fine.

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Giulia ancora non poteva crederci di stare camminando tra le vie di Parigi, con la pioggia che forte batteva contro il suo ombrello inzuppandola tutta, il cielo nero plombeo come il suo stato d'animo da più di 5 mesi.
Era tutto nero, tutto triste proprio come lei.
Ormai si trovava a Parigi....era stata presa, dopo alcuni stage, per lavorare in una famosa accademia Francese.
Aveva lasciato il suo lavoro.
Aveva lasciato Chiara e Sam
Aveva lasciato la sua famiglia.
Aveva lasciato Sangio.
Aveva lasciato tutti...la sua amata Roma.
Ma non poteva più stare lì, in quella città, in cui tutto profumava di lui, in cui tutto le ricordava di lui.
Anche se dentro il suo cuore, il ricordo di Sangio rimaneva insistente...la torturava dalla mattina alla sera dove si lasciava andare in un pianto disperatorio.
Ancora non poteva crederci che tutto era finito cosi, in quel modo....

Quando quella sera Sangio ritornò a casa capì subito che sarebbe stato una serata difficile.
Posò delicatamente le chiavi sul suo comodino e andò verso la camera da letto.
Giulia era rannicchiata sulla sua parte del letto.
L'accappatoio ancora addosso e i capelli bagnati ma a Giulia non le sembrò fregare niente.
Sangio la guardò solo per 5 secondi prima di buttare la busta sul letto, proprio vicino ai piedi di Giulia.

"Cosa sono ?" Domandò lei in un sussurro con la voce singhiozzante mentre Sangio girato di spalle di tolse la maglia.
Non si accorse che una lacrima più grande bagnò una di quelle foto, in cui Giulia si poteva vedere raffigurata con Francesco in un bar.
" Ti sei vista con Francesco e io non ne sapevo nulla "rispose lui duro girandosi finalmente verso la ragazza che subito capì cosa frullava nella mente del ragazzo.
" Non è come pensi.
Davvero . " Si ripromise di dire Giulia alzandosi dal letto e ponendosi dritta davanti a lui.
" Sei uscita con lui, quando io ti ho chiesto perfavore di non vederlo mai più.
Ti ha fatto del male Giulia, cazzo e tu esci con lui, ci scherzi e sorridi " continuò lui camminando avanti e indietro perdendo quella poca pazienza che gli era rimasta e facendo fuoriuscire tutta la rabbia che lui aveva accumulato.
" Non sono uscita con lui....fammi spiegare bene Sangio perfavore" continuò Giulia cercando in tutti i modi di fare ragionare il ragazzo che però aveva troppa rabbia nel corpo.
Troppa e si stava sfogando con la persona sbagliata.
" No Giulia....ho capito tutto.
Non c'è bisogno di nessuna spiegazione.
Davvero. " Continuò lui non riuscendo a guardarla negli occhi facendo di tutto per non fermarsi e incrociare il suo sguardo  perché altrimenti sarebbe scoppiato.
E non poteva.
" Sangio...." Mormorò lei con gli occhi lucidi , lo sguardo perso cercando di avvicinarsi a lui e bloccarlo.
" Ho bisogno di stare solo Giù...per qualche giorno. " Giulia sentì il suo cuore frantumarsi in mille pezzi a quelle parole e un singhiozzo scappò dalle sue labbra.
Sangio dovette con tutte le sue forze frenarsi dall'alzare la testa per guardarla negli occhi, perché sapeva che non avrebbe resistito, che non avrebbe retto nel guardarla soffrire, nel guardarla piangere.
Entrambi stavano provando un dolore incontenibile, un dolore che impedi a tutti e due di respirare, per quante fosse forte.

Erano passate meno di 24 ore e Sangio si era già pentito di cosa aveva fatto o meglio di come si era comportato.
Non l'aveva lasciata parlare, non l'aveva fatta spiegare.
Eppure lei era già triste da prima.
L'aveva vista stringersi contro se stessa.
Già solo entrando in casa avrebbe dovuto capire che qualcosa non andava bene....
Rientrando nel suo appartamento non aveva sentito la sua risata, non l'aveva vista ballare tra i fornelli o semplicemente non l'aveva sentita.
E Giulia non era una persona silenziosa.
Anche nel suo silenzio, per lui, lei faceva un baccano terribile.
Sicuramente aveva qualcosa anche lei e lui non l'aveva lasciata parlare, non l'aveva fatta esprimere.
Aveva pensato solo a lui stesso...ed era stato uno stronzo.
L'aveva lasciata andare, allontarsi dal lui senza prenderla
E lo stava facendo di nuovo.
Quando la mattina dopo, consapevole di aver sbagliato si era diretto verso la scuola di Giulia, con una ciambella al pistacchio, la sua preferita.
Ma si era fermato, nascondendosi, dietro l'angolo quando davanti i suoi occhi, vide qualcosa che gli spezzò ancora di più il cuore.
C'erano Francesco e Giulia che si abbracciavano, lui le aveva accarezzato la guancia, guardandola negli occhi e lei gli aveva sorriso.
Non ci poteva credere....l'aveva completamente persa.
Era così triste, così arrabbiato e deluso che non si accorse nemmeno che Giulia, notando che Francesco si stesse avvicinando fin troppo a lei si allontanò, girando il volto e asciugandosi una lacrima che era scesa dai suoi occhi, troppo tristi, per la mancanza del ragazzo, di Sangio.
Peccato che quello fu l'ultimo giorno in cui  inconsapevolmente entrambi furono vicini.

~tu...ballerina, la mia rovina~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora