30.07 <3

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Era mattina, mi svegliai e notai che Scarlett non era con me, qualche minuto dopo qualcuno aprì la porta della stanza, era lei, entrò con due croissant fumanti, notò che mi ero svegliata e poggiando i due dolci sul comodino venne verso di me e mi abbracciò, poi mi prese il viso e sorridendo mi disse "tanti auguri amore", io sorrisi
T: Beh.. l'avevi detto che ti saresti fatta perdonare, direi che ci sei riuscita perfettamente!
S: Cosa? No tesoro, questo è solo l'inizio!
La guardai confusa
S: È inutile che mi guardi così, so quanto sei curiosa ma sai che non dirò nulla
T: Ok! Come vuoi tu! Ora però mangiamo i croissant, alle 10:30 dobbiamo passare a prendere Rose
S: No no, annulla tutti i piani che avevamo per oggi, è il tuo compleanno e lo passeremo insieme, solo io e te
Dopo un po' qualcuno bussò alla porta
T: Oh ma dai davvero? Ma che tempismo
S: Metti qualcosa e apri su!
Misi una maglietta lunga e aprii la porta, mi trovai davanti un ragazzo con una divisa con gli stessi colori dell'hotel, che sorridendomi disse "signorina mi hanno detto di consegnare questa lettera in questa stanza" io presi la lettera, il ragazzo si girò, ma prima che potessi chiudere la porta si voltò nuovamente verso di me, e facendomi un occhiolino e porgendomi un bigliettino disse "e questo è il mio numero", Scarlett lo sentì e arrivó immediatamente alla porta
S: Giusto per fartelo sapere, lei sta con me e tu devi starle lontano, in quanto a quel bigliettino puoi prenderlo e infilartelo-
T: In tasca! Puoi prenderlo e infilarlo in tasca, ora puoi andare via... grazie di averci portato la lettera.
Chiusi immediatamente la porta
S: Ma dai ma dovevi farmi finire di parlare con lui!
T: Non mi andava di stare lì a vedervi litigare, torniamo a dove eravamo rimaste
S: non la leggi la lettera?
T: Dopo

*il telefono squilla*
T: Lo lancio
S: Dai rispondi!
T: Uffa..
T: Chi è?
Chris: Ehy disturbo?! Piaciuta la lettera?
T: Vuoi davvero sapere se disturbi? Vuoi saperlo? Si disturbi!
C: Calma, è il giorno del tuo compleanno, ti sei alzata con il piede sbagliato?
T: No caro amico mio, ma sei la seconda persona che stamattina interrompe me e Scarlett mentre-
Scarlett prese il telefono
S: Ciao cognatino! Non farci caso... non abbiamo ancora letto la lettera, siamo state impegnate, ma gliela farò leggere subito!
C: Si...ho notato che siete state impegnate, beh dille di chiamarmi quando avrà letto la lettera!

S: Allora? Come ci si sente ad essere interrotte?
T: Ok scusa.. leggiamo la lettera dai
S: leggiamo la lettera, ma non credere che ciò che stavamo facendo finirà così

Dentro la busta trovai due lettere, una da parte di Chris ed una da parte di Giulia, quando finii di leggerle i miei occhi erano gonfi e le mie guance erano bagnate dalle lacrime che continuavano a scorrere sul mio viso senza tregua, Scarlett mi abbracciò, poi cercò di farmi ridere con una delle sue battute, che erano veramente pessime, così tanto da far ridere
Scarlett non disse nulla e fece una videochiamata a Chris, che con un tenero sorriso mi diceva di non piangere, poi passò il telefono a Giulia che fece lo stesso, dopo un po' Scarlett si rese conto dell'orario e chiuse frettolosamente
S: È tardi! Prepariamoci dobbiamo andare!
T: Dove?
S: Vedrai!

T: Pronta!
Scarlett mi prese la mano ed inizió a camminare a passo veloce, uscimmo dall'hotel con lei che continuava a tenermi la mano, io continuavo a lasciarmi trasportare da lei, sarei andata ovunque con lei
S: Siamo arrivate!
Era un ristorante bellissimo su una grande terrazza che affacciava davanti la torre Eiffel, rimasi a bocca aperta, mangiammo veramente bene
S: Hai lasciato un po' di spazio per il dolce vero?
T: Lo sai che ho sempre spazio per il dolce!
S: Bene, andiamo allora!
Si alzò di scatto dalla sedia e mi riprese la mano
S: Questa volta andiamo piano solo perché abbiamo appena mangiato e non voglio farti stare male!
T: Non sto capendo molto ma è tutto così bello
S: Era questo il mio intento!
Mi portò davanti una pasticceria
T: Non ci credo! È quella?
S: Si! È la pasticceria di cui mi fai vedere sempre tutte quelle foto
T: Non ci credo!
Entrammo, Scarlett inizió a parlare un francese piuttosto fluente, io la guardavo un po' confusa, il francese non era il mio forte, ma dopo qualche minuto uscimmo dalla pasticceria con una busta piena di dolci che sembravano buonissimi, ci sedemmo a mangiarli sul Campo di Marte, un grande giardino pubblico situato molto vicino alla torre Eiffel. Appena finimmo di mangiare ci sdraiammo sull'erba a guardare il cielo azzurro che c'era quel giorno su Parigi, Scarlett indossava perennemente dei grandi occhiali da sole per evitare di farsi riconoscere, ma una decina di persone la riconobbero quando eravamo sdraiate lì, fortunatamente capirono il momento privato e dopo aver scambiato qualche parola e aver fatto qualche foto andarono via.
T: Che ora è?
S: Un attimo fammi controllare... Oddio sono le 17! Alle 17:10 dobbiamo essere lì!
T: Lì dove?
S: Corri su vedrai!
Mi prese di nuovo dalla mano e iniziammo a correre verso una destinazione a me ignota, che mi fu molto più chiara quando da lontano vidi una grande struttura
T: Il Louvre!
S: Si! So quanto ti piace la Gioconda e volevo portarti a vederla, ma qui sono rigidi con gli orari e abbiamo 2 minuti prima che scada l'orario d'entrata dei nostri biglietti
T: Cazzo corri!
Riuscimmo ad arrivare in tempo... senza fiato, ma in tempo, l'arte in generale mi ha sempre affascinata davvero tanto, e lei mi aveva appena portata a vedere il mio dipinto preferito
S: Guarda! Lì c'è il reparto delle opere italiane, sarà lì!
Arrivammo davanti a quel magnifico dipinto, restai a bocca aperta, Scarlett iniziò a leggere ad alta voce la scrittura nella targhetta, mentre lei la leggeva io la continuai, la sapevo a memoria, lei capì quanto mi stesse rendendo felice e nel suo volto si leggevano tutte le emozioni che provava. Dopo aver visto la Gioconda fui io a prenderle la mano per portarla a vedere un'opera, la portai davanti la sua statua preferita, Amore e Psiche. Passammo qualche ora lì tra tutte quelle magnifiche opere, poi uscimmo e passeggiammo senza meta mano nella mano...

Tornammo in hotel, non avevamo la forza neanche di mangiare, ci lanciammo su quel grande letto, ci guardammo e prima che chiudessimo gli occhi io sorridendo le sussurrai "grazie" lei sorrise e rispose "ti amo" ero felice come non mai, chiudemmo gli occhi e ci addormentammo.

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