Ti amo, papà

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Dolore. Dolore. Dolore. 

Non sentivo altro se non dolore. 

Era arrivato il giorno del funerale. C'erano solo i miei amici, che mi ero fatta in così poco tempo. Io non piangevo, non riuscivo a piangere...eppure mio papà mi mancava come l'aria. 

Mi avvicinai alla bara e incominciai a leggere ciò che avevo scritto. 

"Caro papà, come farò senza di te?  Ancora non ci posso credere. Mi sembra tutto così strano. Ho tantissimi ricordi di te. MI hai fatto sempre sognare. Cerco sempre di ricordare quanto tu mi abbia voluto bene e quanto tu mi abbia fatto sentire bene. Non posso non dirti che mi manchi perché mi manchi eccome. Vorrei avere solo cinque minuti, anche se so benissimo che non mi basterebbero. In quei cinque minuti ti abbraccerei e ti direi quanto io ti ami, dandoti tanti baci sulla guancia. Te ne sei andato via troppo presto. Te ne sei andato proprio quando hai realizzato il sogno della tua vita : far conoscere a tua figlia la tua città del cuore. Come è strana la vita, eh?! Quello che siamo stati noi...Ho il cuore a pezzi...mi tengo stretta quelle parole che mi hai detto l'ultimo giorno in cui siamo stati bene : realizza il tuo sogno, io sarò il tuo fan numero uno. Lo farò, papà...promesso. Quando anche io avrò dei figli, mostrerò a loro le nostre foto e dirò loro "Questo è vostro nonno, il mio papà." . Ti amo e lo farò per sempre. "

Applaudirono tutti e quando alzai gli occhi verso di loro, notai lo sguardo di Federico. 

Ciao papà. Ti amo.

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