zia Giuli pt.1

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" Ciao Giulia, Virgi sta ancora dormendo" Andrea sorrise salutando con un bacio sulla guancia la ragazza che oltrepassò la  soglia della porta per entrare nel grande salone della casa Damian
" Ciao sorellina ci sono pure io qui eh " Giulia ridacchiò, girandosi verso Sangio che dietro di lei, con labbro imbronciato guardava la sorella che di tutta risposta seguì Giulia ridendo per scombinare calorosamente i capelli del fratello proprio come faceva quando era piccolo.
" Ciao pà, ciao mamma" continuò Sangio mentre Giulia si trovava accoccolata tra le braccia di Pier che le baciava paternamente la testa e Lidia,che aveva lasciato un dolce bacio sulla guancia della ragazza e una carezza prima di raggiungere Sangio e fare la stessa cosa con il figlio.
" Puoi raggiungerla a letto.... penserà di sognare appena ti vedrà " disse Andrea vedendo il sorriso di Giulia e i suoi occhi rivolti verso la camera della bambina.
Volgendo un veloce sguardo verso Sangio che le sorrise con quel sorriso sghembo che l'aveva colpita fin da subito, andò verso la camera di Virgi.
La bimba dormiva distesa su un lato, con le gambe leggermente piegate l'una sopra l'altra, un braccino lasciato libero sul materasso e l'altro, invece, impegnato a stringere il pancino del suo peluche, il coniglietto contro il quale si era accoccolata e che stringeva contro il suo collo e il visino coperto da leggere e piccole ciocche di ricci biondi.
Giulia sedendosi su un lato, aveva iniziato ad accarezzarle i riccioli biondi e le guanciotte morbide e rosse per il caldo.
Erano gli inizi di luglio e ormai faceva caldo....sorrise notando come le coperte rosa di Virgi fossero tutte aggrovigliate lontano dai piedini.
Dal balcone lasciato aperto, entrava un leggero venticello fortunatamente fresco che accarezzava i riccioli biondi e la pelle della bimba che scaldata dalla leggera luce del sole era ancora più bella, più luminosa.
Era dal giorno del suo compleanno che non si vedevano.
Erano passati parecchi giorni ma Giulia non aveva avuto un secondo di tempo libero da potere passare con la bimba.
Un giorno, durante la pausa pranzo, Giulia era riuscita a raggiungere Sangio in studio.
Tra di loro, non tutti i giorni, ma almeno la sera riuscivano a vedersi.
Entrambi erano impegnatissimi...lui con i nuovi pezzi da incidere e i tour da organizzare, lei con i vari stage e i concorsi.
Spostò una ciocca di capelli dal viso angelico di Virginia, che le copriva gli occhi e la boccuccia, socchiusa leggermente.
Aveva il viso rilassato, tranquillo....sembrava quasi che sorridesse con le fossette agli angoli della bocca che la rendevano ancora più tenera, più bella.
" Buongiorno patatina " Sussurrò dolcemente Giulia quando vide Virginia aprire lentamente gli occhi.
Quando però la bimba sentì la voce della ragazza, si fermò aprendo interamente i suoi grandi occhi per poi girare lentamente il suo sguardo dritto davanti a sé dove, come per sogno, vide Giulia.
Giulia sorrise vedendo come la bimba subito si alzò sul materasso, circondandole il collo con le sue morbide manine.
" La bella addormentata si è svegliata" Giulia poteva sentire il sorriso della bimba contro il suo collo mentre con una mano aveva iniziato ad accarezzare la sua piccola schiena e i ricci morbidi e fluidi che si attorcigliavano tra le sue dita.
" Zia Giuliii sei quii" gridò la bimba con gli occhi vispi, pieni di gioia e la bocca sorpresa.
Aveva iniziato a toccarle il viso, come se non ci credesse che realmente si trovasse lì davanti.
" Te l'avevo promesso....il primo giorno libero lo avrei passato con te....ed eccomi qua " Giulia le sorrise pizzicandole dolcemente la guanciotta morbida.
" Tutto il giorno ?" Domandò la bimba con voce speranzosa.
Negli occhi era scomparsa anche l'ultima sfumatura di sonnolenza e ora erano vispi, felici.
" Certo che si. Oggi sono tutta tua " Giulia solleticò il pancino della bimba riempiendo così la cameretta della sua dolce e squillante risata, alla quale subito si riunì anche quella di Giulia.
" Anche dello zio Sangio... altrimenti, poi è triste " Giulia non riuscì a ridere davanti alla tenerezza di quella bimba che le riscaldava sempre il cuore.
Fece finta di rubarle il nasino e iniziò a spupazzarla di baci.
Le era mancata fin troppo....era da troppo tempo che non l'abbracciava, che non sentiva la sua risata, i suoi baci.
Glielo aveva promesso... avrebbero passato un'intera giornata assieme

~tu...ballerina, la mia rovina~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora