S e t t e

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Harry's pov

Era così vicina a me e se non fosse entrato Louis non avrei resistito a baciarla.

Vorrei tanto riassaporare quelle labbra e tenerla di nuovo tra le mie braccia.

Non dovevo dirgli niente. Lei era lì ed era così bella e non ho resistito.

Devo parlargli, devo dirgli tutta la verità. Non posso reprimere questa cosa dentro di me per molto.

Louis è di nuovo incazzato con me per quello che ho detto a Rosie, ma non può farmene una colpa.

Lo so che rischio la mia vita se parlo con Rose, ma ormai ho più una vita senza di lei?

Suo padre non è più in paese quindi sono abbastanza tranquillo, ma non si sa mai cosa succede in questo schifo di città.

Nessuno parla e ognuno risolve i fatti a modo proprio e non vorrei mai scoprire il metodo che usa il padre di Rose.

Le bende sono troppo strette, ma non riesco ad allargarle.

Il dolore al braccio è troppo forte.

"Sei un coglione. Quante volte ti ho detto di non avvicinarti a Rose!"

Louis mi urla in faccia e mi sto seriamente innervosendo.

Anche se ho un braccio fuori uso sono quasi il doppio di lui e se non sta zitto giuro che...

"Magari la segui pure quando torna da scuola."

Disse sarcastico, ma comunque arrabbiato.

"Beh, non tutti i giorni." Mi difendo inutilmente.

"Cosa?! Devi seriamente smetterla Harry, sembri un fottuto stolker, cristo."

"Ma cosa vuoi Louis? L'ho già persa una volta e non intendo lasciarla andare."

Si zittisce perché sa che ho ragione.

"Senti Harry. Io non posso difenderti per sempre. Se la prossima volta Parker ti prende non esiterà a toglierti quel fottuto sorriso strafottente dalla faccia. Sappilo."

Prende la sua roba e uscì dalla camera d'ospedale.

Subito dopo entra l'infermiera con quella che presumo sia la mia cartella in mano.

Neanche un attimo di pace, cristo.

"Allora signor Styles, come si sente?"

Un sorriso palesemente finto compare sulla faccia del l'anziana signora di fronte a me.

"Bene, posso uscire da qui?"

Chiedo veloce. Devo uscire da questo fottuto ospedale.

"Dobbiamo fare ancora dei controlli e poi, forse, potrà uscire."

Comincia ad alzare ed abbassare vari tasti sui monitor e mi ignora completamente.

"Se firmo due carte non posso uscire?"

"No, signor Styles."

Sbuffo sonoramente e nella stanza entra una donna giovane con un lungo camice bianco.

"Salve."

La sua voce è scocciata, quanto la capisco.

"Quando posso uscire?"

Chiedo di nuovo sperando in una risposta differente.

"Le fa ancora male?"

Indica le fasciature mentre continua a scrivere incessantemente su quella cartella.

Unbroken h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora