Capitolo 6.
Primo e unico!
Elisea non si era mai sentita al suo agio negli ospedali, non riusciva a vederci una parte positiva in quelle strutture fredde e piene di malati, in più vedendo il suo amico con una flebo attaccata al braccio, non riusciva nemmeno più a guardare la struttura con un briciolo di neutralità.
I Famigliari di Ashton erano andati via poco prima dell'arrivo di Calum ed Elisea, dopo che si erano accertati dello stato di salute del ragazzo, gli avevano dato un bacio ed erano tornati a casa, dove un lavoro intenso li aspettava.
Calum si trovava dentro la stanza, aveva pregato Elisea per farla entrare prima, ma ancora non se la sentiva di entrare, anche se il malanno del suo amico non era nulla di grave, la sola ipotesi di poterlo perdere l'aveva distrutta, facendogli capire quanto lei sia dipendente dalla presenza di Ashton.
Elisea osservava i due dalla finestra che dava sul corridoio, ridevano e scherzavano come a prima volta che li aveva incontrati insieme, Calum gli scompigliava i capelli per fargli i dispetti, sapeva quanto il riccio lo odiasse.
Calum si alò dal letto sistemandosi i pantaloni, per poi stringere la mano dell'amico, facendo il loro saluto "segreto", raccolse la borsa da terra e si diresse verso la porta per uscire, in quel momento Elisea scattò vicino ad essa e si sistemò i capelli pronta ad entrare.
« Sta bene, a quanto hanno detto i medici ha avuto un calo di pressione, quindi non farti prendere dal panico » Elisea annuì poco convinta e sorpassò il moro per entrare nella stanza, Calum si chiuse la porta alle spalle sorridendo, era più che palese cosa sarebbe successo in quella stanza e non voleva perdersi un solo momento, prese Tristan per la maglia e lo trascinò vicino alla finestra appoggiando le ginocchia. Entrambi si misero a guardare interessati la scena, Elisea aveva appoggiato la borsa a terra e si stava sistemando la gonna nervosa, Ashton si mise seduto appoggiando la schiena al cuscino e gli sorrise.
«Non sono ancora morto!» scherzò Ashton allungando la mano per invitarla a sedere, lei gli prese la mano, si mise seduta sul letto e lo guardò analizzando ogni dettaglio, sembrava del tutto sano se si tralasciava il livido sulla guancia dovuto alla colluttazione con il pavimento, una sola flebo era attaccata al suo braccia sinistro che gli iniettava un liquido trasparente.
«Dai Elisea dimmi qual...» Il ragazzo non riuscì a finire la frase che Elisea si catapultò sulle sue labbra baciandolo senza ripensamenti; Ashton si sentì sopraffatto dal bacio, ma quasi subito ricambiò facendo spuntare un sorriso sulle labbra.
Tristan spalancò la bocca pieno di stupore e strattonò Calum quasi senza fiato, entrambi erano eccitati a tal punto, da comportarsi come ragazzine davanti alla propria star preferita. Le infermiere di turno guardavano i due ragazzi sconcertati, specialmente perché stavano riprendendo e fotografando i due ragazzi dallo specchio come degli stalker.
« Ci ho messo quattordici anni, undici giorni, nove ore, uno svenimento e un livido per farmi baciare volontariamente da te... direi che è un bel record!» scherzò il ragazzo, mentre Elisea si allontanava con il viso rosso; il cuore le batteva fortissimo e per la prima volta non era l'ansia a provocarglielo. La riccia non aprì bocca, ne alzò lo sguardo, le era difficile esporre i suoi sentimenti anche se si trattava di persone a lei vicino; Ashton gli strinse la mano per attirare la sua attenzione, anche se ebbe poco successo.
«Io tengo molto a te, non voglio pensare ad una vita in cui non ci sei» Sussurrò Elisea un po' nervosa, Ashton si alzò di poco dal cuscino, avvolse le braccia intorno alla vita di Elisea e la strinse in un caloroso abbraccio per fargli capire che ci sarebbe stato sempre presente per lei; intanto Calum e Tristan erano ancora basiti e intenti a documentare ogni singola cosa, che poi la guardia del corpo inviava a Noah, Niall e Luz, ricevendo messaggi ben diversi.
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Agoraphobia || Ashton Irwin
Fanfiction« Per Elisea Marie Horan la vita è appena iniziata, eppure è come se l'avessi vissuta già del tutto » scherzò Ashton mettendosi al suo fianco, amava tenerla vicino, sfiorarla e sapere che le faceva piacere, eppure doveva mantenere comunque un certo...