- Lo spirito di tua sorella?! -
Jake era seduto sul bordo del letto, io accanto a lui.
Aveva i capelli arruffati e una faccia sconvolta.
Gli avevo raccontato l'apparsa di Zoe Nightshade, della nostra conversazione e del suo piano.
- Si, Jake. Te lo detto. È qui per una missione, per aiutarmi - con una mano strinsi le lenzuola per evitare di tremare.
Lui mi guardò negli occhi, forse aspettandosi che gli rivelassi che era uno scherzo.
- E mi ha dato questo - aprii la mano libera.
Zoe mi aveva dato una collanina semplice con un ciondolo a forma di luna, quando è illuminata per solo un quarto.
- Ha detto di usarlo solo quando avrò bisogno di lei - spiegai.
Jake la prese e la slacciò.
- Posso? -
Annuii e mi scostai i capelli da un lato, lui fece passare la collana dal collo e poi la legò.
- Grazie - gli sorrisi.
Jake ricambiò il sorriso.
- Hai detto che è qui per una missione, giusto? -
- Si - confermai.
- Bene, mi hanno rubato anche il lavoro. Spero di conoscerla in modo da farci quattro chiacchiere, eh? - rise lui.
- Oh perfavore - gli diedi un pungo leggero sulla spalla.
In fondo mi stavo affezionando pian piano al figlio di Ermes.
Ma non come mi ero legata a Leo, piuttosto Jake era come il fratello rompiscatole che hai sempre desiderato.
- Okay, sorelle fantasma o meno,mattiamoci al lavoro - annunciò Jake marciando verso il tavolo sovraccarico di mappe.
Ne prese una più grande delle altre, ingiallita, e con le solite 10 righe orizzontali che indicavano i settori.
- Hai detto che siamo nel 9 giusto? Bene, io opto ancora per la mia teoria di risalire e andare via. Ci saranno dei tunnel, no?- incai la superficie della mappa.
Jake mi guardò con la stessa espressione del giorno prima, quando mi aveva detto che quello non era l'unico modo per uscirne.
- Bene, credo che sia ora di dirti quello che ho scoperto - prese un respiro profondo e fissò i miei occhi con una nuova determinazione.
- Ho scoperto che nel settore 2 nascondono qualcosa di molto pericoloso e potente. Ma solo il Generale e alcuni dei suoi leccapiedi sanno che cosa. Ne parlano sempre da soli, e tutte le volte non riesco a capirli. Non so se sia un mostro, un oggetto, un'arma... -
- E allora? Cosa c'entra? - risposi confusa.
- Calipso, fammici arrivare. Questa cosa, qualunque cosa sia, è un modo per affrontare la guerra che nascerà dopo il risveglio di Gea. È una spece di arma che aiuterà la dea a vincere questo conflitto, credo -
- Eh...? -
- E se noi ce ne impossessiamo potremmo rallentare Gea mettendole contro i suoi stessi mezzi!
La guerra si estenderà ovunque, non ci lascerà indietro! Potremo aiutare anche Leo e i suoi amici! -
Alzò la manica del bracco sinistro, mostrando la bruciatura che avevo notato il giorno prima nell'ufficio del Generale.
Non era più lunga di cinque centimetri, ma era ben rossa.
- Mi sono procurata questa mentre cercavo di arrivare al due -
- Come hai fatto a..? - chiesi, ma Jake rispose frettolosamente.
- L'Arma ha delle difese enormi e molto potenti - spiegò ricoprendo la ferira.
- Hai ragione... apetta, ora ricordo! - esclamai. - Quando sei entrato nell'ufficio hai detto al generale: "problema nel settore due, sa... le difese".
Il moro annuì.
- Gia, perfino le forze del Generale a volte non riescono a proteggere L'Arma. Ha una sua aura secondo me. Per annientare i nemici - spiegò.
- Ma non capisco. Perché L'Arma dovrebbe ritorcersi contro di loro? -
- Su questo non ci sono ancora arrivato, purtroppo - confessò malinconico Jake.
Lo guardai pensieroso, aveva dei profondi occhi azzurri.
Ma non azzurri e basta, che li potresti definire "belli" piuttosto brillanti di intelligenza, e a volte tristi.
Gli occhi malinconici di chi la vera guerra l'ha avuta con se stesso
Scrollai le spalle e tornai a fissare le dieci linee orizzontali.
- Comunque, come facciamo ad arrivare dal nove al due? -
- Allora, io sono riuscito ad arrivare nel cinque senza problemi. Ci sono molti mostri ma basta avere pratica con la spada o... tu sai usare qualcosa vero? -
Strinsi le labbra.
- Tremila anni e non hai imparato a maneggiare una spada? -
- Mmmm - girovagai per la stanza.
- Arco e frecce? - provò con speranza Jake.
- Zoe aveva un'arco... forse può aiutarmi, che ne dici? - chiesi.
- Penso si possa fare. Ma io non farò il bersaglio. Che sia chiaro, okay? -
Scoppiai a ridere, seguita da Jake.
Era bello lasciarsi andare ogni tanto.
- Guarda - Jake si chinò sotto il letto, alzando un velo di polvere. Infilò un braccio e afferò qualcosa.
Una faretra con una dozzina di frecce e
un'arco di legno scuro, sbiadito ma in buono stato.- Il figlio di Ermes colpisce ancora, eh? - presi l'arco.
Era robusto e calzava a meraviglia con la mia mano.
- Fa vedere... - presi la faretra per esaminare le frecce.
Alcune avevano la punta affilata come la lama della spada di Jake, altre erano con la punta leggermente arrotondata.
Erano flessibili ma non si spezzarono.
- Perfetto, direi - esclamai soddisfatta.
- Allora inziamo l'allenamento! Se Zoe è cosi brava con l'arco, spero che sia una cosa ereditaria... -
Agolo autrice.
Scusate tantissimo ma la scuola mi occupa molto tempo.
Non mi piace tanto com'è venuto questo capitolo ma spero almeno sia qualcosa. Commentate e al prossimo!BecauseWeAreFangilrs xx
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• Come Back •
Novela JuvenilSPOILER CASA DI ADE Dopo che Leo andò via da Ogigia, la vita di Calipso era stata come capovolta dal figlio di Efesto. Con questa Fanfiction voglio pensare come la vita di Calipso continuò non solo dopo la partenza di Leo. La guerra con Gea era all...