Sguardi e tu...

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Erano le dieci del giorno dopo. Mio padre continuava a lavorare. Io e Vale ci eravamo promesse che, una volta a Londra, saremmo andate al London Eye. Eravamo pronte. Eravamo pronte per andare a visitare la città. Io indossavo un abito rosso, più corto in avanti e più lungo dietro, mentre Vale indossava un vestito color corallo con una cintura in vita. Prendemmo le borse e , uscite dall'Hotel, incominciammo a camminare verso la ruota panoramica, situata sulla riva del fiume. 

Mentre camminavamo, Vale cercava di farmi vedere ogni vestito di ogni vetrina...mi stava distraendo da qualcosa?!

Eravamo quasi arrivate quando tra la folla scorsi Giovanni, Matteo e Federico con Benedetta. Mi girai a guardare Vale ma, lei continuava a camminare senza sfiorarmi di uno sguardo. Così, decisi di fare quello che faccio sempre per evitare il contatto con le persone, ovvero presi il telefono e feci finta di parlare al telefono. Quando Giovanni ci vide, dette uno sguardo agli altri e tutti insieme cercarono di raggiungerci.

"Ehi Vilu, ci siamo accorti che fai finta di parlare al telefono. Quindi, come vi sembra Londra ?"

Rivolsi uno sguardo a Vale, nonostante lei non mi guardasse. 

"E' bellissima" risposi, molto imbarazzata.

"E voi? Come è camminare per Londra come campioni d'Europa" chiese Vale, che rivolse uno sguardo a Giovanni...era chiaro che si stava innamorando di lui.

"Beh...camminare per Londra come coloro che hanno sconfitto questo stesso Paese non è bellissimo ahahahahah" a quella battuta risero tutti, tranne me e Federico che continuava a fissarmi.

"Dove stavate andando?" chiese finalmente Federico, che strinse sempre di più la sua ragazza.

"Stavamo andando al London Eye...volete venire?" si lanciò Vale.

"Eccome...noi stavamo andando proprio lì. Venite, andiamo" disse Matteo. 

Tutti incominciarono a camminare, anche Fede con Benni. Mi stavo proprio innamorando oppure stavo semplicemente al suo gioco?!

Demmo i biglietti, una volta arrivati, e ci fecero entrare in una cabina della ruota panoramica. Entrammo tutti ed io, quando presi posto, non mi accorsi che avevo davanti il viso di Federico. Era proprio bello...oh diooo!!!Non potevo rubare un ragazzo alla propria ragazza, che , tra l'altro, era una modella ed era , ovviamente, molto più bella di me.

Così con lo sguardo perso tra la vista meravigliosa di Londra vista dall'alto, incominciai a pensare...pensare, una parola così facile da dire ma, così complicata.

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