• Come Back •

Capitolo 14.

Lo spostamento alquanto brusco durò circa tre secondi.

Il mio corpo venne prosciugato, come se si stesse rimpicciolendo, mentre tenevo stretto Jake per la sua giacca. In un battito di ciglia cademmo tutti e due uno sopra l'altro mentre Zoe si reggeva in piedi barcollando un po'.

- Gn... Cos.. - Jake apri lentamente gli occhi e cercò di alzarsi. Mi liberai dal suo braccio sopra la testa.

- Sta giù - gli ordinai rimettendolo a terra.

- Cos'è successo? - si tastò la fronte.

- Em...- guardai Zoe, porgendogli una domanda muta. Lei annuì

 -Mia sorella ci ha dato un passaggio. Tu sei svenuto sul montacarichi - cercai di spiegarmi.

Lui non sembrò ascoltarmi, incantato davanti a Zoe. Aveva un piccolo taglio sulla guancia, i capelli arruffati e i vestiti impolverati. Non che io avessi un aspetto migliore.

- E' lei? E' tua sorella? - balbettò alzandosi. Annuii, tirandomi su con lui.

Zoe Nightshade sorrise bonariamente davanti a Jake, ancora impalato davanti allo spirito argenteo.

- Figlio di Ermes, è un piacere vederti mentre non dormi - piego' un po' la testa di lato, mentre io soffocavo una risata.

Jake si girò stranito verso di me.

- Di che cosa sta parlando? -  domandò confuso.

- Nulla, nulla... - ridacchiai.

Zoe tossì un paio di volte.

- Calipso, potresti lasciarmi da sola con il semidio? Vorrei parlargli di alcune cose - il suo tono era cambiato, più urgente.

Alcune cose?

- Perché dov... - risposi confusa ma ovviamente mi precedette.

- Ti prego, fidati di me - sussurrò con tono fermo avvicinandosi a me.

Si mordicchiava il labbro inferiore, come facevo io. Aveva perso quella sua aura forte, da ragazza saggia e dall'aria quasi invincibile. Sembrava quasi spaventata. Era solo Zoe. Una ragazza.

- Certo.. si - sfoderai il mio miglior sorriso falso e andai dall'altra parte della stanza. Che fosse una questione importante? Perché io non avrei dovuto ascoltare se anche io faccio parte della missione?

Spostai la mia concentrazione altrove mentre Zoe e Jake sussurravano  in un angolo. La stanza era rettangolare, poco più piccola del Rifugio. Non c'erano porte, solo due sedie di legno poggiate sulla parete, e quello che sembrava un letto di paglia sul pavimento. Era qui che restava Zoe quando non era con noi?

ZOE'S POV

- So solo che dobbiamo farla arrivare al due. A tutti i costi - mantenni un tono deciso, ma era difficile davanti allo sguardo confuso del semidio.

- Sì, era il nostro piano fin dall'inizio, ma perché per te è cosi importante? Sai cosa c'è nel Due? - i suoi occhi brillarono.

- No. Non lo so - era la verità. Calipso mi aveva solo detto che si trattava di qualcosa di cui Gea si sarebbe servita per vincere la guerra e porre il mondo sotto il suo dominio.

Mi vennero i brividi solo all'idea. Ne avevo passate troppe di guerre.

- Ma c'è un motivo se sono venuta qui. Zeus mi ha dato un incarico, ma io non ero uno spirito degli Inferi, perciò è stata dura essere qui. Devo solo aiutare Calipso. Non so come, o per cosa. Questo è qualcosa che deve scoprire da sola -

Entrambi i nostri sguardi si spostarono sulla chioma color cannella, chinata su uno zaino, intenta a tirare fuori le provviste. A volte alcune ciocche si ribellavano, ma lei le riportava pazientemente dietro l'orecchio.

- Quindi... lei deve capire lo scopo della sua missione, e noi dobbiamo aiutarla - riassunse Jake passandosi una mano sulla nuca. Risi amaramente.

Era poco, nulla su cui basarsi. Un pessimo piano. Ma avevamo una guida, nonché spadaccino dotato.  Una ex Cacciatrice. E una ragazza confusa ma decisa a darsi da fare. Al primo impatto, ho capito subito che sarebbe stata una guerriera.

- E' l'unica opzione valida -

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Vi do il permesso di odiarmi. Ho avuto dei problemi tecnici, ma soprattutto non riesco ad aggiornare in modo decente.

Mi fate un piccolo favore? Vi piacerebbero altri POV di Zoe o magari anche di Jake? Vi prego è importante, scrivetemelo qui, non costa nulla. Grazie.

Scusatemi ancora.