"Harry, prendiamo un gelato?"
Non mi sembra davvero il caso di prendere un gelato alle dieci di mattina, ma quando Emily mi guarda con quei grandi occhi è come se non riuscissi a dire di no.
"Va bene, ma lo compriamo dopo."
Metto in moto la macchina e la faccio sedere nei sedili anteriori aiutandola a sistemarsi.
"Adesso dobbiamo per forza andare in un posto, ci vorrà un po'.""Uffa, volevo il gelato."
Sbuffo piano senza rispondere ai vari lamenti della piccola seduta alle mie spalle.Mi sento in colpa per essermi arrabbiato così tanto con Rose.
Del resto lei vuole solo scoprire qualcosa sulla sua famiglia e chi sono io per impedirglielo?Spero che Jessie arrivi il più tardi possibile, vorrei solo essere presente quando Rose lo incontrerà.
Devo assicurarmi che non le dica troppo."Dove andiamo?"
Emily impaziente si fa sentire mentre scarabocchia qualcosa sul suo quaderno."In un posto non molto lontano da qui, non ci metteremo tanto."
La osservo dallo specchietto retrovisore e noto il piccolo broncio che le si è formato sul viso.
Spero che non sia per il gelato, ma lo escludo dato che non ha mai fatto tanti capricci."Che succede Emy?"
Scuote la testa e si gira verso il finestrino senza proferire parola, non capisco cosa le prenda."Rosie sembrava triste quando ce ne siamo andati."
Mi guarda e sembra quasi chiedere delle spiegazioni."No, Rose era solo stanca."
Non sembra soddisfatta dalla risposta, ma cosa potevo dirle?
Cercai di sorriderle, ma non mi rispose ignorandomi e ricominciando a colorare sul suo quaderno"Se vuoi possiamo prendergli il gelato anche a lei e poi possiamo passare a trovarla, che ne dici?"
Il viso di Emily si illumina e subito annuisce soddisfatta.
Sono felice quando la vedo allegra, ormai mi sono troppo affezionato a lei e non potrei lasciarla a nessun altro.Controllo l'orologio e mi accorgo di essere fin troppo in ritardo.
Non posso ritardare per arrivare in comune. Finalmente firmerò le ultime carte per diventare il tutore legale di Emily e l'avvocato di ufficio mi aspetta esattamente tra dieci minuti.Rose's pov
"Emh, si. Entra pure."
Il ragazzo entra togliendosi la giacca di pelle.
Gli indico l'attaccapanni all'ingresso e appende l'indumento."Quindi sei il ragazzo di ieri sera, vero?"
Annuisce quasi in imbarazzo. Noto che da quando è entrato mi fissa con gli occhi lucidi, sembra che stia per scoppiare a piangere, ma non vedo nessuna lacrima sul suo viso.
"S-se vuoi ci possiamo sedere di là."
Propongo e lui mi sorride. Non credo sia una risposta, ma lo prendo comunque come un sì."È meglio se ci sediamo."
Mi segue titubante in salotto e si accarezza la parte dietro del collo in segno di imbarazzo."Innanzi tutto mi scuso per ieri sera, credo di averti spaventato troppo e non era opportuno."
"Non preoccuparti, fa niente."
Gli sorrido e ricambia, ma c'è ancora tanto imbarazzo tra di noi.Si tortura le mani alternando il suo sguardo da quest'ultime al mio viso.
Non so che dire. Forse è venuto per parlare con Harry."Se aspetti Harry io non so quando arriva quindi-"
Scuote la testa e avvolge le braccia in torno a me.
Rimango immobile non sapendo cosa fare.
Perché mi ha abbracciata? Non lo conosco, non so nemmeno perché è qua.
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Unbroken h.s.
Romance"Non potresti capire Rose." "Se tu provassi almeno a spiegarmi quello che mi stai nascondendo. Ti conosco da ormai troppo tempo, Harry, e so perfettamente che mi stai nascondendo qualcosa." "Non voglio allontanarti da me." "Mi stai allontanando non...