Partiamo per Londra!!!

209 7 2
                                    

Erano le cinque e mezza. Io e mio padre stavamo aspettando che Vale scendesse dalle scale e aprisse la porta per raggiungerci. Io cercavo di suonare più volte al citofono. Dopo circa un quarto d'ora finalmente la vidi. Tentammo di mettere le valige nel portabagagli ma, considerando che il periodo di tempo, in cui saremmo vissuti a Londra, sarebbe stato piuttosto lungo, tutti e tre ma, soprattutto, io e Vale, portammo con noi circa tre bagagli l'uno. Dopo tanta fatica, finalmente, riuscimmo a metterle in macchina. Il viaggio fu piuttosto veloce perché l'aeroporto era abbastanza vicino a casa di Vale. Ci sedemmo, appena entrati, su delle poltrone e ascoltammo la melodia che proveniva da una ragazza che suonava al pianoforte. Era bellissimo tutto ciò e , soprattutto, surreale. Non avevamo mangiato per cui, siccome c'era abbastanza tempo, facemmo colazione . Io presi un croissant al cioccolato. Il mio preferito. Dopodiché aspettammo. Passò un po' di tempo fino a quando ci dissero di prepararci perché il nostro aereo era pronto per decollare. Io e Vale eravamo emozionatissime. Soprattutto io poiché era il mio primo viaggio in aereo. Finalmente, entrati nell'aereo, ci sedemmo nei rispettivi posti...per fortuna io ero accanto a Vale, mentre mio padre era in qualche sedile più avanti. Allacciammo le cinture e dopo parecchio tempo, l'aereo decollò. Era magnifico. Ero accanto al finestrino per cui potevo vedere le nuvole che coprivano tutto e poi il mare, anche se avevo un po' di paura...devo ammetterlo. Dopo esattamente tre ore potevo vedere dall'alto il Big Ben...bellissimo! A poco a poco, scendemmo dall'aereo e ci dirigemmo al bus che ci avrebbe portato al centro di Londra. Per fortuna, il nostro hotel era vicino al centro, poiché eravamo venuti per questione di lavoro. Camminammo per un po' fino a quando trovammo l'entrata del nostro hotel. Ci dettero  le chiavi per le stanze. Io e Vale avevamo un camera doppia , mentre mio padre aveva una camera singola. Vale mi sussurrò all'orecchio che non avremmo dormito perché avremmo parlato e...come succede sempre...avremmo spettegolato. La nostra camera era bellissima. Era esattamente come l'avevamo vista nel sito dell'hotel. Era abbastanza tardi ma, ancora non avevamo mangiato per cui mio padre ci portò in un fast food per prenderci un hamburger. Io presi, come sempre, un semplice panino con l'hamburger di pollo. Dopoché, visto che eravamo distrutti, tornammo all'hotel. Vale mi prese per il braccio e mi fece correre fino alla stanza. Voleva sicuramente raccontarmi del suo amore per il calciatore della nazionale, Di Lorenzo. Mi fece vedere tutte le sue foto e , nonostante le avessi detto che era fidanzato, lei continuava a sperare in una scintilla, visto che saremmo andati allo stadio per vedere la finale degli europei. Ad un certo punto, però, mi fece vedere tutta la squadra della nazionale e mi disse tutti i nomi e i corrispondenti numeri...era completamente persa...finalmente, mi fece vedere  quel famoso numero quattordici e mi disse che il nome era Federico Chiesa. Mi spiegò tutta la sua storia, ovvero mi parlò del padre Enrico Chiesa, anche lui calciatore piuttosto famoso e di tutta la sua famiglia. Mi parlò anche della fidanzata, Alice Ferrari. 

Federico Chiesa...scattò in me qualcosa che non saprei spiegare. Non era possibile che mi stavo innamorando...non era proprio possibile. Eppure avevo le farfalle nello stomaco...non dovevo proprio pensarci...aveva anche una fidanzata.

È per te💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora