Harry's pov
Flashback
Il bar sta chiudendo, dato che ormai sono le due e di solito Sam non fa mai le ore piccole. Eccezionalmente quando io e Louis passiamo di qui a salutarlo tiene aperto per noi e altre persone che ne approfittano usufruendo del bar.
La luce nel locale è soffusa è una melodia bassa riempie la stanza portando via il silenzio.
Insieme a me e a Louis sono rimaste tre o quattro persone: tutti ubriachi e drogati che girano per questi quartieri.
L'aria ormai non è più respirabile e l'odore di fumo e di alcol arriva presto alle mie narici."Harry vuoi un'altra birra?" Louis attira la mia attenzione porgendomi una bottiglia di birra già aperta.
Veniamo qua quando finiamo tardi le nostre 'commissioni', se possiamo chiamarle così.
Alla fine è un lavoro. Non ne vado fiero e ovviamente se potessi non lo farei, ma devo pur mangiare qualcosa e cercare di rimanere sotto un tetto decente.Scuoto la testa e prendo la giacca che avevo poggiato sullo schienale della sedia qualche ora prima.
"Louis io vado. Torni con me?"
Lascia la bottiglia di birra sul bancone e annuisce piano mentre raggiunge Sam per salutarlo e io lo seguo."Ciao Sam, noi andiamo."
Louis lo saluta con un cenno della man."Ciao ragazzi, passate più spesso!" Urla cercando di farsi sentire dall'altra stanza.
Sam è un signore anziano di colore che ci ha aiutati durante i nostri patetici anni di vita.
È una figura molto importante per noi e quando possiamo torniamo sempre a salutarlo.Spostandoci tra i tavoli sparsi per il locale arriviamo all'uscita sotto gli occhi dei pochi rimasti.
"Louis, ma la padrona non ti dirà niente?"
Ride piano. So che non è una 'padrona', ma non mi ricordo mai come si chiama e non so come definirla."La Evans? Primo non è la mia padrona e secondo..molto probabilmente, ma cercherò di non fare rumore."
Camminiamo ancora prima di raggiungere la mia macchina nel parcheggio parecchio malandato.Louis ha ancora sedici anni, tre in meno di me, e ovviamente quando mi ha chiesto se poteva unirsi a me nel mio 'lavoro' io ho risposto di no, ma lui ha insistito e ho dovuto per forza portarlo con me. Siamo amici da sempre e lui sa quanto me che quello che facciamo è illegale e estremamente pericoloso, se dovesse succedergli qualcosa non me lo perdonerei mai.
Salgo in macchina e Louis fa lo stesso.
Comincio a guidare per raggiungere la casa-famiglia dove sta Louis che si trova abbastanza distante da qua."Allora, con Rosie?"
Sospiro e lo guardo male. Per poco ero riuscito a togliermi finalmente tutta la storia con Rose dalla testa, cercando di non pensarci,ma ovviamente ha dovuto per forza chiedergli cosa è successo."Non chiamarla Rosie."
Sbotto scocciato. Solo io di solito la chiamo Rosie, perché lui dovrebbe chiamarla così?"Calmati Harry, non voglio di certo rubartela."
Lo guardo male mentre lui ride sotto i baffi e poi riporto l'attenzione sulla strada."No, dai. Sono serio." Smette di ridere e si gira meglio verso di me. "Cosa è successo con Rose e suo fratello?"
Stringo forte il volante, mi sta facendo arrabbiare. Non sono tenuto a parlarne con lui.Questa cosa riguarda me, Rose e quella fottuta testa di cazzo che è suo fratello.
Non capisco nemmeno come una ragazza così possa portare lo stesso nome di quello schifo del fratello, per non parlare del padre.

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Unbroken h.s.
Romance"Non potresti capire Rose." "Se tu provassi almeno a spiegarmi quello che mi stai nascondendo. Ti conosco da ormai troppo tempo, Harry, e so perfettamente che mi stai nascondendo qualcosa." "Non voglio allontanarti da me." "Mi stai allontanando non...