guai.

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" Giulietta, chiudi tu ?" Giulia sorrise girandosi per vedere davanti a lei, appoggiato alla stupite della porta Sam che con un sorriso e i capelli ancora bagnati a causa della doccia appena terminata, le aveva rivolto quella frase.
" Si, Sam, tu vai tranquillo e divertiti stasera " Giulia ridacchiò guardandolo maliziosa schiacciandogli un occhiolino.
" E non ti scordare di salutarmi Claudia... è da tanto che non la vedo " Sam annui ridacchaindo entrando nella palestra in cui Giulia aveva appena finito di provare,  prendendo il suo borsone.
" Certo.
Vuole vederti anche lei, ma ti conosce e sa che non riesci a fermarti un attimo " Giulia ridacchiò sentendo solo ora i suoi muscoli indolenziti.
Avevano appena terminato uno stage e per quanto le piacesse, sapeva che aveva bisogno di un po' di riposo.
Era ricominciata un'altra settimana molto intensa in cui non si era fermata un attimo.

" Mi raccomando Giù riposati che ne hai bisogno e salutami Sangio  " sospirò Sam lasciandole fraternamente un bacio sulla sua fronte prima di chiudere la porta alle sue spalle.
Respirò profondamente sorridendo ancora più forte quando sentì il telefono nella tasca della sua tuta, vibrare.

" Mi stanno intrattenendo, ritardo un po'.... c'è ancora qualcuno con te ?" Giulia sorrise a quel messaggio rispondendo subito.

Giulia
Posso venire io .

Sangio.
Al buio e sola? Scordatelo.

Giulia sbuffò.
Era da alcuni giorni che mancava l'illuminazione nel quartiere della sua scuola di danza 
Ma da due giorni, fortunatamente era ritornata

Giulia.
È ritornata la luce, te l'ho detto.
Poi qui è abbastanza affollato.
Stai tranquillo, non può succedermi nulla.

Sangio.
Va bene, allora ti aspetto qui

Giulia sorrise posando il suo telefono e facendo un ultimo e generale controllo per tutta la scuola chiuse la porta alle sue spalle.
Era sola.
Sam usciva con Claudia e Chiara aveva deciso di passare la notte da Deddy.
Si girò, guardandosi dietro di lei, quando sentì un rumore alle sue spalle.
Non vedendo nessuno, pensò che fosse solo un frutto della sua immaginazione o che fosse stato solo un colpo di vento.
Anche se, era da tutto il giorno che si sentiva strana, osservata.
Si sentiva uno sguardo addosso, come se qualcuno la stesse controllando...uno sguardo...
....una sensazione che non diminuì anche quando Giulia iniziò a incamminarsi verso lo studio di Sangio, non poco distante dalla sua scuola di danza.
Camminava tranquillamente, guardandosi attenta attorno e salutando chiunque la conoscesse con un sorriso radioso e apparentemente tranquillo.

Arrivata però a uno svincolo, sentì la sensazione di essere osservata farsi ancora più intensa, infatti un secondo dopo sentì una mano fredda afferrarla per la vita e bloccarle la bocca, evitando così che qualcuno sentisse le sue grida, mentre veniva portata con forza in uno svincolo buio, tremendamente freddo e puzzolente.

"Giulia stai ferma" Giulia continuava a dimenarsi cercando anche di mordere quella mano che le copriva prepotentemente la bocca.
Ma sentendo quella voce, si fermò congelandosi sul posto.

" Francesco ? Perché fai questo ?" Sussurrò lei cercando di calmarsi...almeno ad occhio esterno, perché dentro di lei sentiva il cuore battere all'impazzata.
" Non voglio farti del male Giù.
Davvero", Giulia riuscì a vedere nonostante il buio di quella notte, gli occhi di Francesco , quelli occhi che fino a un anno fa la guardavano innamorati.
" Non gridare perfavore" sussurò lui, togliendo finalmente la mano dalla bocca di Giulia e dalla sua vita.

~tu...ballerina, la mia rovina~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora