La fine dei giochi

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Scendere dalla coda del treno al binario diciotto della stazione di Roma Termini significava percorrere un significativo tratto di strada a piedi, cosa che non spaventò Sandra, felice di aver ripreso in mano la sua vita come aveva fatto la notte dello stupro.

Si avviò verso il convoglio che l'avrebbe portata all'aeroporto di Roma Fiumicino, dove avrebbe preso il primo volo per Los Angeles con tanta paura nella testa, una grande felicità nel cuore e pochi vestiti dietro.

Aveva qualche soldo, l'unica difficoltà era portarsi dietro il trolley con un braccio ingessato che la sbilanciava continuamente, senza considerare il fatto che farlo passare per il cappotto era stato un vero incubo, nonostante avesse tagliato la manica fin sotto la spalla.

Aveva continuato a perdere piume per tutto il tragitto a piedi, cercando di toglierle del tutto sul treno, ottenendo risultati antipatici: il vicino aveva iniziato a starnutire molto forte, costringendola a cambiare posto.

Per sua sfortuna il mezzo era pieno, così era rimasta in piedi, la valigia tra le ginocchia e il braccio mancino poggiato su un sedile per non cadere.

Ma alla fine era arrivata: avrebbe viaggiato su un treno semivuoto, già immaginava la sensazione di allungamento delle gambe che la rilassò.

Per sua fortuna stare a casa di Ivy non aveva comportato grosse spese e aveva conservato una gran quantità dei suoi risparmi. Una volta arrivata a Los Angeles, però avrebbe dovuto farsi ospitare da Caleb.

Non l'avrebbe di certo buttata fuori di casa, lasciandola al proprio destino in mezzo alla strada.

No, lui mi ama. Sarà felicissimo di vedermi!

Continuò a camminare baldanzosa, controllando i quadri degli orari quando vi arrivò sotto, constatando così che per sua sfortuna il suo treno sarebbe partito con un forte ritardo per un guasto.

Poco male: da quel che aveva avuto modo di vedere il suo volo sarebbe decollato verso le sette, mentre in quel momento era appena l'ora di pranzo.

Avrebbe potuto andare a fare un salto al Mc Donald per mangiare qualcosa e visitare i negozi del piano inferiore di Termini.

Se non avesse avuto la valigia avrebbe potuto fare un giro a Piazza di Spagna o a Piazza del Popolo.

In fondo erano poche fermate di metro, ma pensò anche che in qualsiasi caso sarebbe stato meglio rimanere lì. La metro romana era piena di sorprese.

E se si fosse fermata al ritorno?

Un brivido le percorse la schiena: la prospettiva di rimanere lì, lontana da lui non l'allettava affatto.

- Possibile che su 'sta via ce sta traffico pure all'una de pomeriggio? - domandò Claudio, battendo un pugno sul volante

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- Possibile che su 'sta via ce sta traffico pure all'una de pomeriggio? - domandò Claudio, battendo un pugno sul volante.

- Sicuro ci sta un incidente. - disse Yvonne, allungando il collo nella vana speranza di riuscire a scorgere qualcosa.

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