L'amica...

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Ci mettemmo un po' per tornare a casa, e dopo aver lasciato Chris e Giulia decidemmo di andare a casa di Scarlett.
S: Hai già chiamato la nonna?
T: Si ci ho parlato ieri prima di.. fare la doccia.
Scarlett notò il mio leggero imbarazzo e mi guardò accennando un sorriso mentre apriva la porta di casa. Appena aprì trovammo davanti a noi dei petali rossi che sembravano portare in salotto
S: Sei stata tu?
T: No.. vediamo dove portano
Seguimmo i petali che come previsto ci portarono in salotto, con precisione finivano davanti il divano, intorno a noi c'erano molte candele e qualche rosa, io e Scarlett continuavamo a scambiarci sguardi confusi, ad un tratto qualcuno sbucò dalla porta
Colin: Oh finalmente mia moglie è a casa!
T: Smettila di dire che è tua moglie.
Colin: Altrimenti? Tesoro tieni a bada la tua amichetta ho organizzato tutto questo per noi due
S: Tu sei matto, non permetterti a rivolgerti così a lei, ti avevo detto di non venire a casa mia
Colin: Oh no tesoro, questa è casa nostra, il nostro nido d'amore! Non mi piace mandare via la gente da casa mia, ma la tua amica mi sembra un po' di intralcio in questa conversazione, com'è che si dice? Ah si, tra moglie e marito non mettere il dito!
Mi avvicinai all'orecchio di Scarlett e le dissi "Scusa tesoro è più forte di me", poi andai verso Colin, eravamo molto vicini
Colin: Cosa vuoi fare? Picchiarmi? Pensi di farmi paura? Pensi di essere qualcosa per lei? È mia moglie, non puoi essere più che un'amica per lei
Il suo alito puzzava d'alcol, aveva bevuto davvero molto, ma in quel momento la rabbia prese il sopravvento
T: Oh sono un'amica? Lei è tua moglie? Bene, sappi che dopo aver detto in diretta tv a milioni di persone che stiamo insieme, questa amica ha scopato tutta la notte con tua moglie
Non disse nulla, prese le chiavi della macchina ed andò via, io non mi girai verso Scarlett avevo paura di aver esagerato, lei venne verso di me e con un tono compiaciuto disse
S: Tesoro l'hai spento
T: Oddio pensavo di aver esagerato
S: in realtà pensavo gli tirassi un pugno
T: Mi sarebbe piaciuto davvero tanto, ma non voglio dargli la soddisfazione di potermi denunciare
S: Ora chiamo l'avvocato, non penso sia normale che si faccia trovare dentro casa mia ubriaco
T: è quasi ora di pranzo, tu chiamalo, io vado a preparare qualcosa.

Dopo pranzo ci mettemmo sul divano, passammo molto tempo in silenzio, io tutto quel tempo lo passai accarezzandole i capelli, mentre lei continuava ad accarezzarmi con delicatezza il braccio
T: Ti manca Rose?
S: Si, tantissimo
T: Anche a me manca molto
S: Perché me lo chiedi?
T: Perché ho in testa un'idea che potrebbe essere una pazzia
S: Sono curiosa
T: Partiamo... andiamo da Rose, andiamo a Parigi
Scarlett si alzó leggermente da sopra di me per guardarmi negli occhi, mi guardò sorridendo
T: Lo devo prendere come un si?!
S: Ovvio che è un si! Andiamo lì, lontane da tutto e da tutti, prendiamoci del tempo per noi e facciamo abituare Rose a vederci in questo modo un po' diverso da prima
Ci abbracciammo, e restammo lì sul divano abbracciate a parlare di tutto quello che avremmo fatto a Parigi...

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