salsa rosa la portò alla sua bocca.
" Ehi monella " ridacchiò il ragazzo mentre faceva finta di rubare il nasino alla piccola che ridacchiò e rispose con una linguaccia.
Tutti risero dolcemente a quella scena . Soprattutto ridevano a vedere Virginia così felice e serena in mezzo a Giulia e Sangio. 
Era una scena da dover fotografare.
Sangio era seduto alla sinistra della bimba mentre Giulia alla sua destra, il ragazzo però aveva allungato il suo braccio in modo da appoggiarlo sulla sedia della ragazza e accarezzarle i capelli.
A quanto pare era un gesto che a Giulia piacevamolto,perché lo ringraziò con uno dei suoi sorrisi migliori e si rilassò ancora di più.
" La prossima volta ruba una patatina a Giulia" continuò Sangio guardando la nipotina che stava cercando di rubargliene un'altra.
" Ma zio Sangio sei tu che se mangi ingrassi. Giulia invece è sempre bellissima " disse la bimba in modo così innocente che fece scoppiare a ridere tutti quanti.
In primis Sangio che non era riuscito a nascondere la sua espressione da finto offeso, e Giulia che invece aveva risposta con una linguaccia divertita.
Il resto del pranzo era trascorso tranquillo.
Tutti ridevano e parlavano tranquillamente.
Virginia sembrava la bimba più felice al mondo vicino ai due ragazzi, che qualche volta si erano scambiati dolci sorrisi e sguardi, convinti di non essere visti, quando in realtà era impossibile non notare quanto fossero innamorati.
" Tu Giulia come mai hai deciso di fare questo lavoro ? Poi sei giovanissima " Stavano finendo di mangiare la pasta quando Abe le rivolse quella domanda.
" Bhe in realtà ho mischiato due delle cose che mi piacciono di più. La danza, la mia passione fin da piccola, e i bambini che ho sempre amato.
Ho sempre voluto insegnare danza ai bambini piccoli.
Ti regalano tantissime soddisfazioni. Sono così belle con il tutù, emozionate, quando ti abbracciano o ti ringraziano. Lavoro da quando avevo 18 anni, quindi da tre anni, insieme ai miei migliori amici.... è sempre stato un desiderio comune quello di costruire una scuola di danza.
Io lavoro con i piccoli, Sam con i più grandi e Chiara si occupa del settore finanziario e ci aiuta nelle prove e nelle idee.
Abbiamo realizzato questo sogno dopo tanti sacrifici, tutti che vengono ripagati dai sorrisi delle piccole ballerine.
È bello cercare di aiutarle già da piccole a inseguire i loro sogni.
Sto cercando di fare ciò che ha fatto sempre la mia insegnante di danza che tutt'ora mi aiuta " ultimò la ragazza mentre tutti erano rimasti in silenzio, incantati dalle sue parole.
" Penso che tu stia facendo un ottimo lavoro. Davvero.
Virginia adora ballare. Adora andare a danza. Sei riuscita a creare un ambiente caloroso, confortevole, dove anche i sogni dei più piccoli possono realizzarsi. Non sai quanto mi rende orgogliosa vedere il suo sorriso e il suo impegno ogni volta che ritorna a casa e continua a riprovare i passi. All'inizio si arrendeva quasi subito, ora invece mi guarda e dice " no mamma ce la devo fare. Giulia mi ha detto che si fa così. E ci riprova fino a quando non ci riesce " disse Andrea facendo emozionare leggermente Giulia mentre Sangio che stava giocando con Virginia e che aveva ascoltato tutto non poté fare altro che pensare di avere incontrato una persona meravigliosa.
" Bhe a quanto pare la tua unica sfortuna è stata quella di incontrare mio fratello " disse Abe ridendo mentre Lidia e Pier lo rimproveravano mascherando anche loro un sorriso.
Giulia si girò verso il ragazzo guardandolo sorridendo mentre Virginia passava sopra le gambe della ragazza.
" Zio Abe sei cattivo. Lo zio Sangio è tanto bello e tanto buono ed è perfetto per la zia Giulia. Sono dolci e belli proprio come i nonni, mamma e papà e tu e la Zia Francesca " Virginia era una bambina così dolce e carina, che era impossibile non sorridere alle sue parole.
Giulia invece era rimasta in silenzio, e guardava la bambina seduta sopra le sue gambe che stava giocando con una delle tante collane della ragazza.
Tutti lo notarono.
O meglio tutti avevano sentito come la bambina aveva chiamato la ragazza e ora la guardavano aspettando una sua risposta.
" Come mi hai chiamato ?" Balbettò la ragazza catturando l'attenzione della bimba che ora la guardò negli occhi
" Zia Giulia. Perché sei la fidanzata dello zio Sangio. Non ti piace ? A me piace chiamarti così." Disse la bimba scrutandola attentamente con i suoi occhietti vispi.
" Certo che mi piace e che non me lo aspettavo " e senza aggiungere altro abbracciò la bimba, sollevandola in aria facendola ridere, mentre i suoi occhi si incrociarono con quelli di Sangio.
Erano felici, stavano bene entrambi. Finalmente.

~tu...ballerina, la mia rovina~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora