Ormai è da un giorno che Louis non esce da quell'ospedale e Ed è rimasto tutto il tempo con lui.
Io, invece, sono stata con Emily e sono contenta di dire che ha fatto dei progressi o almeno con me.
Adesso gioca con me e a volte risponde pure quando la chiamo.
Forse non è autistica, ma certi suoi comportamenti mi fanno pensare solo a quella malattia.
Non so niente su Harry, il ragazzo riccio, ma non penso se la stia passando bene visto in che stato è Louis per lui.
Da quanto ho capito non si parlano più, ma sono sicura che Louis tenga molto ad Harry se no adesso non sarebbe in quell'ospedale.
Adesso mi trovo in cucina ad aspettare il ritorno di Margo. Voglio parlarci e risolvere questa questione con lei. Non posso sopportare la sua lontananza.
Sto tranquillamente finendo il mio pranzo quando qualcuno irrompe in cucina distruggendo la tranquillità che si era creata.
Il ragazzo non si è accorto di me e continua a cercare qualcosa tra i cassetti della cucina.
Fingo dei colpi di tosse, forse troppo forti, per attirare la sua attenzione.
Si gira di scatto, probabilmente l'ho spaventato.
"Chi sei tu?" Mi chiede subito avvicinandosi al tavolo.
"Emh, io qua ci abito quindi sono io che dovrei chiederti chi sei. Non trovi?"
Mi guarda confuso.
"Okay, io sono Tate. Conosci Margo?"
I suoi occhi chiari mi scrutano in attesa di una risposta.
"Si, la conosco. Mi ha parlato di te."
Continua a guardarsi intorno.
"Chissà che belle cose ti avrà detto." Il suo tono è sarcastico, sa che Margo non lo sopporta più.
"Belle non tante, comunque non so neanche io dov'è. La sto aspettando."
"Beh allora accomodati perché starà fuori per parecchi giorni."
Detto questo prende una bottiglia d'acqua dal frigo e esce sbattendo troppo forte la porta.
Non sopporto gli strafottenti come lui, ha pienamente ragione Margo a parlarne così.
Pulisco i piatti usati cercando di fare il più veloce possibile.
Louis oggi mi ha chiesto se posso raggiungerlo in ospedale e sbrigarmi o perderò l'autobus.
Salgo di corsa le scale per ritrovarmi poco dopo nella mia camera per indossare qualcosa di più comodo della divisa scolastica, che odio.
Lo scricchiolio della porta attira la mia attenzione e subito mi volto trovando la piccola Emily sul ciglio della porta.
"R-rosei, gio-giochi con me?" Le sorrido dispiaciuta e la raggiungo prendendo le sue piccole mani tra le mie.
"Mi dispiace piccolina, ma devo raggiungere Louis. Te lo ricordi?"
Il suo sorriso scompare e abbassa la testa.
"Ritornerò il più presto possibile così potrai giocare anche con Lou. Sai che a me fa divertite molto? Giochiamo tutto il tempo e magari ti portiamo al parco, okay?"
Annuisce facendo scomparire il broncio e subito mi abbraccia.
La riporto con gli altri bambini e la vedo distaccarsi da loro mentre esco dall'ala est.

STAI LEGGENDO
Unbroken h.s.
Romance"Non potresti capire Rose." "Se tu provassi almeno a spiegarmi quello che mi stai nascondendo. Ti conosco da ormai troppo tempo, Harry, e so perfettamente che mi stai nascondendo qualcosa." "Non voglio allontanarti da me." "Mi stai allontanando non...